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Italian Design Brands rileva il 51% di Turri e supera i 300 milioni di euro

Undicesima acquisizione per il gruppo di arredo di alta gamma, la prima dopo la quotazione a Piazza Affari lo scorso maggio

di Giovanna Mancini

2' di lettura

Undicesima acquisizione – la prima da quando si è quotata lo scorso maggio a Piazza Affari – per Italian Design Brands (IDB), gruppo di arredo-design di alta gamma, che ha siglato un accordo per acquisire il 51% di Turri, azienda comasca specializzata nell’arredamento di lusso, che nel 2022 ha registrato un fatturato di 28,1 milioni di euro, per il 95% realizzato all’estero. Un’acquisizione startegica per completare l’offerta del gruppo in ambito “furniture”, ma anche per consolidare il proprio network commerciale su alcuni mercati rilevanti, come il Medio Oriente e l’Africa, in cui il brand di Como è particolarmente radicato.

L’esecuzione dell’accordo è prevista entro la fine di quest’anno e porterà il fatturato di Idb oltre i 300 milioni di euro. Fondata nel 1925 a Carugo da Pietro Turri, l’azienda è oggi gestita da Andrea Turri, che rimarrà come socio di minoranza e amministratore delegato della società.

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L’operazione – si legge nella nota diffusa dal gruppo – sarà eseguita da IDB con mezzi propri per circa 5 milioni di euro e, in parte, con ricorso ad indebitamento finanziario, per il quale sono in corso di finalizzazione gli accordi con gli istituti finanziatori.

«Questa nuova partnership, la prima post quotazione e post ingresso nel capitale di IDB di Tamburi Investment Partners, ci consentirà di consolidare la nostra presenza in mercati come Medio Oriente e Africa, dove Turri ha una base clienti importante e, al contempo, permetterà al brand di beneficiare del nostro network distributivo per rafforzarsi ulteriormente in Europa, oggi primo mercato per il nostro gruppo», spiega il ceo diIDB, Andrea Sasso.

Per Andrea Turri, l’accordo consentirà alla sua azienda di «guardare al futuro con maggiore slancio, forti del supporto di un gruppo quotato che ci doterà di nuove risorse, know-how e visione strategica di lungo termine. L’obiettivo è continuare a crescere, in particolare puntando su ambiti che oggi offrono grandi potenziali, come il contract e il retail nei mercati di Europa e America».

IDB ha inoltre recentemente dato esecuzione agli accordi per l'incremento della propria quota in Axolight, società specializzata nella progettazione e produzione di lampade di design made in Italy di cui IDB aveva già acquisito una quota di minoranza nel 2021. Oggiil gruppo possiede il 51% del capitale della società.

«Stiamo proseguendo con il rafforzamento del gruppo sia nei diversi settori che nelle diverse aree geografiche, coerenti con il modello di business e l’obiettivo che abbiamo sempre perseguito – dice Giorgio Gobbi, managing director di IDB –. Questa acquisizione, nonché l’incremento della quota in Axolight, dimostrano il nostro continuo raggiungimento degli obiettivi prefissati, così come la quotazione in Borsa».

Nell'operazione IDB è stata assistita da Marco Franzini e team (Grimaldi Alliance), come consulenti legali, Luciana Sist, Stefano Brunello e rispettivi team (EY Transaction Services), per le attività di due diligence finanziaria e fiscale, Marco Valdonio e team (Studio Maisto e Associati), come consulenti fiscali. Andrea Turri è stato assistito da Marco Nicolini e team (Chiomenti), come consulenti legali, e Roberto Bonacina e Jacopo de Maio (Ethica Group), in qualità di advisor finanziario.


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