Italmobiliare rileva il 60% di Callmewine con un investimento di 13 milioni
La holding della famiglia Pesenti supporterà nell'arco dei prossimi anni il piano di sviluppo della piattaforma di e-commerce del vino che prevede di chiudere il 2020 con un fatturato pari a circa 12,5 milioni
di L.Ben.
2' di lettura
Grandi manovre nelle eccellenze food e beverage made in Italy. Dopo l’operazione Campari-Tannico ora è Italmobiliare,- la holding di partecipazioni con investimenti in società attive anche nell’alimentare, controlla Caffè Borbone e il salumificio piacentino Capitelli - a scendere in campo. La società quotata a Piazza Affari ha finalizzato un accordo con i soci della piattaforma e-commerce Callmewine, per un investimento complessivo di 13 milioni, parte in acquisto di partecipazioni e parte in aumento di capitale, per rilevare una quota rappresentativa del 60% del capitale della società (post-money).
Italmobiliare entra nel capitale di Callmewine con l'obiettivo di supportare nell'arco dei prossimi anni il piano di sviluppo dell'azienda che prevede di chiudere il 2020 con un fatturato pari a circa 12,5 milioni, in crescita del 95% rispetto al 2019. “L'investimento segna per Italmobiliare – già impegnata nello sviluppo di note realtà industriali (Casa Salute, Tecnica, Iseo, Autogas, Capitelli, Officina Profumo Farmaceutica di
Santa Maria Novella) – l'avvio di un nuovo ambito di attività, volto a valorizzare opportunità di mercato in settori innovativi e capaci di cambiamenti anche dirompenti, partendo da piccole realtà con grandi potenziali di crescita, basate su nicchie di eccellenza del panorama imprenditoriale italiano”, si legge nella nota della società.
Callmewine, fondata nel 2010 da Paolo Zanetti, è una piattaforma di e-commerce specializzata nella vendita di vini che si colloca tra i leader di mercato in Italia. “L'ingresso di Italmobiliare rappresenta un passo importante per proseguire il nostro sviluppo con le risorse necessarie” dichiara Paolo Zanetti, “la cultura del vino in Italia e all'estero sta aumentando sempre di più. E in questo percorso il canale online è destinato a crescere fortemente, non solo in relazione alle situazioni contingenti che hanno determinato un incremento della platea degli utenti che acquistano vino online. Credo che l'online possa contribuire a fare prevalere la qualità rispetto alla prossimità, in quanto l'accesso immediato ad una offerta così ampia facilita la possibilità di provare e comparare anche vini provenienti da zone diverse e distanti fra loro, facendo emergere l'aspetto qualitativo”.
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