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Italo, maxi dividendi ai soci. Cessione a Msc al rush finale

Tra aprile e fine luglio staccate cedole per 350 milioni complessivi. In settembre prevista la vendita al gruppo di Aponte per oltre 4 miliardi di euro

di Carlo Festa

(IMAGOECONOMICA)

2' di lettura

La cessione dei treni Nuovo Trasporto Viaggiatori - Italo al gruppo Msc della famiglia Aponte si avvicina, con la chiusura del deal prevista secondo le indiscrezioni in settembre.

Nel frattempo, gli attuali soci della società dell’alta velocità sono stati remunerati a fine luglio con un’altra maxi-cedola per circa 200 milioni di euro, dopo quella di aprile scorso: con un bilancio complessivo, nell’anno, di 350 milioni di euro di dividendi corrisposti. La politica di remunerazione aveva premiato gli azionisti del gruppo, concorrente del Frecciarossa, già nel 2019, prima del Covid.

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L’operazione emerge dai verbali dell’assemblea e aumenta ulteriormente il rendimento per i soci, in uscita da Italo, in prossimità dell’ormai sempre più probabile vendita del controllo di Nuovo Trasporto Viaggiatori alla Mediterranean Shipping Company presieduta da Gianluigi Aponte.

L’azionariato

L’operazione dovrebbe essere annunciata nelle prossime settimane, sulla base di una valutazione di Italo di oltre 4 miliardi di euro (compreso il debito per circa un miliardo). L’attuale compagine di Nuovo Trasporto Viaggiatori vede il fondo statunitense Global Infrastructure Partners (Gip) con il 72,6% delle azioni, mentre l’11,5% è di pertinenza del colosso assicurativo tedesco Allianz, mentre il 7,6% è di Infra Investor e lo 0,6% del fondo pensione MoLagers.

Il rimanente 7,7% è dei soci fondatori italiani, che hanno venduto agli statunitensi di Gip e hanno poi confermato il loro investimento: cioè il presidente Luca Cordero di Montezemolo, l’ex-capo azienda Flavio Cattaneo (ora alla guida dell’Enel), Giovanni Punzo, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei e il private equity Peninsula Capital.

Secondo il piano allo studio, Msc dovrebbe rilevare una quota attorno al 50% del gruppo dell’alta velocità, mentre Gip dovrebbe reinvestire per circa un 30%-35%. Anche Allianz dovrebbe reinvestire. In uscita saranno invece la maggior parte degli azionisti storici.

Creazione di valore

Compresi i dividendi corrisposti in questi anni, l’avventura in Italo potrebbe quindi chiudersi come una storia emblematica di creazione di valore. L’acquisto nel 2018 da parte di Gip era avvenuto per circa 2,4 miliardi di euro, mentre la cessione a Msc dovrebbe avvenire con una valutazione superiore ai 4 miliardi di euro.

Dal punto di vista industriale, nonostante l’impatto del Covid nel 2020, la società ha continuato a crescere. Alcuni mesi fa è stata anche rilevata Itabus dagli stessi soci storici italiani.

Passeggeri, logistica e crociere

La Msc della famiglia Aponte, a cui non mancano certo le risorse, punta con l’operazione ad unire il trasporto passeggeri alla logistica e alle crociere. C’è inoltre da ricordare che proprio il fondo Gip e Msc sono già soci in altre iniziative imprenditoriali: infatti nel 2013 Mediterranean Shipping Company ha ceduto il 35% di Terminal Investment Limited proprio a Global Infrastructure Partners. La quota della holding olandese, alla quale fanno capo gli investimenti portuali del gruppo italo-svizzero, è passata nelle mani del gruppo finanziario americano per poco più di 1,9 miliardi di dollari.

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