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Ius scholae, ok commissione a mandato al relatore ma la maggioranza si spacca

La proposta di legge approda in aula per la discussione generale. Il testo punta a riconoscere il ruolo della scuola consentendo a quasi un milione di under 18 (nati in Italia o arrivati entro i 12 anni) la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana dopo aver frequentato «almeno 5 anni di scuola»

Ius scholae, a Roma flash mob: "Oltre un milione lo attendono"

2' di lettura

La Commissione Affari costituzionali della Camera ha dato il via libera alla proposta di legge sulla cittadinanza sulla base dello Ius scholae, votando il mandato al relatore a riferire in Aula. Ma la maggioranza si è spaccata: la Lega ha votato contro il testo con Fdi. Per Fi, Annagrazia Calabria ha votato contro; non è chiaro se Renata Polverini abbia votato a favore o si sia astenuta: la sua mano non è stata vista alzata tra i favorevoli. In base a quanto deciso nell’ultima capigruppo della Camera, il testo approderà nell’Assemblea di Montecitorio mercoledì 29 giugno, nel pomeriggio, con la discussione generale.

Cosa prevede la proposta di legge

Il testo punta a riconoscere il ruolo della scuola consentendo a quasi un milione di under 18 (nati in Italia o arrivati entro i 12 anni) la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana dopo aver frequentato «almeno 5 anni di scuola».

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La spaccatura nel centrodestra

Dare ai ragazzi la cittadinanza anche prima della maggiore età ha messo d’accordo tutto il centrosinistra (a favore sono M5S e Pd, Leu e Italia Viva) ma ha spaccato il centrodestra. Se Forza Italia, che ha votato in commissione l’adozione di un testo base, ha mantenuto una posizione più “dialogante” Lega e Fratelli d’Italia hanno fatto muro: la cittadinanza «non è un biglietto a premi» e «si decide a 18 anni», ha detto Matteo Salvini mentre per Fdi si tratta di «uno ius soli mascherato».

Il flash mob a pochi passi da Montecitorio

Proprio alla vigilia del voto si è svolto in piazza Capranica, a pochi passi da Montecitorio, un flash mob organizzato dalla Rete per la riforma della cittadinanza: in piazza è stato celebrato un matrimonio tra l’Italia e oltre un milione di giovani ancora senza cittadinanza. Sotto un arco floreale attivisti e attiviste hanno condiviso le promesse nuziali, simbolo delle aspettative di cambiamento in caso di approvazione della Riforma, alla presenza di testimoni come la modella e attivista Bianca Balti, la designer Stella Jean e Alberto Guidetti (Bebo) de lo Stato Sociale.

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