Iva giù ma prezzi di pannolini e seggiolini calano poco
Seconda riunione della Commissione di allerta rapida per il monitoraggio dei prezzi aperta dal sottosegretario Massimo Bitonci
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Nonostante il calo dell’Iva deciso con la manovra per i prodotti per l’infanzia e la cura della persona «i dati di marzo mostrano una diminuzione minore di quella prevista» in particolare per pannolini e seggiolini auto. È quanto emerso dai lavori della seconda riunione della Commissione di allerta rapida per il monitoraggio dei prezzi aperta oggi al Mimit dal sottosegretario Massimo Bitonci.
Media sotto le attese
L’incontro, presieduto dal Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, ha approfondito le dinamiche sul costo di alcuni prodotti per l’infanzia e per la cura della persona, a seguito della riduzione dell’aliquota Iva (dal 22% al 5%) per l’anno 2023, come stabilito dalla legge di Bilancio. I dati analizzati durante il confronto tecnico relativi a marzo 2023 hanno mostrato una variazione media nazionale di prezzo rispetto a dicembre 2022 che, per alcuni prodotti per l’infanzia, soprattutto pannolini e seggiolini auto, risulta meno intensa di quella attesa. Le analisi mostrano una situazione non uniforme su tutto il territorio nazionale.
Pannolino aperto
Si stima a livello nazionale una variazione tra il mese di marzo e quello di dicembre del -4,9%. La riduzione dei prezzi, visibile in tutte le Regioni, risulta più accentuata nelle regioni del Centro, nel Nord-est, in Puglia e in Valle d’Aosta;
Pannolino mutandina
Calcolata a livello nazionale una variazione tra il mese di marzo e quello di dicembre del -2,9%. La riduzione dei prezzi è visibile in tutte le Regioni tranne che in Valle d’Aosta, Abruzzo, Molise e Sicilia, che mostrano aumenti rispetto al mese di dicembre.
Seggiolino auto per bambini
Tra il mese di marzo e quello di dicembre variazione stimata del -2%. Liguria e Friuli Venezia Giulia sono le Regioni che mostrano le più alte riduzioni dei prezzi rispetto a dicembre. Inoltre dalle prime elaborazioni dati di aprile si evidenziano alcune ulteriori riduzioni, in particolare sui pannolini aperti e sugli assorbenti esterni ultra. Tuttavia, gli indici dei prezzi di aprile dei prodotti interessati si stimano essere generalmente più alti di quelli di febbraio.
Prossimo aggiornamento a settembre
La misura della riduzione dell’aliquota Iva - spiega una nota del Mimit - si inserisce in una fase caratterizzata da un’inflazione in riduzione, ma tutt’ora presente, in particolare per i prodotti del carrello della spesa. Alla luce delle analisi condotte e dei dati di contesto rilevati, la Commissione continuerà le attività di monitoraggio del prezzo su questi prodotti, in particolare su quelli in cui l’Iva è passata dal 22% al 5%, aspettandosi comunque su questi prodotti e in alcuni territori una maggiore riduzione sul prezzo al consumo. È previsto il prossimo aggiornamento a settembre, con la possibilità di estendere il paniere monitorato evidenziando così un confronto con altri prodotti per l’infanzia comparabili che però non hanno subito la variazione dell’aliquota Iva.
I soggetti coinvolti
Ai lavori della Commissione, al fine di valutare in modo completo tutti i meccanismi di formazione del prezzo dei prodotti analizzati e poter così meglio definire le aspettative dei prossimi mesi anche in base alla dinamica delle altre variabili di mercato, hanno inoltre partecipato, oltre ai componenti interessati per materia e previsti dal decreto (Mef, Masaf, Mase, Mit, Guardia di finanza, Istat, Unioncamere, rappresentanti del Cncu, il rappresentante della Conferenza delle Regioni, Banca d’Italia, Antitrust, Ivass, Consob), l’agenzia delle Entrate, le rappresentanze dell’industria e produzione (Confindustria, Assogiocattoli), nonché i rappresentanti della distribuzione e del commercio (Gdo, Confcommercio, Confesercenti, Federfarma, Assofarm, Unaftisp e Federfardis).
Bitonci: prosegue fattiva collaborazione
«Bene la convocazione di oggi - dichiara il sottosegretario Bitonci - che conferma il ruolo centrale del Mimit e del Garante al fine di monitorare eventuali rincari non giustificati, anche a fronte della considerevole riduzione dell’Iva, su questi prodotti. Prosegue una fattiva collaborazione con gli organi preposti alla vigilanza sul corretto trend dei listini, per rintracciare condotte scorrette a carico di famiglie e consumatori».
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