Iveco e Nikola, sciolte le nozze sui camion a impatto zero
La controllata di Exor acquisisce tutta la joint venture europea, ai partner il business americano
di Redazione Finanza
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2' di lettura
Dopo quattro anni di lavoro insieme, una pandemia e qualche scossone, Iveco Group e gli americani di Nikola decidono di andare ognuno per la sua strada. Con una nota ufficiale, i due gruppi, che hanno lavorato per offrire veicoli commerciali pesanti a zero emissioni in Nord America ed Europa, hanno annunciato «con soddisfazione» l’avvio di una nuova fase. La controllata di Exor (42,5% dei diritti di voto) acquisirà il pieno controllo della joint venture, con un esborso in parte cash - 35 milioni - e in parte in azioni, con 20 milioni di titoli di Nikola. Obiettivo del Gruppo con quartier generale a Torino, che conferma i target per il 2023, è assorbire l’impatto di cassa negativo attraverso la generazione di flusso di cassa, con un impatto negativo di 44 milioni da registrare nel conto economico del primo trimestre 2023.
Ognuno per la sua strada
«Ciascuna delle due Aziende intende ora concentrarsi sul proprio mercato di riferimento nel trasporto pesante», si legge nella nota: Iveco Group si focalizzerà sull'Europa, per l'ulteriore sviluppo e la commercializzazione di veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile. Nikola a sua volta concentrerà le proprie attività in Nord America, con un approccio integrato ai clienti, offrendo veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile e infrastrutture per la distribuzione di idrogeno tramite il marchio HYLA.
La spartizione della dote
Come anticipato, Iveco acquisirà la partecipazione totalitaria nella joint venture che ha sede a Ulm, in Germania. Inoltre, otterrà una licenza illimitata per l'utilizzo e l'ulteriore sviluppo del software di controllo dei veicoli BEV (a batteria) e FCEV (fuel cell, motori elettrici alimentati a idrogeno) sviluppati congiuntamente. In parallelo, Nikola otterrà da Iveco Group la licenza della tecnologia IVECO S-Way per il Nord America e la relativa fornitura di componenti, acquisendo la contitolarità della proprietà intellettuale degli assali elettrici di prima generazione, tecnologia sviluppata insieme a FPT Industrial, il marchio di Iveco Group specializzato nei sistemi di propulsione.
La partecipazione in Nikola
«Iveco Group manterrà anche un ammontare significativo di azioni Nikola (in passato intorno al 7%, ndr) e le due Società continueranno a lavorare per raggiungere lo stesso obiettivo: guidare la transizione energetica verso il futuro della mobilità», si legge ancora nel comunicato ufficiale.
L’ultimo anno è stato contrastato per i due partner. Nikola è reduce da un crollo dell’83% sul Nasdaq (iniziato però a giugno 2020), dove oggi capitalizza 620 milioni di dollari. Il valore del titolo è appena inferiore al dollaro dopo il top di 66 toccato tre anni fa. Al contrario per Iveco - quotata stand alone a gennaio 2022 - gli ultimi 12 mesi hanno portato un apprezzamento del 49% per un valore di Borsa superiore ai 2 miliardi.
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