Juve, svolta anche sulla Superlega: «Valutiamo l’uscita»
Inviata una lettera a Real Madrid e Barcellona, gli ultimi club a non aver ancora esercitato il recesso
di Marco Bellinazzo
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La Juventus Fc sta valutando l’uscita dalla Superlega. La rottura con il recente passato sul fronte della nuova competizione europea per club, che ha visto la società bianconera tra i principali fautori del piano inviso alla Uefa, è stata ufficializzata in serata con una nota. La Juve, in particolare, ha chiarito di aver «trasmesso una comunicazione agli altri due club che non hanno esercitato il recesso dal Progetto Super Lega al fine di avviare un periodo di discussione avente ad oggetto l’eventuale uscita».
Il format appeso alla corte Ue
La Juventus di Andrea Agnelli, in effetti, come il Real Madrid e il Barcellona finora non avevano mai fatto un passo indietro, a differenza degli altri 9 team inseriti nell’organigramma della Super Lega annunciato nell’aprile del 2021, ritiratisi nel giro di 48 ore per le proteste dei tifosi e l’aut aut della Uefa. In più occasioni, anzi, hanno rilanciato l’idea di una competizione alternativa, profilando anche modifiche dirette a garantire una maggiore “apertura” del format. Il tutto in attesa della sentenza della Corte di Giustizia della Ue che dovrà sancire la compatibilità o meno dell’attuale assetto della governance calcistica con i principi di libera concorrenza. Questa sentenza attesa inizialmente per la primavera del 2023 sul presunto monopolio di Uefa e Fifa tarda ad arrivare.
Smentite le minacce
Nel frattempo, dalla sede di Nyon sono trapelate più volte “minacce” da parte della Uefa di sanzionare i club ribelli. Anche perché, nel frattempo, la Juventus è incappata nei casi plusvalenze e manovre stipendi (chiusi con processi sportivi che hanno decretato 10 punti di penalizzazione e circa 900mila euro di ammende patteggiate) e il Barcellona nel caso Negreira.
Ieri, i media spagnoli hanno riferito che la Juve nella sua missiva ai club iberici avrebbe parlato di una minaccia da parte della Uefa di 5 anni di esclusione delle Coppe. La Juve nel comunicato ha però smentito: «Molte delle ricostruzioni riportate dalla stampa sui contenuti della comunicazione (ivi incluso qualsiasi riferimento a presunte minacce di eventuali sanzioni da parte di Uefa) non corrispondono al vero».
Le ricadute sulle inchieste in corso
Ciò, ovviamente, non vuol dire che la Uefa non stia valutando sanzioni contro la Juve per le irregolarità emerse dall’inchiesta Prisma, sia sul versante della lealtà sportiva che su quello del nuovo fair play finanziario e della correttezza delle informazioni fornite dal club di Torino nel sottoscrivere l’accordo transattivo dell’agosto 2022.
Un ammorbidimento del nuovo corso bianconero sulla Super Lega potrebbe senza dubbio rasserenare il clima.
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