Juventus, confermata in appello assoluzione di Giraudo & C. da falso in bilancio
di Gianni Dragoni
2' di lettura
È stata confermata in appello, dopo nove anni, l’assoluzione degli ex vertici della Juventus Antonio Giraudo, Luciano Moggi e Roberto Bettega, dalle accuse di falso in bilancio e frode patrimoniale per le plusvalenze derivate - secondo l’accusa - da presunte sopravvalutazioni in operazioni di cessione di calciatori avvenute tra il 2001 e il 2006, l’anno della vicenda Calciopoli che portò alla retrocessione del club in serie B.
La Juventus in primo grado aveva chiesto un patteggiamento
L’ex amministratore delegato Giraudo, l’ex direttore generale Moggi e l’ex vicepresidente Bettega erano già stati assolti nove anni fa in primo grado, il 24 novembre 2009, «perché il fatto non sussiste», malgrado la società Juventus - che aveva sostituito gli amministratori con nuovi vertici più graditi agli eredi Agnelli e ai loro “consiglieri”, Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti - si fosse accordata con la Procura per patteggiare una condanna al pagamento di 70.000 euro. A sorpresa, il patteggiamento non fu accettato dal giudice. Tutti furono assolti con formula piena, compresa la società di calcio.
L’appello dopo nove anni
La Procura generale aveva impugnato la sentenza nei termini, ma il processo di appello è cominciato solo oggi, dopo nove anni dalla sentenza di primo grado. I pm non avevano sollecitato l’avvio del processo, con l’intenzione di far dichiarare il reato prescritto, come hanno fatto nell’udienza di oggi, per non far passare in giudicato l’assoluzione. Gli accusati si sono difesi per chiedere la conferma dell’assoluzione piena. Oggi la pronuncia della Corte d’appello di Torino ha respinto il ricorso della Procura generale, dichiarandolo inammissibile perché nel frattempo il reato è prescitto. Con una sottigliezza giuridica, la Corte d’appello ha confermato l’assoluzione piena del primo grado, anziché dichiarare prescritto il reato, come chiedeva la Procura. «I fatti non sussistono», hanno commentato i legali di Roberto Bettega (avvocato Andrea Pronatti), Antonio Giraudo (Andrea e Michele Galasso) e Luciano Moggi (Fulvio Gianaria e Alberto Mittone). «In questa maniera la formula rimane quella del primo grado», ha spiegato Galasso.
L’avvocato di Giraudo: «Juventus amministrata con trasparenza»
«Antonio Giraudo prende atto con soddisfazione di quanto disposto dalla Corte di appello di Torino. Una decisione che cancella definitivamente qualsiasi ombra sulla gestione economica e patrimoniale nel quinquennio 2001-2006 della Juventus», ha detto l’avvocato Galasso, legale dell’ex a.d. bianconero. L’avvocato torinese ha dato voce alla posizione di Giraudo: «La Juventus è stata amministrata sempre con la massima trasparenza, nel rispetto degli interessi della proprietà e degli azionisti: ciò che era già stato sancito dalla sentenza di primo grado - che aveva concluso che «i fatti non sussistono» - è stato confermato oggi dalla Corte d’appello».
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