Juventus, aumento di capitale nella bufera: ribasso in Borsa. Rischio giustizia sportiva
Via all’aumento di 400 milioni, fino al 16 dicembre. In apertura le azioni non fanno prezzo, chiudono a -6,3%
di Gianni Dragoni
I punti chiave
- Batosta per gli azionisti
- L’offerta fino al 16 dicembre
- Plusvalenze sospette e rapporti con Ronaldo
- Settima in campionato
- Secondo aumento in due anni
- Nel triennio di Ronaldo persi quasi 340 milioni
- Interrogato Arrivabene dopo Cherubini
- Possibili elementi interesse giustizia sportiva
- La società dice: «Operato nel rispetto delle leggi»
4' di lettura
L’aumento di capitale della Juventus Fc di 400 milioni di euro è partito in Borsa oggi, 29 novembre, con un nuovo, forte ribasso delle quotazioni azionarie, dopo quelli della scorsa settimana. È il primo test in Borsa dopo la mazzata arrivata sulla società venerdì 26 novembre, con l’indagine della Procura di Torino per falso in bilancio e fatturazione di operazioni inesistenti. Sono indagati il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved, l’ex capo dell’area calcio Fabio Paratici e tre dirigenti o ex dell’area finanza. All’apertura di Borsa alle 9 il titolo non ha fatto prezzo, e ha finito poi per chiudere a 0,4314, con un calo del 6,34%. Venerdì 26 aveva chiuso a 0,5745 euro.
Batosta per gli azionisti
La differenza di prezzo è -23%, in realtà poiché le nuove azioni sono offerte con un prezzo più basso, 0,334 l’una, il prezzo precedente è stato rettificato al ribasso, considerando lo stacco dei diritti di opzione per l’aumento di capitale (detto “prezzo ex”). Secondo questo calcolo il ribasso dei titoli rispetto al “prezzo ex” è -5,1 per cento. Verso le 12 il prezzo è di 0,4432, -3,78% rispetto al prezzo rettificato “ex”. Le azioni Juventus hanno chiuso la giornata a 0,4314 euro, -6,34 per cento. Comunque un forte ribasso a danno degli azionisti, considerando inoltre che i diritti per l’aumento di capitale, che da oggi sono scorporati dati titoli e vengono trattati in Borsa in modo separato dalle azioni, non fanno prezzo, cioè al momento non hanno valore. Questo perché non c’è domanda.
L’offerta fino al 16 dicembre
L’offerta in Borsa prevede 9 nuovi titoli (al prezzo di 0,334 l’uno) ogni 10 azioni possedute fino al 26 novembre. I nuovi titoli potranno essere sottoscritti fino al 16 dicembre, mentre i diritti di opzione possono essere trattati, cioè comprati o venduti, fino al 10 dicembre. La Juventus in un comunicato sabato sera ha confermato la tempistica dell’operazione, nonostante l’impatto negativo dell’indagine per l’accusa di false plusvalenze sul calciomercato nei bilanci degli ultimi tre anni.
Plusvalenze sospette e rapporti con Ronaldo
Le plusvalenze sospette, secondo il decreto di perquisizione delle sedi della Juventus, ammontano a quasi 282 milioni, in larga parte per scambi di giocatori (operazioni c.d. «a specchio») e cessioni e contestuale acquisto dal club controparte di giocatori molto giovani, a valutazioni considerate dai pm superiori ai parametri di riferimento. I giudici cercano anche una scrittura privata, una «carta» che riguarderebbe i rapporti contrattuali con Cristiano Ronaldo e stipendi arretrati.
Settima in campionato
Sabato la Juventus ha perso in casa contro l’Atalanta (0-1). In classifica in Serie A, dopo 14 partite, la squadra è settima con 21 punti, 14 meno del Napoli che è in testa, 7 meno dell’Atalanta che è quarta. Se non dovesse arrivare tra le prime quattro la Juventus verrebbe esclusa dalla Champions League dell’anno prossimo, con un forte danno economico: solo la partecipazione alla prima fase a gironi vale circa 80 milioni.
Secondo aumento in due anni
Per il club è il secondo aumento di capitale in due anni, dopo quello di 300 milioni completato nel dicembre 2019, di fatto servito a pagare i costi dell’acquisto di Ronaldo, arrivato a Torino nel luglio 2018. La società ha detto che questa ricapitalizzazione serve a rafforzare il patrimonio per riparare ai danni inferti dal Covid, stimati dal club in 320 milioni in un arco di quattro anni (di cui 40% quest’anno). L’ultimo bilancio, al 30 giugno 2021, si è chiuso con una perdita netta consolidata di -209,9 milioni, la più alta nella storia del club, con debiti finanziari netti pari a 389 milioni.
Nel triennio di Ronaldo persi quasi 340 milioni
Nel triennio di Ronaldo il club ha accumulato perdite per -339,5 milioni. I debiti finanziari netti al 30 giugno scorso erano pari a 389 milioni, rispetto a un patrimonio netto diminuito a 28,4 milioni. I ricavi operativi dell’ultima stagione, escluse plusvalenze e proventi da calciomercato, sono pari a 437,5 milioni. Nel triennio di Ronaldo (luglio 2018-giugno 2021)il club ha accumulato perdite per -339,5 milioni.
Interrogato Arrivabene dopo Cherubini
Il nuovo amministratore delegato della Juventus, Maurizio Arrivabene, nominato il 29 ottobre dal cda, è arrivato poco dopo le 15 di oggi in Procura a Torino. Quindi è stato ascoltato in un lungo interrogatorio come testimone. Sabato i pm avevano interrogato Federico Cherubini, direttore dell’area sport dopo l’uscita di Paratici, che ora è al Tottenham. Cherubini non è indagato, è stato sentito come persona informata dei fatti per nove ore. Secondo l’Ansa, i pm che conducono l’inchiesta sui bilanci del club bianconero avrebbero raccolto molti elementi utili per approfondire le indagini. Cherubini è alla Juve dal 2012, con primo incarico nel settore giovanile.
Possibili elementi interesse giustizia sportiva
Ci sarebbero elementi di rilievo per la giustizia sportiva nelle intercettazioni condotte dalla procura di Torino che vuol fare luce sui bilanci dell'ultimo triennio della Juventus in cui gli investigatori ipotizzano plusvalenze sospette. Secondo trapela da ambienti vicini al Palazzo di Giustizia nel materiale al vaglio degli investigatori emergerebbero numerosi profili non di rilevanza non penale ma che potrebbero dover essere accertati anche dalla giustizia sportiva in quando non rivestirebbero solo una squadra in particolare, in questo caso la Juventus, ma l'intero sistema calcio.
La società dice: «Operato nel rispetto delle leggi»
Il comunicato della Juventus di sabato dice: «Si conferma la tempistica resa nota (...) e l'avvio dell'offerta in opzione e della negoziazione dei diritti di opzione e della negoziazione dei diritti di opzione a partire dal 29 novembre 2021». La Juventus «prende atto dell'avvio di indagini da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino nei confronti della società nonché di alcuni suoi esponenti attuali (Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Stefano Cerrato) e passati» e afferma che «come doveroso, Juventus sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob e confida di chiarire ogni aspetto di interesse degli stessi, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato».
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