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Kabul, attentato suicida davanti all’ambasciata russa, sei vittime

L’aggressore è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da guardie armate mentre si avvicinava al cancello

Aggiornato alle 16:30 del 5 settembre

Attentato kamikaze davanti all'ambasciata russa a Kabul: almeno 25 morti

2' di lettura

Nella mattinata di lunedì un kamikaze ha compiuto un attentato suicida vicino all’ingresso dell’ambasciata russa a Kabul, Afghanistan. Le vittime sono sei. Il ministero degli Esteri russo ha confermato che tra le vittime ci sarebbero due diplomatici di Mosca. L’attacco in serata è stato rivendicato dal sedicente Stato islamico.

L’aggressore è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da guardie armate mentre si avvicinava al cancello, riferiscono fonti della polizia. «L’attentatore prima di raggiungere l’obiettivo, è stato riconosciuto e colpito a colpi di arma da fuoco dalle guardie talebane dell’ambasciata russa. Gli spari hanno causato l’esplosione», ha detto a Reuters Mawlawi Sabir, il capo del distretto di polizia in cui è avvenuto l’attacco.

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La dinamica

L’attentato, secondo quanto precisato dal ministero degli Esteri russo, è avvenuto alle 10.50 ora locale (le 08.20 ora italiana) vicino all’entrata della sezione consolare dell’ambasciata. L’esplosione è stata provocata da un tentativo di attacco da parte di un attentatore suicida che ha provato a farsi esplodere tra la folla, riferisce Khalid Zadran, portavoce del capo della polizia di Kabul, davanti alla sede diplomatica dove un certo numero di cittadini afgani erano in fila per chiedere un visto. Secondo l’agenzia Ria Novosti l’attentatore suicida ha azionato la carica esplosiva quando un diplomatico russo è uscito per rendere nota una lista di persone a cui era stato concesso il visto.

Un abitante della capitale afgana citato dalla Dpa ha spiegato che l’intera zona è stata chiusa dalle forze di sicurezza afgane, mentre le immagini riprese da emittenti locali mostravano l’arrivo sul posto delle ambulanze. Il quartiere colpito, Darulaman, è stato ripetutamente teatro di attacchi in passato. Al momento non ci sono state rivendicazioni.

Lavrov, rafforzata la sicurezza dell’ambasciata russa a Kabul

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha dichiarato che misure per rafforzare la sicurezza intorno all’ambasciata russa a Kabul sono state prese con urgenza dopo l’attacco terroristico. «È stata immediatamente adottata una serie di misure per rafforzare la protezione del perimetro esterno. Sono state incaricate forze aggiuntive delle autorità talebane e sono state utilizzate le capacità dell’intelligence e del controspionaggio dell’Afghanistan», ha dichiarato Lavrov, come riportano le agenzie russe.

Il Cremlino ha condannato categoricamente l’attentato: «Sicuramente stiamo parlando di un attacco terroristico. Condanniamo risolutamente tali attacchi terroristici. Naturalmente, la cosa principale da fare ora è ricevere informazioni dal luogo in cui si trovano i nostri rappresentanti, i nostri diplomatici», ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ai giornalisti, secondo quanto riporta Tass.

La Russia è uno dei pochi paesi ad aver mantenuto un’ambasciata a Kabul dopo che i talebani hanno preso il controllo del paese più di un anno fa. Sebbene Mosca non riconosca ufficialmente il governo dei talebani, sono stati in trattative con funzionari su un accordo per la fornitura di benzina e altri prodotti.


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