Keller Williams apre a Roma, Milano e Firenze
Nata nel 1983 a Austin, in Texas, la società di franchising immobiliare più grande al mondo ha aperto da alcuni mesi nella capitale e sta perfezionando il recruiting su Toscana e Lombardia. Il modello: motivare e formare gli agenti, anche sulle tecnologie, in sinergia con altre professioni dell’immobiliare
di Laura Cavestri
2' di lettura
Formazione professionale, piattaforme e database internazionali condivisi, profonda conoscenza dell’advertising sui social e la possibilità, per gli agenti, di creare market center che mettano assieme le professionalità dell’agente immobiliare con avvocati, architetti, designer per accompagnare il cliente dall’acquisto alla consegna “chiavi in mano” della casa. È una forza da non sottovalutare quella di Keller Williams, la società di franchising immobiliare più grande al mondo (oltre 184mila agenti), più tecnologica (1 miliardo di dollari di investimenti nel tech) e leader in Usa sui volumi di fatturato e vendite, che si sta espandendo in Italia con un nuovo Master Franchise e tre nuove sedi: a Roma, Milano e Firenze. «Ma – ha sottolineato Alessandro Di Martino, direttore nazionale di Keller Williams Italia, senza sbilanciarsi – sono previste ulteriori aperture nei prossimi mesi in altre città italiane». Nei prossimi mesi nel centro-nord, poi al sud, Perchè c’è tutto un mercato del turismo americano, molto spesso di origini italiane, che guarda all’Italia come meta per una seconda casa e con medio-alte disponibilità di spesa.
Nata nel 1983 ad Austin, in Texas, in un momento di grande crisi immobiliare, Keller Williams ha portato avanti un modello agente-centrico, basato sulle più efficaci tecnologie, sulla formazione e sulla capacità degli agenti di offrire un “valore aggiunto” ai clienti in termini di servizio. Unico gruppo immobiliare ad aver stretto una partnership con Google e Facebook, offre un database tra tutti gli agenti Keller Williams nel mondo per scambiarsi prodotti e idee, l’impiego di piattaforme condivise per promuovere i prodotti sulle diverse piattaforme social (grazie all’infrastruttura gestita da tecnici e grafici professionisti) e consente agli agenti di mantenere un’elevata percentuale del profitto. In pratica, ogni market center stabilisce un cap sulle provvigioni, cioè una fee dovuta annualmente da ogni agente. Una volta pagata, l’agente può tenersi per intero le provvigioni maturate successivamente. Un sistema che si basa, dunque, su un’ampio numero di agenti e un’elevata capacità di fatturazione.
Keller Williams opera oggi in 50 Paesi e nel 2012 ha raggiunto la redditività nel 91% dei suoi uffici nazionali, mentre in Keller Williams il 41% dei franchise aperti negli ultimi 24 mesi sono costituiti da agenti donne.
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