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Kering, ricavi a 10 miliardi. Accordo per rilevare il 30% di Valentino

Il gruppo, nel giorno della semestrale con fatturato in aumento del 2%, annuncia l’intesa con Qatar Mayhoola del valore di 1,7 miliardi

di Monica D'Ascenzo

REUTERS/Sarah Meyssonnier

4' di lettura

Nel giorno della semestrale, che evidenzia ricavi a oltre 10 miliardi di euro, Kering annuncia l'intesa per rilevare il 30% di Valentino, con l'opzione di acquistare la totalità del capitale entro il 2028. Il gruppo francese del lusso

Primo semestre frenato da Gucci

Nel primo semestre 2023, Kering ha registrato un risultato operativo corrente pari a 2,739 miliardi di euro (- 3 % a tassi comparabili) con un'incidenza sulle vendite pari al 27% e un utile netto di 1,785 miliardi di euro, in calo del 10%, frenato dalla performance del marchio Gucci, che ha visto le vendite calare dell’1%. Il fatturato semestrale del gruppo francese del lusso nel complesso è salito del 2% a 10,1 miliardi di euro. Il free cash flow operativo, escluse le acquisizioni e dismissioni immobiliari, è stato di 2,1 miliardi di euro, con un aumento del 4% rispetto a un anno fa.

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Il marchio Gucci, che pesa circa la metà del fatturato del gruppo e resta per il momento sotto la guida ad interim di Jean-François Palus, ha registrato ricavi per 5,1 miliardi nel primo semestre (-1%), quando nel secondo trimestre dell’anno, i ricavi sono aumentati dell’1%, e un un utile operativo ricorrente di 1,81 miliardi (-4%). I ricavi di Yves Saint Laurent sono cresciuti del 6% a 1,6 miliardi di euro con un utile operativo di 481 milioni (+10%), mentre quelli di Bottega Veneta sono rimasti stabili a 833 milioni di euro e l'utile operativo è stato pari a 169 milioni.

Gli altri marchi hanno registrato ricavi per 1,856 miliardi (-5%) e un utile operativo di 224 milioni (-34%). Nel dettaglio Balenciaga è in recupero, grazie soprattutto alla regione Asia-Pacific; l'abbigliamento di Alexander McQueen ha ottenuto buoni risultati, mentre Brioni continua a registrare progressi, grazie a un buon mix tra offerta formale, leisure e su misura.

Le maison di gioielleria del Gruppo – Boucheron, Pomellato e Qeelin – hanno mantenuto la loro decisa traiettoria, registrando crescite a due cifre.

Infine Kering Eyewear ha raggiunto nei primi sei mesi ricavi pari a 869 milioni di euro, in aumento del +51% a tassi correnti +16% a tassi comparabili. Nel primo semestre, il risultato operativo corrente ha raggiunto i 186 milioni di euro.

«Nella prima metà dell’anno, abbiamo proseguito i nostri investimenti per l’appeal e l’esclusività delle nostre Maison. Pur impegnandoci in importanti iniziative per il futuro, abbiamo mantenuto un alto livello di redditività. Abbiamo anche compiuto alcuni passi decisivi per espandere la nostra presenza nell’universo del lusso, in particolare con l’acquisizione della casa di fragranze Creed per accelerare il decollo di Kering Beauté. Insieme ai grandi cambiamenti organizzativi che abbiamo annunciato la scorsa settimana per migliorare la gestione delle nostre Maison, nonché ai numerosi progetti che abbiamo già avviato negli ultimi mesi, l’andamento del primo semestre rafforza la mia fiducia nelle prospettive future di Kering», ha commentato Francois-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato di Kering.

L'acquisizione del 30% di Valentino

La concomitanza della semestrale con l'annuncio dell'ingresso in Valentino ha fatto sì che i risultati dl gruppo passassero naturalmente in secondo piano. Kering ha, infatti, reso nota l'acquisizione del 30% della casa di moda italiana per un ammontare di 1,7 miliardi di euro, con «una opzione per acquisire l’intero capitale» della società «al più tardi nel 2028». Come spiegato in una nota, «l’operazione rientra nel quadro di una partnership strategica tra Kering» e il fondo di investimento del Qatar Mayhoola, proprietario di Valentino, «che potrà permettere un possibile ingresso di Mayhoola nel capitale di Kering».

Con questa operazione, che sarà perfezionata entro fine 2023, Kering diventerà azionista di riferimento della maison fondata a Roma nel 1960 da Valentino Garavani e sarà rappresentato nel cda di Valentino, mentre Mayhoola resterà l’azionista di maggioranza con una quota del 70%.

«Sono impressionato dall’evoluzione di Valentino sotto il controllo di Mayhoola e molto felice che Mayhoola abbia scelto Kering come partner nello sviluppo di Valentino, una casa italiana unica sinonimo di bellezza ed eleganza. Sono molto felice di questo primo passo nella nostra collaborazione con Mayhoola per la crescita di Valentino e per continuare l’ottima traiettoria di elevazione del marchio che Jacopo Venturini continuerà a guidare» commenta Pinault.

Valentino, sottolinea il ceo Rachid Mohamed Rachid, «è una delle più grandi case di lusso italiane e siamo molto felici di accogliere Kering come partner strategico nella prospettiva dei prossimi sviluppi della Maison de Couture. Sotto la nostra guida, Valentino ha rafforzato le sue fondamenta come marchio di lusso riconosciuto e non vediamo l’ora che arrivi il prossimo capitolo Kering».

Nell'operazione Rothschild ha agito in qualità di advisor e BonelliErede in qualità di advisor legale per Mayhoola.

L'evoluzione per geografie

Gli analisti aspettavano di vedere lo spaccato geografico dell'andamento dei ricavi del gruppo. Il timore è che ad un rallentamento del mercato statunitense possa sommarsi una frenata della ripresa dei consumi cinesi. Il dato sul Nord America è tutt'altro che incoraggiante con una flessione del 23%. D'altra parte, però, c'è da dire che l'Asia ha tenuto con un +22%, che si somma al +26% del Giappone. Più a rilento l'Europa occindentale con un +4%.

«In un contesto di continua incertezza economica e geopolitica nel breve termine - si legge in una nota del gruppo - Kering continuerà a perseguire due ambizioni fondamentali: mantenere una traiettoria di crescita redditizia, che si traduce in livelli elevati di generazione di flussi di cassa e rendimento del capitale investito, e confermarsi uno dei gruppi più influenti nel settore del lusso».

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