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Kering, ricavi oltre gli 8 miliardi nel semestre

Nel confronto con il 2020 l’incremento del fatturato risulta essere del 54%, mentre rispetto al 2019 il miglioramento è dell’8,4 %.

di Monica D'Ascenzo

2' di lettura

Positiva evoluzione delle vendite anche per Kering nel secondo trimestre dell’anno. Dopo i buoni dati di Lvmh e Richemond, per il settore del lusso continuano le buone notizie. Il gruppo francese ha registrato un fatturato totale di 8,047 miliardi di euro (+54,1% a tassi comparabili e +49,6% a tassi correnti). Nel confronto con i dati 2019 pre-pandemia i ricavi risultano in miglioramento dell’8,4 %. In forte aumento le vendite attraverso ecommerce: sono state 2,6 volte superiori a quelle del primo semestre 2019, sfiorando i 900 milioni di euro. L'utile operativo del gruppo nel periodo ha raggiunto 2,237 milioni di euro (+134.9%).

«Kering ha conseguito una performance eccellente nel primo semestre del 2021, confermando il ritorno a una traiettoria di crescita. Tutte le nostre Maison hanno contribuito alla decisa crescita del fatturato, che ha superato i livelli corrispondenti del 2019, con una forte accelerazione nel secondo trimestre. Pur avendo recuperato un alto livello di redditività, continuiamo a incrementare gli investimenti nelle nostre Maison e delle nostre iniziative strategiche, in particolare al fine di rafforzare l’esclusività e il controllo della nostra rete di distribuzione. In un contesto che può cambiare rapidamente, abbiamo le capacità, le risorse e la strategia adatte per continuare il nostro percorso con successo» commenta François-Henri Pinault, presidente e ceo di Kering.

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Il secondo trimestre

Nel solo secondo trimestre il gruppo francese ha registrato ricavi comparabili in crescita del 95% a 4,16 miliardi di euro nei tre mesi terminati a giugno ed è positivo anche il confronto con il 2019, che vede un aumento dell’11%. A spingere il risultato le vendite di Gucci hanno superato i livelli pre-pandemia grazie all’appeal che il marchio italiano continua ad avere sui consumatori più giovani attraverso le sue campagne sui social media. I ricavi, poi, hanno beneficiato anche dell’allentamento del blocco alle vendite retail. Le vendite di Gucci sono aumentate dell’86% su base comparabile durante il secondo trimestre, a fronte di un’attesa degli analisti di un più contenuto incremento del 77%. La buona performance di Gucci ha spinto i ricavi totali del gruppo Kering, che hanno visto un aumento dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, pre-pandemia.

Kering, dopo Lvmh e Richemont, dà quindi segnali positivi al mondo del lusso con un recupero delle vendite superiore alle attese. Segnali che vengono letti dagli esperti come la propensione dei consumatori internazionali a voler spendere i risparmi accumulati durante i mesi di chiusura dei punti vendita. «La performance nel primo semestre è eccellente, sia dal punto di vista dei ricavi, ma anche dal lato della redditività» ha commentato il direttore finanziario Jean-Marc Duplaix in una conferenza stampa, sottolineando i risultati particolarmente buoni in Asia Pacifico e Nord America.

Il gruppo, alla luce del primo semestre, si dice ora «fiducioso» che la redditività di Gucci possa migliorare ulteriormente.Il rimbalzo di Gucci, che sta celebrando il suo centesimo anniversario, dovrebbe placare i timori degli investitori che temevano in una più lenta ripresa delle vendite in questo 2021.

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