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Ucraina ultime notizie. Ft: Usa contrari a road map per ingresso Kiev nella Nato

Il presidente francese Emmanuel Macron, nelle prime battute del bilaterale aperto ai media, ha detto al suo omologo cinese Xi Jinping di “contare” su di lui per “riportare la Russia alla ragione”. “Credo fermamente che la Cina possa svolgere un ruolo vitale nella costruzione della pace”, aveva affermato Macron su Twitter, in vista del bilaterale con Xi Jinping nella Grande sala del popolo. Xi ha accolto il suo omologo francese in Piazza Tienanmen. “Diverse potenti esplosioni” sono state udite oggi nella città occupata dai russi di Melitopol, nell’oblast ucraino di Zaporizhzhia. L’Ucraina potrebbe negoziare con la Russia sulla Crimea, se Kiev avrà successo nella sua controffensiva primaverile. Così a FT il vicecapo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andrii Sybiha.

Macron: La Cina può "svolgere un ruolo importante" in Ucraina
  • Prigozhin (capo Wagner): «Entro un mese conquisteremo Bakhmut»

    «Le forze ucraine stanno continuando a resistere ai tentativi di Mosca di conquistare la città orientale di Bakhmut, che ora potrebbe essere conquistata in tre o quattro settimane». Lo ha detto su Telegram il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, che qualche giorno fa aveva rivendicato la conquista di Bakhmut.

  • Autorità filorusse, salgono a 7 i civili uccisi a Donetsk

    È salito a sette il numero dei civili che sono rimasti uccisi in un attacco condotto, secondo le autorità filorusse, dalle forze armate di Kiev in un parcheggio di Donetsk, nell’Ucraina orientale. L’autorità della regione occupata dalla Russia ha denunciato diversi attacchi di artiglieria da parte di Kiev, che però non ha confermato.

  • Ft: Usa contrari a road map per ingresso Kiev nella Nato

    Gli Stati Uniti stanno facendo resistenza alle pressioni che giungono da alcuni alleati europei per offrire all’Ucraina una ’road map’ per l’ingresso nella Nato, nel vertice dell’Alleanza in programma a luglio. Lo riporta il Financial Times, riferendo che, insieme agli Usa, si sono schierati Germania e Ungheria, rispetto al fronte composto dalla Polonia e dai Paesi baltici, che vorrebbero offrire a Kiev legami più stretti con la Nato e una dichiarazione di sostegno al suo futuro ingresso nell’Alleanza atlantica. Secondo quanto riferiscono fonti del Ft, le divisioni sono emerse chiaramente questa settimana, nella riunione a Bruxelles dei ministri degli Esteri della Nato. Secondo il quotidiano, in vista del vertice di Vilnius di luglio, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy avrebbe anticipato che una sua partecipazione ci sarà solamente se a Kiev saranno offerti segnali tangibili in direzione di un ingresso nella Nato, quali garanzie di sicurezza dopo il conflitto con la Russia e una maggiore collaborazione con l’Alleanza.

  • Ue-Cina, Borrell a Pechino dal 13 al 15 aprile

    L’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, si recherà in Cina la prossima settimana, dal 13 al 15 aprile. Lo ha annunciato il portavoce degli Affari esteri dell’Unione europea Peter Stano. A marzo Borrell aveva annunciato che si sarebbe recato in Cina «presto». La visita di Borrell a Pechino segue quella della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, attualmente in Cina insieme al presidente francese Emmanuel Macron. Il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, si è recato a Pechino la scorsa settimana.

    L’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell. (Olivier Matthys/Pool via REUTERS)


  • Mosca; «Inutili le pressioni per il giornalista Usa»

    Le accuse contro il giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, arrestato in Russia la settimana scorsa «sono gravi» e le pressioni su Mosca per il suo rilascio sono «inutili». È quello che ha detto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov all’ambasciatrice americana a Mosca ricevuta oggi, secondo quanto riferito da Ria Novosti. «Durante la discussione sul caso sollevato da Lynn Tracy della detenzione del cittadino americano Evan Gershkovich in Russia, l’attenzione del capo della missione diplomatica è stata attirata sulla gravità delle accuse contro di lui - si legge in una nota del ministero degli Esteri russo - È stato sottolineato che è stato arrestato in flagrante mentre cercava di ottenere informazioni segrete, usando il suo status giornalistico come copertura per azioni illegali qualificate come spionaggio. Si noti inoltre che il clamore intorno a questo caso alimentato negli Stati Uniti, volto a fare pressione sulle autorità russe e sul tribunale che dovrebbe decidere il destino di Evan Gershkovich, è inutile e non ha senso».

    Nella stessa nota si fa presente che la questione dell’accesso consolare in carcere al corrispondente del Wsj da parte dei diplomatici degli Stati Uniti, che «sono stati prontamente informati, viene decisa tenendo conto della prassi consolare esistente e della legislazione della Federazione Russa».

  • Gas, forte calo in chiusura a 43,13 euro al MWh

    Chiusura in forte calo per il gas naturale sulla piazza di Amsterdam. I contratti futures sul mese di maggio hanno ceduto il 3,25% a 43,13 euro, rispolverando i minimi toccati lo scorso 21 marzo, pari al prezzo registrato il 1 febbraio del 2022.

  • Segretario Consiglio sicurezza ucraino: «La Russia vuole ancora liquidare Zelensky»

    «La Federazione Russa non ha rimosso dall’agenda il compito di liquidare (il presidente ucraino) Volodymyr Zelensky. Non sono riusciti a liquidare fisicamente il capo dello Stato ucraino, quindi ora cercheranno di impegnarsi a farlo politicamente». Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov in un’intervista a Ukrinform.

  • Media russi: uccisi 4 civili in attacco forze Kiev a Donetsk

    Quattro civili sono rimasti uccisi in un attacco sferrato dalle forze ucraine su Donetsk, città capoluogo dell’omonima regione del Donbass. Lo ha riferito l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, precisando che l’esercito di Kiev ha preso di mira con un sistema di lanciarazzi multiplo un parcheggio nel distretto di Kalininsky.

  • Bambini scomparsi, Kiev crea app per ritrovarli

    Si chiama ’Reunite Ukraine’ l’app creata dalle autorità di Kiev, insieme alla società tecnologica statunitense Find My Parent, per ritrovare i 19mila bambini ucraini scomparsi e che sarebbero stati deportati in Russia. L’obiettivo, dichiarato nel nome stesso dell’app, è quello di riunire le famiglie separate dal conflitto causato dalla Russia in Ucraina. “Se troviamo anche un solo bambino in questo modo o riuniamo una famiglia, sarà già una vittoria, seppur piccola’’, ha detto Oleksander Fatsevych, vice capo della polizia nazionale ucraina. La polizia ha annunciato l’intenzione di controllare e confermare i profili personali sull’app e svolgere un ruolo da intermediario tra di loro. In questo modo, ha spiegato Fatsevych, la polizia potrebbe raccogliere un numero maggiore di dati da persone che vogliono aiutare i bambini ucraini in Russia, Bielorussia o nei territori dell’Ucraina che sono occupati dalle forze russe.

  • Kiev e Varsavia produrranno insieme proiettili per carri armati

    L’ucraina e la Polonia produrranno insieme proiettili da 125 millimetri per carri armati. La decisione è stata presa durante l’incontro a Varsavia fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo polacco Andrzej Duda. Le munizioni saranno realizzate dalla società di difesa statale ucraina “Ukroboronprom” insieme alla società polacca Polska Grupa Zbrojeniowa, presso l’impianto di produzione in Polonia. Nuove linee di produzione saranno implementate in diverse città. L’Ucraina fornirà le sue tecnologie e i suoi specialisti.

  • Von der Leyen, Xi disponibile a chiamare Zelensky

    “Ho incoraggiato il presidente Xi Jinping a contattare il presidente Zelensky. È stato interessante sentire che il presidente Xi ha ribadito la sua disponibilità a parlare (con lui) quando i tempi e le condizioni saranno le più opportune”. Lo ha riferito la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen in conferenza stampa.

  • Kiev, base per negoziati sono confini del 1991, Crimea compresa

    “Informazioni di base. La base per un vero negoziato con la Russia è il ritiro completo dei gruppi armati russi oltre i confini dell’Ucraina riconosciuti internazionalmente nel 1991.
    Compresa la Crimea. Non c’è alcuna questione di concessioni territoriali o di contrattazione dei nostri diritti sovrani”. Lo scrive in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak.

  • Von der Leyen, Cina non fornisca armi a Russia

    La Cina non deve fornire armi alla Russia “direttamente o indirettamente”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, a Pechino dopo l’incontro con il presidente cinese Xi Jinping. “Armare l’aggressore significherebbe violare il diritto internazionale” e “un danno significativo” ai rapporti fra Cina e Ue.

  • Fonte Mosca, «nessun negoziato sulla Crimea»

    Le dichiarazioni dell’ufficio di Volodymyr Zelensky sulla disponibilità di Kiev a negoziare con la Russia sulla Crimea sono frivole e separate dalla realtà: non possono esserci negoziati sulla Crimea o su altri soggetti della Russia. Lo ha detto all’agenzia di stampa RIA Novosti una fonte a Mosca. La dichiarazione segue l’intervista al Financial Times del vicecapo dell’ufficio di Zelensky, Andrii Sybiha, secondo cui Kiev potrebbe negoziare con Mosca sulla Crimea se avrà successo nella sua controffensiva primaverile. Il funzionario ha anche osservato che l’Ucraina non esclude la possibilità di liberare la Crimea con mezzi militari. “Questa è una dichiarazione frivola e separata dalla realtà”, ha detto la fonte. “Non possono esserci negoziati sulla Crimea e su altri soggetti della Federazione Russa. L’integrità territoriale della Russia non viene discussa”, ha aggiunto.

  • 5 persone uccise e 9 ferite nel Donetsk nelle ultime 24 ore

    Cinque persone sono state uccise e nove sono rimaste ferite dagli attacchi della Russia nel Donetsk nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il governatore della regione Pavlo Kyrylenko, precisando che 2 donne sono state uccise durante il bombardamento del villaggio di Oleksiievo-Druzhkivka situato a sud di Kramatorsk. Altri quattro sono rimasti feriti da schegge e mine esplose. Secondo l’ufficio del procuratore generale, le forze russe hanno lanciato lanciarazzi multipli Uragan contro la popolazione civile di Oleksiievo-Druzhkivka. Altre 2 persone sono state uccise e altre 3 sono rimaste ferite a Bakhmut. La città ha visto alcuni dei combattimenti più pesanti tra le forze ucraine e russe negli ultimi mesi. Una persona è stata uccisa nel villaggio di Serhiivka. Un’altra ha riportato ferite a Chasiv Yar e un’altra ancora è stata ferita nel villaggio di Vasiutynske, situato a est di Kramatorsk.

  • Macron a Xi, non date nulla a Mosca che serva alla guerra

    Il presidente francese Emmanuel Macron “ha esortato il suo omologo cinese Xi Jinping a non consegnare alla Russia nulla che possa essere usato nella sua guerra contro l’Ucraina”, ha riferito una fonte diplomatica francese che ha partecipato all’incontro tra i due presidenti.

  • Putin, respingere truppe Kiev a distanza di sicurezza

    “Il nostro compito, ovviamente, è quello di respingere le truppe di Kiev a una distanza dalla quale non possano infliggerci danni”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin incontrando il capo della regione annessa del Donetsk, Denis Pushilin, invitato al Cremlino per partecipare alla prima grande riunione del Consiglio di sicurezza di quest’anno. Putin ha aggiunto che i militari di Kiev si stanno comportando in modo “cinico e crudele”.

  • ’Si continua a combattere a Bakhmut’, il video diffuso da Kiev

    Il servizio di guardia di frontiera dell’Ucraina ha pubblicato sulla sua pagina Facebook filmati che mostrano uno scontro ravvicinato con l’esercito russo nella città di Bakhmut, nella regione di Donetsk. Secondo quanto riportato nel post, le forze russe hanno occupato di notte edifici situati vicino alle posizioni ucraine: gli scontri sono poi iniziati la mattina, quando i soldati di Kiev sono riusciti a uscire dall’accerchiamento delle forze nemiche.

  • Papa, smilitarizzare i cuori, disarmo non è utopia

    “Bisogna avere il coraggio di ’disarmare’ i cuori, di ’smilitarizzarli’, di togliere il veleno e il risentimento”. Il disarmo “non è utopia”.
    E’ un passaggio del messaggio di Papa Francesco su L’Espresso nel numero in edicola domenica 9 aprile.
    “Che cosa possiamo sperare in un mondo così piagato da guerre e violenze? - continua il Papa - Continuiamo ad avere negli occhi le terribili immagini che ci arrivano dalla martoriata Ucraina, ma troppo spesso non ci ricordiamo di altri conflitti dimenticati, di altri focolai di violenza, dei tanti ’pezzi’ della Terza Guerra Mondiale che purtroppo stiamo vivendo”.
    Bergoglio, nel messaggio sul significato della pace in occasione della Pasqua , sottolinea come “per dire veramente ’no’ alla guerra e alla violenza, non basta soltanto far tacere le armi e fermare gli aggressori. E necessario estirpare le radici delle guerre e delle violenze, che sono il rancore, l’invidia, l’avidità” e, conclude, “bisogna anche avere il coraggio di dire ’no’ al riarmo al quale stiamo purtroppo assistendo, perché la vera pace non può nascere dalla paura”.

  • Prigozhin critica vertici militari russi, «munizioni insufficienti»

    “La prima cosa è assicurarsi che i nostri fianchi siano ben protetti. La seconda è assicurarsi che il nostro comando sia adeguatamente organizzato. La terza, sono le munizioni”. Lo ha scritto su Telegram Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo privato Wagner che guida la battaglia di Bakhmut, criticando i vertici militari russi per il supporto insufficiente fornito ai suoi militanti, in particolare per gli scarsi rifornimenti di munizioni.

  • Zelensky bacchetta i consiglieri sul negoziato per la Crimea

    Il portavoce del presidente ucraino Sergiy Nikyforov ha consigliato di tenere conto solo delle dichiarazioni di Volodymyr Zelensky riguardo alle prospettive dei negoziati con la Russia. Nikyforov ha commentato così l’apertura del Financial Times che ha riportato le parole del vicecapo dell’ufficio del presidente ucraino Andrii Sybiha secondo cui Kiev non esclude l’avvio di negoziati sulla Crimea. Lo riportano i media ucraini. “Questa questione dovrebbe essere guidata dalle parole del presidente ucraino e del comandante in capo”, ha detto il portavoce di Zelensky.

    Secondo la traduzione inglese delle parole di Sybiha a Ft, Kiev valuterebbe negoziati con la Russia sulla Crimea quando le truppe ucraine raggiungeranno con successo il confine amministrativo con la penisola occupata. Zelensky ha recentemente dichiarato, in occasione di un briefing congiunto con i leader di Moldavia, Slovacchia, Slovenia e Croazia, che avrebbe consentito colloqui di pace con la leadership russa solo se le truppe della Federazione si fossero volontariamente ritirate da tutti i territori occupati.

    Vedi anche: Ft, Kiev apre a negoziato con Russia su Crimea

  • Polonia, pressing sugli alleati per jet con standard Nato a Kiev

    La Polonia farà pressioni sui suoi alleati per fornire all’Ucraina aerei degli standard Nato e continuerà il trasferimento graduale dei suoi caccia MiG-29 a Kiev: lo ha detto oggi il presidente polacco Andrzej Duda in un’intervista alla radio polacca, come riporta Ukrinform. “L’Ucraina deve avere un’aviazione in grado di combattere e opporsi all’aviazione russa e impedire la superiorità aerea della Russia. Finché possiamo farlo con i MiG-29, va bene, perché anche l’Ucraina li possiede e i piloti ucraini sanno come pilotarli”, ha affermato Duda. Il leader polacco ha sottolineato che la Polonia ha un numero limitato di MiG-29, affermando che questi caccia rimarranno nel Paese fino a quando non saranno sostituiti dagli FA-50 della Corea del Sud.

    “Dal punto di vista polacco, prima di tutto, ne abbiamo relativamente pochi - ha detto Duda riferendosi ai MiG-29 -. Prima di tutto, faremo pressioni tra i Paesi della Nato in modo che l’Ucraina possa bilanciare la potenza russa nell’aria, in modo che abbia la base necessaria per questo, in modo che quei Paesi che possono fornire all’Ucraina i loro aerei degli standard Nato” li forniscano, ha sottolineato Duda. Parlando poi degli FA-50, ha aggiunto: “Non appena questi aerei ci verranno consegnati, ne abbiamo ordinati 48, potremo gradualmente inviare (all’Ucraina, ndr) ciò che è obsoleto dal punto di vista della Nato”. La Polonia ha già trasferito 8 MiG-29 in Ucraina e si sta preparando per il trasferimento di altri 6 caccia. Secondo indiscrezioni dei media, la Polonia e la Slovacchia hanno in programma di fornire all’Ucraina un totale di 33 MiG-29: 20 da Varsavia e 13 da Bratislava. Rispondendo a una domanda sul trasferimento degli F-16 americani all’Ucraina, Duda ha affermato che la questione è “complicata”.

  • Putin, allontanare truppe di Kiev a distanza di sicurezza

    Vladimir Putin ha dichiarato che adesso un “obiettivo” delle truppe di Mosca è quello di “spingere” i soldati ucraini “a una distanza tale che non possano provocare nessun danno” e “assicurare che non ci siano più bombardamenti” nel Donbass, la regione del sud-est dell’Ucraina in parte occupata dai militari russi. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass riferendo di un incontro tra Putin e il leader dei separatisti filorussi di Donetsk, Denis Pushilin.

  • Mosca, sventato tentativo infiltrazione sabotatori Kiev

    Nella regione russa di Bryansk, le guardie di frontiera hanno sventato un tentativo di entrare in Russia da parte di un gruppo di circa 20 sabotatori ucraini. Lo ha detto il governatore della regione, Alexander Bogomaz, sul suo canale Telegram. Lo riporta Ria Novosti. Secondo Bogomaz , l’esercito russo, insieme alle guardie di frontiera, ha inflitto al nemico una sconfitta a fuoco vicino al villaggio di Sluchovsk, nel distretto di Pogarsky.

  • Mosca, armi nucleari in Bielorussia risposta all’espansione Nato

    Il Cremlino ha definito una risposta all’allargamento della Nato verso i confini russi il possibile dispiegamento di armi nucleari tattiche russe in Bielorussia annunciato da Putin nei giorni scorsi. Lo riporta l’agenzia Interfax. “La Nato si è allargata verso il confine russo, non è la Russia che sta spostando le sue infrastrutture militari più vicino al confine Nato, il movimento è nella direzione opposta”, ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l’agenzia Interfax.

    Vedi anche: Ucraina, Xi: appello alla moderazione, “no escalation nucleare”

  • Macron a Xi, “conto su di voi per ricondurre Russia alla ragione”

    “So di poter contare su di voi per ricondurre la Russia alla ragione e tutti al tavolo dei negoziati”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al leader cinese Xi Jinping durante l’incontro a Pechino. Lo riportano i media francesi.

    Macron a Xi: conto su di te per riportare la Russia alla ragione
  • Capo Wagner, truppe Kiev non si stanno ritirando da Bakhmut

    Le forze armate ucraine non stanno lasciando Bakhmut. Lo ha detto il capo della milizia Wagner, Evgeny Prigozhin, in un messaggio sul proprio canale Telegram. “Va detto chiaramente che il nemico non va da nessuna parte” sono le parole di Prigozhin, come riporta l’agenzia Tass, osservando che le truppe ucraine hanno organizzato difese all’interno della città, prima lunog la ferrovia e poi intorno ai palazzi dei quartieri nella zona occidentale. “Poi, quando si ritireranno da Bakhmut, li elimineremo completamente fino all’ultimo”, ha aggiunto Prigozhin.

  • Podolyak, ”Crimea alla Russia? Nessuna concessione territoriale”

    “A proposito di basi. La base per negoziati veri con la Federazione Russa è il ritiro completo dei gruppi armati russi oltre i confini dell’Ucraina riconosciuti internazionalmente nel 1991. Compresa la Crimea. Sono fuori questione concessioni territoriali o trattative sui nostri diritti sovrani”. Lo dichiara su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak riferendosi a un’intervista rilasciata al Financial Times in cui il numero due dell’ufficio di Zelensky, Andriy Sybiha, ha aperto sulla possibilità di discutere del futuro della Crimea.

  • Ucraina, Xi: appello alla moderazione, “no escalation nucleare”

    La Cina sostiene sempre “i colloqui di pace” e “la risoluzione politica” della “crisi ucraina” e dal leader cinese Xi Jinping che ha ricevuto a Pechino il presidente francese Emmanuel Macron sono arrivati un “appello a onorare effettivamente l’impegno solenne secondo cui le armi nucleari non devono essere usate e la guerra nucleare non deve essere fatta” e un “no” alle “armi biologiche e chimiche in qualsiasi circostanza” e agli “attacchi armati contro centrali nucleari e altre installazioni nucleari civili”. Dalla dichiarazione di Xi, con Macron al fianco, arriva quindi un “appello” alla moderazione, “a osservare in modo scrupoloso il diritto umanitario internazionale, evitare attacchi contro civili o obiettivi civili, proteggere donne, bambini e altre vittime del conflitto”.

  • Macron a Xi, armi nucleari russe in Bielorussia violano vostri accordi

    Le armi nucleari dispiegate in Bielorussia “non sono conformi agli impregni presi dalla Russia nei vostri confronti, nei confronti della Cina”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al presidente cinese Xi Jinping durante la loro conferenza congiunta a Pechino, dopo il loro incontro nella capitale cinese. Macron è arrivato ieri in Cina per una visita di Stato.

    Russia dispiegherà armi nucleari in Bielorussia
  • Ucraina, Xi Jinping: la soluzione politica è l’unica via

    Sulla crisi ucraina, la Cina insiste “nel promuovere i colloqui di pace e una soluzione politica”, esprimendo la disponibilità a collaborare con la Francia per invitare la comunità internazionale a “mantenere una moderazione razionale ed evitare di intraprendere azioni” che possano aggravare la crisi o “portarla fuori controllo”. Il presidente Xi Jinping, incontrando i media con l’omologo francese Emmanuel Macron dopo il loro bilaterale, ha detto che “bisogna rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario, astenersi dall’attaccare civili e strutture civili e proteggere donne, bambini e altre vittime di conflitti”.

  • Xi-Macron, colloqui di pace «il prima possibile»

    Il presidente francese Emmanuel Macron e il leader cinese Xi Jinping hanno chiesto oggi colloqui di pace tra la Russia e l’Ucraina “il prima possibile”.

    Macron a Xi: "Conto sulla Cina per riportare la Russia alla ragione"
  • Militari Kiev pubblicano video attacco artiglieria in territorio russo

    Il video di un attacco dell’artiglieria ucraina contro obiettivi in territorio russo è stato pubblicato su un canale Telegram dal comandante della guarnigione di Kharkiv, Serhii Melnyk, come ha reso noto il sito di notizie indipendente Mediazona. “Durante una ricognizione, i militari del distaccamento di confine numero 4 hanno identificato equipaggiamento di proprietà degli occupanti e camion. Grazie alla cooperazione con i tiratori dell’artiglieria, l’obiettivo è stato distrutto immediatamente”, ha scritto come didascalia al video. Le forze russe individuate nel video sarebbero stati, secondo osservatori militari indipendenti citati da Meduza, vicino al villaggio di Tsapovka, nella regione russa di Belgorod, una zona boschiva a 1,3 chilometri dal confine.

  • Macron e Xi contro l’uso delle armi nucleari

    Il presidente francese Emmanuel Macron e il leader cinese Xi Jinping si sono detti contrari oggi all’uso delle armi nucleari in Ucraina

  • Lavrov oggi e domani in Turchia, atteso colloquio con Cavusoglu

    Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov inizia oggi una visita di due giorni in Turchia. In programma, fanno sapere da Ankara, colloqui con il capo della diplomazia turca, Mevlut Cavusoglu, incentrati su “questioni bilaterali e regionali”. Per domani, riporta l’agenzia Anadolu, è prevista una conferenza stampa congiunta ad Ankara.

  • Media, Usa inviano in Ucraina armi sperimentali anti drone

    Gli Stati Uniti stanno inviando missili anti-drone come parte di una piattaforma sperimentale per aiutare l’Ucraina ad abbattere i velivoli senza pilota di fabbricazione iraniana che hanno devastato le infrastrutture energetiche del Paese nei mesi scorsi. L’informazione è stata riferita alla rivista Defense One da un rappresentante della Saic (società di appalti governativi Usa che ha preso parte alla gara), a margine del Global Force Symposium dell’Associazione dell’Esercito Usa. Martedì scorso, gli Stati Uniti hanno annunciato un ampio pacchetto di aiuti militari all’Ucraina incentrati sulla difesa aerea, compresi quelli che hanno definito “10 sistemi missilistici mobili a guida laser c-Uas”. La gara d’appalto era stata indetta a gennaio dall’esercito americano, che cercava un sistema per contrastare i droni kamikaze Shahed. La Russia ha usato gli Shahed per attaccare non solo le forze militari ucraine, ma anche infrastrutture civili, causando blackout in tutto il Paese. L’Ucraina ha abbattuto molti dei droni di fabbricazione iraniana, che costano circa 20.000 dollari l’uno, ma a volte è costretta a usare missili di difesa aerea da 500.000 dollari per farlo. “Con meno di 30.000 dollari al pezzo, i razzi sono più economici dei più grandi missili di difesa aerea ucraini”, ha dichiarato Greg Fortier, vicepresidente della Army Business Unit di Saic. Gli Stati Uniti hanno inviato principalmente tecnologia esistente, ha dichiarato Samuel Bendett del Center for Naval Analysis. Non è chiaro se gli Stati Uniti abbiano mai inviato un’arma creata ex novo per l’uso specifico in Ucraina.

    Video Difesa Ucraina: grazie Italia per le armi pesanti fornite
  • Cremlino, operazione speciale unica via d’uscita in Ucraina

    Il proseguimento dell’operazione militare speciale è finora l’unica via d’uscita di Mosca dalla situazione in Ucraina, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, come riporta la Tass. “Senza prospettive di pace all’orizzonte, per ora non c’è altra via per noi se non quella di continuare l’operazione militare speciale”, ha dichiarato.

  • Cremlino, Kiev non mostra prospettive per pace

    “Finora l’Ucraina non mostra alcuna prospettiva per una soluzione pacifica. Sulla base della posizione, ufficiale e ufficiosa, che viene dichiarata da Kiev, non ci sono altri modi per noi se non quelli di continuare l’operazione militare speciale”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, lo riporta Ria Novosti.

  • Germania, ondata di cyberattacchi a siti di governo e Laender

    Hacker all’attacco in Germania contro siti governativi dei Laender, della polizia e contro altre piattaforme federali. In Bassa Sassonia, secondo l’ufficio del pubblico ministero di Verden, ci sarebbero indizi di una mano filo-russa. Gli attacchi, come riporta Tagesschau, vanno avanti da martedì e sono stati solitamente di tipo DDoS, rendendo lenti o inaccessibili i siti. Non sarebbero per ora state registrate ulteriori conseguenze. La ministra del Digitale della Sassonia-Anhalt, Lydia Hüskens, ha dichiarato: “presumiamo che gli attacchi siano stati coordinati nei diversi Stati federali”. Il portale statale del Land Schleswig-Holstein è stato temporaneamente non disponibile mercoledì. Nel Brandeburgo, la polizia ha segnalato un’interruzione del sito web. Nel Saarland, i siti del governo locale sono stati parzialmente non disponibili o accessibili solo con ritardi. In Turingia, le pagine del ministero dell’Interno e della polizia sono state attaccate a partire da mercoledì mattina. Anche i siti web delle autorità di Berlino hanno avuto ritardi nell’accessibilità. In precedenza, erano emersi attacchi hacker ai siti web dei ministeri o della polizia di Meclemburgo-Pomerania Occidentale, Bassa Sassonia e Sassonia-Anhalt. Dall’inizio della settimana, inoltre, gli hacker avevano preso di mira una piattaforma di aiuto per l’Ucraina del ministero tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo.

  • Bombe russe su Bakhumt, uccisi 2 civili

    Due civili sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti nelle ultime ore durante i bombardamenti russi a Bakhumt, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il governatore ucraino della regione di Donetsk parzialmente occupata, Pavlo Kyrylenko. Lo riporta il Guardian. Kyrylenko ha aggiunto che sono stati danneggiati “un asilo, due case e tre condominii”. Inoltre, l’alto funzionario ha riferito che “c’è stato un massiccio bombardamento a Zvanivka, in direzione di Lysychansk, dove sono stati danneggiati una scuola, un centro culturale, un negozio e più di 20 case”.

  • Macron a Xi, conto su Cina per portare Russia alla ragione

    L’aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina “ha colpito la stabilità” internazionale. Il presidente francese Emmanuel Macron, nelle prime battute del bilaterale aperto ai media, ha detto al suo omologo cinese Xi Jinping di “contare” su di lui per “riportare la Russia alla ragione”.

    Droni, raid e morti in Ucraina. Allarme a Zaporizhzhia
  • Intelligence Gb, probabile che Russia abbia silurato il generale Muradov dal Donbass

    “Come affermato dai social media russi, è molto probabile che il ministero russo della Difesa abbia silurato il colonnello generale Rustam Muradov dal comando del Gruppo delle forze orientali (Egf) in Ucraina”. E’ quanto si legge nell’aggiornamento dell’intelligence britannica nel rapporto quotidiano sulla situazione in Ucraina diffuso dal ministero della Difesa di Londra, che sottolinea come sotto il comando di Muradov l’Egf abbia subito “perdite eccezionalmente pesanti negli ultimi mesi” dopo “assalti concepiti male che hanno più volte fallito nel tentativo di conquistare Vuhledar nel Donetsk”. Operazioni che, si evidenzia, “hanno attirato forti critiche”, anche dalle “truppe di Muradov”. Muradov, ricorda la valutazione, “ha assunto il comando dell’Egf dopo il tentativo disastroso di assaltare Kiev dal nordovest durante le fasi iniziali dell’invasione su vasta scala” ed è il militare russo più alto in grado silurato dall’inizio dell’anno. Ma è probabile, conclude l’aggiornamento, che non sia l’ultimo dato che “la Russia continua a non raggiungere i suoi obiettivi nel Donbass”.

  • Kiev, 176.630 militari russi uccisi da inizio guerra

    La Russia ha perso nell'ultimo giorno 390 uomini, facendo salire a 176.630 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 176.630 uomini, 3.631 carri armati, 7.013 mezzi corazzati, 2.714 sistemi d’artiglieria, 532 lanciarazzi multipli, 281 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 306 aerei, 292 elicotteri, 5.574 autoveicoli, 18 unità navali e 2.287 droni.

  • Bulgaria vieta accesso ai porti alle navi iscritte nel registro marittimo russo

    Dall’8 aprile 2023, l’accesso ai porti marittimi e fluviali bulgari è vietato a tutte le navi, indipendentemente dalla bandiera sotto la quale navigano, che sono certificate dal Russian Maritime Register of Shipping. Il divieto si basa sul regolamento UE sulle misure restrittive verso la Russia e si applica a tutte le navi, indipendentemente dalla bandiera sotto la quale navigano. La Bulgaria è l’unico Paese Ue che continua ad acquistare petrolio russo via mare grazie alle esenzioni dalle sanzioni negoziate dalle autorità di Bruxelles. I porti bulgari saranno ora chiusi alle petroliere registrate in Russia che potrebbero trasportare petrolio per aggirare il “tetto dei prezzi” fissato dall’UE e dai paesi del G7.

    Zelensky: "In Ucraina aprira' un ufficio di rappresentanza Cpi"
  • Ieri 229 attacchi russi nella regione di Sumy

    Le forze russe hanno lanciato ieri 229 attacchi nella regione di Sumy, nell’Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto l’amministrazione militare regionale, come riporta Ukrainska Pravda. In particolare, sono stati presi di mira i territori delle comunità di Bilopolska, Krasnopilska, Khotina, Glukhivska e Seredino-Budska. Gli attacchi, ha precisato l’amministrazione, sono stati effettuati con missili, razzi, mortai e lanciagranate.

  • Isw, Putin vuole maggiore repressione nei territori occupati

    Il presidente russo Vladimir Putin sta creando le condizioni per un’ulteriore repressione nei territori ucraini occupati: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto. Il centro studi statunitense afferma che Putin, durante un incontro con il Consiglio di sicurezza nazionale russo tenuto ieri, ha definito gli sforzi di Mosca per rafforzare il controllo sui territori occupati dell’Ucraina una questione di sicurezza interna e dello stato di diritto. Putin ha anche accusato l’Ucraina di minacciare i civili in questi territori e ha evidenziato i recenti “attacchi terroristici” contro funzionari filorussi e forze dell’ordine, riferendosi agli attacchi dei soldati ucraini contro le truppe russe. Il presidente russo ha poi sottolineato la necessità di rafforzare le cosiddette “operazioni delle forze dell’ordine” per proteggersi da questi attacchi e ha chiesto una partecipazione più attiva dei cittadini ucraini locali alle “attività delle forze dell’ordine”, incoraggiando apertamente collaboratori e informatori nei territori occupati. Putin ha usato i concetti di “terrorismo” e minacce alla sicurezza interna della Russia per giustificare la repressione interna ed è probabile che questo crei le condizioni per un’ulteriore repressione, così come la repressione da parte delle cosiddette “forze dell’ordine” nei territori occupati, utilizzando un linguaggio simile, conclude il rapporto.

  • Xi accoglie Macron in Piazza Tienanmen

    Il presidente cinese Xi Jinping ha accolto il suo omologo francese Emmanuel Macron in Piazza Tienanmen. Dopo il saluto e la presentazione delle rispettive delegazioni, i due leader hanno ascoltato gli inni nazionali prima di ispezionare il nutrito picchetto d’onore ed entrare nella Grande sala del popolo per il primo loro bilaterale, secondo le immagini trasmesse dai media

    Macron in Cina tre giorni, l'incontro con il presidente Xi
  • Reznikov, guerra finirà entro il 2023

    Il ministro della Difesa di Kiev, Oleksiy Reznikov, ritiene che la guerra in Ucraina possa finire entro quest’anno. “Le risorse dei russi stanno diminuendo, anche le nostre, ma abbiamo il ’Ramstein Club’, che è più della Nato. Sono 50 Paesi che vogliono la nostra vittoria, ci investono e credono sia uno scenario realistico. Quindi questa è una guerra delle risorse del mondo occidentale contro le risorse degli orchi”, le sue parole riportate da Unian. Quanto alla fine della guerra “vorrei non fosse mai iniziata ma personalmente credo che quest’anno sia quello della vittoria”, aggiunge.

  • Kiev, ieri respinti più di 60 attacchi russi

    L’aeronautica militare ucraina ha lanciato ieri 17 attacchi contro postazioni russe, mentre l’Esercito ha respinto più di 60 offensive delle forze di Mosca soprattutto nelle direzioni di Bakhmut, Avdiivka e Maryinka: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento del conflitto. Lo riporta Ukrinform. “I nostri difensori hanno distrutto un elicottero russo Ka-52 e due droni Orlan e Supercam - ha affermato l’esercito -. Le unità di razzi e artiglieria hanno colpito due posti di blocco nemici, tre depositi di munizioni, tre posizioni di sistemi di difesa antiaerea e quattro stazioni per la guerra elettronica”. I russi, prosegue il rapporto, continuano a concentrare i loro sforzi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka. Ieri le forze di Mosca hanno lanciato tre attacchi missilistici, 29 raid aerei ed hanno sparato 51 razzi con sistemi a lancio multiplo.

  • Kiev, 24 missili Kalibr sulla Flotta russa del Mar Nero

    La Flotta russa del Mar Nero conta attualmente di due navi e due sottomarini, rispetto alle sei unità dei giorni scorsi, ed è equipaggiata con un totale di 24 missili Kalibr: lo ha reso noto il Comando operativo Sud ucraino, come riporta Unian. “Il nemico continua le manovre nel Mar Nero. Su sei, quattro portamissili sono stati lasciati in servizio di combattimento: due navi e due sottomarini. Il carico massimo possibile di Kalibr è di 24 missili”, riferisce il Comando in un comunicato.

  • Russia: ambasciatori Occidente lasciano seduta Onu mentre parla inviata Mosca diritti bimbi

    I rappresentanti diplomatici di alcuni paesi hanno abbandonato l’aula mentre parlava, in video collegamento, la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova, incriminata dalla Cpi. Il commissario russo per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova, ricercata per crimini di guerra per aver deportato bambini dall’Ucraina, afferma che i bambini sono stati presi per la loro sicurezza e Mosca si sta coordinando con le organizzazioni internazionali per restituirli alle loro famiglie. Maria Lvova-Belova stava parlando in collegamento video a una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che è stata boicottata dagli ambasciatori dei paesi occidentali. Il mese scorso la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per lei e il presidente russo Vladimir Putin, accusandoli di aver rapito bambini dall’Ucraina. La Russia ha convocato la riunione di mercoledì per contrastare quella che sostiene essere disinformazione sui bambini ucraini.

  • Esplosioni nella notte a Melitopol

    “Diverse potenti esplosioni” sono state udite oggi nella città occupata dai russi di Melitopol, nell’oblast ucraino di Zaporizhzhia. Lo ha riferito il sindaco in esilio Ivan Fedorov, in un post di Telegram. Da parte loro, fonti filorusse parlano di “almeno tre esplosioni udite in varie parti della città, causate dal lavoro del sistema di difesa aerea”.

    Guerra Ucraina, Meloni: "A chi dice «fermatevi» rispondo che va detto a Putin"
  • Ft, Kiev apre a negoziato con Russia su Crimea

    L’Ucraina potrebbe negoziare con la Russia sulla Crimea, se Kiev avrà successo nella sua controffensiva primaverile. Lo ha dichiarato al Financial Times il vicecapo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andrii Sybiha. “Se riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi strategici sul campo di battaglia e quando saremo al confine amministrativo con la Crimea, saremo pronti ad aprire una pagina diplomatica per discutere di questo problema”, ha detto Sybiha citato dal quotidiano britannico. Il funzionario ha anche osservato che l’Ucraina non esclude la possibilità di liberare la Crimea con mezzi militari. Ieri il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che “la Russia non ha risorse sufficienti per reggere la situazione in Crimea” e che Kiev “riprenderà la penisola” entro massimo “sette mesi”.

  • Russia organizza incontro Onu su bimbi deportati, proteste

    Mosca ha usato la sua presidenza di turno del Consiglio di sicurezza Onu per organizzare una riunione informale sui bambini ucraini deportati con la forza in Russia, difendendosi da un’accusa che la Corte penale internazionale (Cpi) di giustizia ha contestato come crimine di guerra. Diversi paesi tra cui Usa, Regno Unito e Malta sono usciti dall’aula. Una coalizione di oltre 50 nazioni ha accusato Mosca di disinformazione durante l’incontro, trasmesso in streaming con l’intervento della commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova, incriminata dalla Cpi.

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