Kiev, pace non deve costare integrità territoriale Ucraina
La viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova ha effettuato una lectio magistralis per l’inaugurazione del biennio accademico 2021/2023 del Master in giornalismo dell’università Luiss di Roma
I punti chiave
2' di lettura
Pace sì, ma nel pieno rispetto dell’integrità territoriale dell’Ucraina. «Qualsiasi piano di pace che non preveda la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non è un piano sostenibile». E per quanto riguarda l’abbraccio con l’Unione europea, «crediamo che non sia corretto nominare date» sull’ingresso dell’Ucraina in Unione europea. È un processo di cui siamo consapevoli, che tra la precandidatura e diventare membro è un percorso, siamo pronti a questo, ma con questo tipo di messaggi sulle date sembra di chiudere le porte, sembra un fallimento di quanto abbiamo fatto finora, pagando il prezzo più alto per questo».
La viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova ha effettuato una lectio magistralis per l’inaugurazione del biennio accademico 2021/2023 del Master in giornalismo dell’università Luiss di Roma.
Pace non deve costare integrità territoriale Ucraina
«Oggi parliamo di negoziati e vi ricordo che sono iniziati molto presto», ha affermato, e quando i russi «non sono riusciti a ottenere l’obiettivo iniziale, cioè il controllo del Paese in tre giorni, hanno iniziato a negoziare. Ma capiamo che la Russia non vuole portare avanti i negoziati perché altrimenti non ci avrebbero aggredito. Oggi pensiamo a prendere in considerazione diverse risoluzioni di pace, che non deve costare l’integrità territoriale del mio Paese, è una cosa che non può essere discussa. Noi siamo pronti a qualunque sforzo e pensiamo che gli sforzi diplomatici debbano andare avanti», ha aggiunto.
Putin è uno zar, in Russia 20 anni potere assoluto
Dzhaparova non ha dubbi. Il leader russo Vladimir Putin «è stato uno zar per vent’anni, ma isolato. Il cerchio intorno a lui ha paura a informarlo» e «vive in una bolla, non vive in una vita normale. Vive come Giove e la decisione di attaccare il mio paese è conseguenza di questi 20 anni di potere assoluto, democrazia è solo un ornamento».
Dobbiamo continuare con sanzioni ed embargo energia
Quali soluzioni adottare? «Dobbiamo continuare con le sanzioni e anche con l’embargo sull’energia» sulla Russia, ha sottolineato la viceministra degli Esteri ucraina. «Le sanzioni colpiscono la Russia», ha spiegato. «Da quando è iniziata la guerra, la Russia ha guadagnato 63 miliardi di euro nelle esportazioni di combustibili fossili, la maggior parte dall’Unione europea. L’Europa paga 700 milioni al giorno per l’energia. Questa è una enorme quantità di soldi», ha affermato. «Anche se abbiamo una certa dipendenza, dobbiamo pensare a diversificare».
La propaganda russa è come quella di Goebbels
Secondo Dzhaparova, la propaganda della Russia sulla guerra «è come quella di Goebbels per creare il dubbio, facendo pensare che non ci si può fidare di nessuno». «Non riusciamo a vederla, è subliminale e finisce con l’influenzare le scelte politiche», ha aggiunto. «Ciò che dobbiamo capire è che placare Putin non basta, per lui i negoziati sono un elemento di debolezza, dobbiamo cercare di combattere contro la sua propaganda e vincere contro il suo male. La propaganda è di proporzioni gigantesche ed è aumentata dal 2014», ha sottolineato.
loading...