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Klimt e le garanzie sostengono l’arte moderna da Sotheby’s

Il catalogo generale porta due record per Hammershoi e Noguchi. Sei lotti ritirati e 17 garanzie di terzi aiutano il risultato. Curiosa presenza di un ritratto di Rubens del 1620

di Giovanni Gasparini

Gustav Klimt, Insel im Attersee, 1901-02. Sold for 53.188.500 $

4' di lettura

Il secondo catalogo generale dell'incanto proposto da Sotheby's New York la sera del 16 maggio ha aggiunto 303,1 milioni di dollari al ricavo complessivo della casa d’aste, grazie a 40 lotti venduti sui 48 rimasti dopo ben sei ritiri dalle stime milionarie, pari ad un venduto per lotto dell'83 per cento. Il risultato si colloca verso la stima bassa di 272,1-378,7 milioni di $ e riflette molte aggiudicazioni avvenute alla stima minima, probabilmente anche con l'intervento delle ben 17 garanzie di parte terza che hanno protetto otto dei dieci realizzi principali (vi erano anche cinque garanzie dirette della casa d'aste che però non assicurano la vendita).
Verso metà dell'asta è andato battuto in ritratto seicentesco di Rubens, ‘Ritratto di uomo in veste di Marte', che ha portato 26,2 milioni entro la stima di 20-30 milioni di $, pertanto il risultato finale relativo alla sola categoria dell'arte moderna è di 277 milioni di $.
Tutti e dieci i realizzi principali hanno superato la soglia dei 10 milioni di $, e ben sei di questi potrebbero essere finiti ai garanti di parte terza, sintomo di un mercato che sta rallentando.
La sovrastima di diversi lavori, sopratutto quelli impressionisti classici che non sembrano più godere i favori del tempo, ha portato a diverse aggiudicazioni alla o sotto la stima bassa, e otto invenduti tutti da stime milionarie.

«The Family», 1956-57 di Isamu Noguchi aggiudicato per 12.284.100 $

Klimt vola in Giappone; Record per Hammershoi

Il principale risultato della serata è dovuto ad una luminosa vista dell'«Insel im Attersee» di Gustav Klimt dipinta nel 1901-02, contesa lungamente ai telefoni fino a raggiungere la stima a richiesta di 45 milioni di $, fermandosi a 53,2 milioni con le commissioni. La casa d'aste ha comunicato che il compratore di questo solare dipinto che ispira serenità è un collezionista privato giapponese. Sebbene i prezzi più elevati di Klimt siano ottenuti a trattativa privata e riguardino i dipinti femminili a grandezza naturale del successivo periodo simbolista, si tratta del secondo risultato in asta per l'artista viennese. Fra i dipinti di inizio ‘900 spicca il record per una tela diametralmente opposto del norvegese Hammershoi, un dettagliato interno buio di una ‘Sala da musica, Standgadw 30' del 1907 che ricorda i spinti della scuola di Delf, conteso fino a triplicare la stima bassa di 3-5 milioni fermandosi a 9,1 milioni di $. Entrambi i dipinti non erano stati proposti sul mercato da diversi decenni.

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«Femme Leoni» di Alberto Giacometti, aggiudicato per 28.485.000 $

La grande scultura: Noguchi e Giacometti

Fra i dieci principali realizzi spiccano anche due sculture di grandi dimensioni: la composizione da esterno ‘The Family' commissionata a Isamu Noguchi per una collezione privata americana nel 1956-57 è stata lungamente contesa fino a duplicare la stima di 6-8 milioni, fermandosi a 12,3 milioni con le commissioni. Il prezzo non comprende i notevoli costi di trasporto di una monumentale struttura in granito in tre parti che si sviluppa per quasi 5 metri, elementi che solitamente spingono a vendere privatamente questi lavori .A confronto, il bronzo di Giacometti ‘Femme Leoni' figura di un metro e mezzo (edizione di 8) concepita nel 1947 e fusa successivamente, sembra essere assai più maneggevole anche se ben più cara: nonostante non abbia suscitato particolari gare di rilanci, la scultura è finita probabilmente al garante di parte terza per 24,5 milioni, sotto la stima di 25-35 milioni di $, divenuti 28,5 milioni con le commissioni, abbastanza per raggiungere il secondo posto nei realizzi del catalogo e il prezzo più elevato per questa serie.

«Jardin devant le Mas Debray», 1887 di Vincent Van Gogh, aggiudicato per 23.324.500 $

Impressionismo: luci ed ombre

Il catalogo comprendeva un nutrito gruppo di dipinti impressionisti a cavallo fra ‘800 e inizi del ‘900, con risultati non eccezionali e diversi invenduti, fra cui due Renoir della collezione Ambroise Vollard, storico gallerista, mentre la “Natura Morta” di Gauguin riccamente dipinta nel 1885 e parte della stessa collezione è stata probabilmente salvata dalle garanzie passando di mano a 10,4 milioni, entro la stima di 10-15 milioni di $ grazie alle commissioni. Gli otto dipinti della collezione nominata ‘Impressionist Spirit' (dopo il ritiro di un Renoir stimato 4-6 milioni), hanno portato complessivamente 31,6 milioni, di cui un terzo per una solare veduta di Monet di Cap Martin del 1884 che si è fermata a 11,5 milioni, entro la stima di 10-15 milioni grazie alle commissioni. Ha fatto fatica anche un lavoro di Van Gogh, ‘Jardin devant le Mas Debray' del 1887, finito in Asia per 23,3 milioni di $, alla stima bassa di 20 milioni di $ con le commissioni. In generale i prezzi dei lavori del periodo sembrano aver toccato il loro massimi e ora vengono sostenuti da stime molto elevate garantite da terze parti.

«Nu devant la glace», 1932 di Pablo Picasso, aggiudicato per 11.000.000 $

Picasso protetto dalle garanzie

Altro mercato in assestamento a prezzi milionari grazie allo stesso meccanismo di garanzie su stime elevate è quello di Picasso. Ci sono voluti sei lotti del maestro catalano per ottenere un ricavo totale di 52,4 milioni di $, vicino a quello del solo dipinto di Klimt. Tutti e tre i realizzi oltre i dieci milioni erano protetti da garanzie e sono stati aggiudicati sotto le rispettive stime basse, raggiunte grazie alle commissioni. Si tratta di tre ritratti femminili di diversi periodi e dimensioni; la taglia sembra essere il fatto è determinante, portando il tardo nudo del 1964 a realizzare 21,2 milioni di $ (stima 20-30 milioni), mentre il più interessante è storicamente significativo ritratto di Dora Maar del 1939 è stato scambiato a 15,8 milioni (stima 15-20 milioni), e ‘Nu davant la glace', sensuale tela del 1932 di dimensioni ridotte raffigurante la giovane amante Marie-Therese, si è fermata a 11 milioni da una stima di 12-18 milioni di $.

Battuta d'arresto per Magritte e O'Keeffe

Due protagonisti delle aste dei precedenti giorni hanno sofferto probabilmente a causa di un eccesso di offerta. Dei due lavori in questo catalogo del surrealista Magritte , ‘Souvenir de Voiage' del 1950 è stato ritirato primo dell'asta da una stima di 5-7 milioni di $, mentre ‘Le Duo' del 1928 non ha trovato compratori dalla stima di 1,5-2,5 milioni di $. Entrambi i lavori di Georgia O'Keeffe offerti sono andati invenduti; si tratta di due vedute entrambe stimate 4-6 milioni di $, la prima solare del deserto del 1934, e la seconda la cupa ‘Lake George Barn' del 1929, ovviamente meno apprezzate dal mercato che predilige i grandi fiori decorativi dell'artista. Le aste serali tornano da Sotheby's il 18 maggio per due altri cataloghi del secondo Novecento e Contemporaneo.

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