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Bonomi: «Non vedo recessione, inflazione in calo nella seconda parte del 2023»

Il presidente di Confindustria parla anche di competitività: «È fondamentale, chiediamo al Governo di puntare sugli investimenti»

Bertotti (Assiom Forex), un 2023 con Borse in rialzo e spread sotto quota 200
  • Mercati: Parzani (Borsa Italiana), servono poche regole chiare non giungla normativa

    «Bisogna avere poche regole chiare e vale anche per noi. Se guardo al tema Borsa ho il fastidio che ci siamo fermati, la mancanza di riforme ci ha ingessato in una quantità di leggi e regolamenti che rende tutto più difficile. Guardando alle riforme servirebbe quel gran coraggio di dire ‘andiamo'». Lo ha detto la presidente di Borsa Italiana, Claudia Parzani, durante la tavola rotonda pomeridiana. Secondo Parzani «tante norme sono state create nell'ansia, in un determinato contesto che ha alimentato la paura e ha messo dei check point. Poi quelle norme sono rimaste e sono state corrette e oggi abbiamo una giungla normativa, rispetto a quello che meriteremmo noi, le aziende e il Paese». Anche se nel tempo sono state fatte modifiche, «siamo più vicino agli altri ma ancora lontano dai migliori. La direzione è quella e credo che il senso sia l'urgenza, il tempo è finito, quindi tutto quello che ci serve deve essere fortemente concentrato a supporto delle imprese, delle banche, della Borsa e ovviamente degli italiani».

    Guardando al contesto generale attuale, dei mercati ma anche quello macroeconomico e geopolitico, Parzani ha detto che non bisogna essere ottimisti o pessimisti, ma intelligenti: «E’ veramente difficile leggere gli elementi, che hanno dato direzioni diverse e letture che cambiano in tempi rapidi, ci sono stati eventi che non siamo stati in grado di prevedere. Guardando alla situazione attuale mi pare sia necessario essere intelligenti per le aziende, non ottimisti o pessimisti, in modo da potere contrastare quello che ci attende, qualora l'ottimismo non fosse corretto».

  • Pnrr: De Romanis, è enorme responsabilità, verso partner e nuove generazioni

    «Il Pnrr è il primo grande strumento di debito comune che serve per dare una spinta a chi è più indietro, quindi è un'enorme responsabilità nei confronti dei nostri partner. E soprattutto è una grande responsabilità nei confronti delle generazioni future». Così Veronica De Romanis, docente di European Economics alla Luiss Guido Carli e Stanford University, nel corso della tavola rotonda. Il Piano nazionale ripresa resilienza, aggiunge, «serve per aumentare il nostro Pil potenziale, da qui le riforme» ma il Pnrr «è un successo dell'Europa, ma non è un successo dell'Italia, dobbiamo mettercelo in testa. Abbiamo ottenuto la maggior parte dei soldi proprio perché non siamo bravi, per questo abbiamo un’enorme responsabilità».

  • Melzi d’Eril, inflazione costo su risparmi, investire a lungo termine

    «Credo che un investimento vada visto nel medio-lungo termine. Oggi ci troviamo ad avere una disponibilità di liquidità enorme che però va investita perché con l’inflazione che morde c'è un costo continuo sui risparmi». Lo ha dichiarato l’a.d. di Anima Holding, Alessandro Melzi d’Eril, nel corso della tavola rotonda. «Abbiamo avuto un anno brutto dopo un 2021 eccezionale e anche un 2020 che era stato un ottimo anno - ha ricordato -. Abbiamo di fronte un mondo con tassi positivi e rendimenti, soprattutto sull’obbligazionario interessanti». Quanto all’equity, ha concluso, «è un’asset class da lungo termine. Bisogna investire sapendo che il rendimento non arriverà subito».

  • Mercati: Mocio, sono ottimisti, ma in realtà dati contrastati

    «Io sono ottimista di natura, ma l'ottimismo del governatore Visco credo che rifletta quello che sta succedendo sui mercati, che sono marcatamente ottimisti. Dai minimi di ottobre, l’azionario europeo è risalito più del 20%. Credo che i mercati, dopo un anno terribile come quello scorso, vogliano vedere che tutto va bene» ma in realtà «i dati sono molto contrastanti». Così Massimo Mocio, presidente di Assiom Forex, nel corso della tavola rotonda. «In questo momento - avverte - ci sono tante discrasie nei mercati: negli Usa ad esempio l'azionario ci dice che va tutto bene, l'obbligazionario ci dice che la curva dei tassi è invertita e questo è sinonimo di recessione sicura. In Europa siamo in una sorta di ’relief rally’», ha sottolineato. «Andiamo avanti con cautela se possiamo», ha concluso Moccio richiamando le parole del cancelliere Ferrer nei Promessi Sposi.

  • Banche: Bonomi, non in vista stretta credito, sistema è liquido

    «Auspico che non ci sia una stretta sul credito, ma credo di non ravvisare in questo momento motivi per cui si vada in quella direzione. Il sistema è liquido, le imprese sono liquide, se c'è una politica industriale che sostiene gli investimenti non vedo problemi di questo tipo». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi,

  • Conti pubblici: De Romanis, ridurre spesa, Bce non può risolvere tutto

    L'Italia «nel breve termine deve ricomporre la spesa pubblica per selezionare gli aiuti. Nel medio termine, è necessario ridurre la spesa pubblica per creare spazio fiscale, per avere un debito che sia sostenibile anche in futuro e, infine, noi dobbiamo negoziare. Non possiamo andare in Europa e chiedere aiuti permanenti o un nuovo debito comune senza, però, sederci al tavolo senza un debito che stia diventando più piccolo». Così Veronica De Romanis, docente di European Economics alla Luiss Guido Carli e Stanford University, nel corso della tavola rotonda del pomeriggio. Dal suo punto di vista, questo «è quello che ci sta chiedendo la Bce».

  • Industria: Bonomi, competitività fondamentale, Governo stimoli investimenti

    «Ci sono problemi esogeni che creano incertezza, noi abbiamo bisogno di stimoli agli investimenti, che sono necessari per il Paese. Noi chiediamo al Governo di puntare sugli investimenti, perché la competitività è fondamentale per il futuro del Paese». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. «Abbiamo davanti una grande sfida, che ci è posta da Stati Uniti e Cina. Le imprese hanno bisogno di una dimensione europea. L'Ira (Inflation Reduction Act, il piano di maxi sussidi voluto dal presidente americano Joe Biden per sostenere la transizione green e gli investimenti) non va interpretato come una sfida commerciale, la vera sfida è sulla competitività», ha detto Bonomi, spiegando che «la politica deve capire quale sia la sfida da affrontare».

  • Bce: Masciandaro, su messaggi al mercato c’è «ravvedimento operoso»

    La Bce nei suoi messaggi al mercato sulle linee di politica monetaria dopo aver sbagliato per molto tempo ha avviato un «ravvedimento operoso». Così Donato Masciandaro, economista e docente di economia politica alla Bocconi, nel corso di una tavola rotonda. «La buona banca centrale è quella che si fa capire, quella cattiva invece è quella che deve essere interpretata e la pessima è quella che genera confusione». Secondo Masciandaro la Bce con la Lagarde spesso non è stata capace di farsi capire. C’è ancora spazio per migliorare aggiunge Masciandaro: «gli operatori vogliono capire dove sta andando la politica monetaria; non basta sapere che ci saranno 50 punti di aumento a marzo, dobbiamo capire il tasso naturale e il tasso bersaglio altrimenti torniamo alla banca centrale che si deve fare interpretare». Quello che vale per la Bce e la politica monetaria vale anche per il Governo e la politica di bilancio: «Il Governo deve capire che con le sue parole può aumentare o ridurre i problemi del Paese: si deve parlare poco e bene».

  • Mercati: Melzi d’Eril, condivido ottimismo ma con cautela

    «Condivido l'ottimismo, ma ci metto la parola “cauto” davanti». Lo ha dichiarato l’a.d. di Anima Holding, Alessandro Melzi d’Eril, in merito alle prospettive per il 2023. «La mia visione viene dai mercati» ha aggiunto nel corso della tavola rotonda. «Abbiamo vissuto, noi e i nostri clienti, un anno piuttosto difficile, con informazioni che hanno cambiato la visione delle cose molte volte durante l'anno - ha detto ancora -. Ora in questo inizio di 2023 l’inflazione sembra calare, la recessione sembrava arrivare ma ora i dati sono migliori e quindi c’è cauto ottimismo. In questo momento l’approccio è attento: positivo, ma con cautela».

  • Transizione: Bonomi, sostenibilità ineludibile, ma tenere conto di costi sociali

    La sostenibilità «è ineludibile, tutto il mondo converge in quel senso. Dobbiamo però capire cosa intendiamo, è facile proclamarla e dire che la si applica e stiamo anche introducendo vincoli normativi», ma «bisogna tenere conto di obiettivi, tempi, finanziamenti e costi sociali». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. «La sostenibilità ambientale non può essere da meno rispetto a quella economica e sociale», ma «ci si è spinti su scelte ben precise e questo sta condizionando l'industria europea», ha detto Bonomi, sottolineando che «se vogliamo raggiungere determinati obiettivi, imponendo la tecnologia in deteminati tempi bisogna avere l'onestà intellettuale di dire che si crea un problema perché alcune filiere dell'industria italiana da qui al 2035 saranno messe fuori gioco».

  • Banche: Castagna, ottimismo su 2023, non vedo rischio recessione

    «Il rischio di recessione è secondo me fuori discussione, parleremo di una crescita inferiore a quella degli ultimi due anni che comunque avevano visto un rimbalzo rispetto al 2020». Lo ha dichiarato l’a.d. di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, nel corso della tavola rotonda pomeridiana. «Ci sentiamo autorizzati a un buon ottimismo anche sul 2023», ha aggiunto.

  • Pnrr: Bonomi, mettere a terra investimenti conta, ma riforme sono più importanti

    Il Pnrr «nasce per dare un boost all'economia che uscivano dal periodo pandemico. Entro il 2026 dobbiamo mettere in campo investimenti non indifferenti», ma «il vero obiettivo del Pnrr è intervenire sulle riforme«. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Il numero uno degli industriali ha spiegato che in Italia «aspettiamo le riforme da 40 anni e ci è stato detto che non potevano essere fatte perché non c'erano i soldi. Ora i soldi ci sono e vanno fatte, per rendere il Paese più moderno e inclusivo», ha detto Bonomi, spiegando che «è importante che gli investimenti siano messi a terra, ma per noi la parte più importante è che siano fatte le riforme».

  • Bce: Bonomi, tasso 3% non è un problema se azienda è sana e ha margini

    «Non credo che un tasso di sconto della Bce al 3% sia un problema se un’azienda è sana e ha i suoi margini». Così ancora il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. «Qualcuno si era illuso di potere vivere con tassi negativi, che era impensabile», ha aggiunto Bonomi, sottolineando che invece la Bce «sulla comunicazione qualcosa potrebbe migliorare”. Inoltre, secondo il presidente degli industriali, considerando che ogni Paese vive una realtà economica differente, la Bce dovrebbe tenerne conto: «Non si può pensare di fare una politica monetaria uguale per tutti i Paesi soprattutto in queste condizioni».

  • Pil: Bonomi, vediamo anno positivo, si lavori su politica industriale e sfide transizione

    «Gli imprenditori sono ottimisti per natura, vedono il bicchiere sempre mezzo pieno. Confindustria per prima ha detto che le cose non erano così brutte come si dipingevano». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. «Vediamo un anno positivo ammesso che dal punto di vista dei costi energetici non ci sia una nuova fiammata, che si affrontino le sfide per le transizioni e si metta in atto una politica industriale adeguata», ha detto.

  • Pil: Bonomi, non vedo recessione, inflazione in calo in seconda parte anno

    «Non vedo recessione, la stiamo annunciando ma non ci sono i numeri e non la vedo». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, durante la tavola rotonda organizzata in collaborazione con Radiocor e moderata dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini. «L'inflazione - ha aggiunto Bonomi - è una componente delicata, ma noi stimiamo che, anche tenendo conto dei costi energetici ed alimentari, nella seconda parte dell'anno scenderà in modo importante soprattutto a partire da settembre».

  • Bonomi, stimoli Pnrr fondamentali sviluppo e crescita del Paese

    Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, «ha ribadito oggi che lo stimolo agli investimenti delle imprese e le riforme previsti dal Pnrr giocheranno un ruolo fondamentale nel creare condizioni favorevoli per lo sviluppo e la crescita del Paese». Lo ha fatto notare il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in un tweet.

  • Testa (Borsa Italiana): «Discorso di Visco? Consapevole e fiducioso»

    L’intervento del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nell’ambito del Congresso Assiom Forex è stato «un discorso consapevole dell'attuale situazione geopolitica ed economica, ma fiducioso per il futuro». Lo ha detto l’amministratore delegato di Borsa Italiana, Fabrizio Testa, commentando le parole del governatore, sottolineando che il Governatore ha fatto notare che «le recenti proposte della Commissione europea nell'ambito delle iniziative per l'unione del mercato dei capitali vadano nella giusta direzione». In questo senso Euronext «è ben posizionata ed è attivamente impegnata a creare un mercato unico dei capitali nell’Ue», ha detto Testa. «Siamo alla vigilia di un importante traguardo del piano strategico Growth for Impact 2024 del Gruppo Euronext, con la prossima migrazione dei mercati di Borsa Italiana sulla piattaforma di trading Euronext Optiq entro il 2023», ha aggiunto il Ceo, ricordando che il piano prevede inoltre l'espansione europea dell'italiana Cassa di Compensazione e Garanzia, oggi Euronext Clearing, che diventerà una delle principali clearing house in Europa ed è «un importante passo nella riduzione della dipendenza da paesi terzi, come evidenziato dal governatore». L'anno «promette di essere meglio delle aspettative anche sul fronte della ripresa dei mercati finanziari con un'incoraggiante pipeline di quotazioni già a partire dal primo semestre del 2023», ha concluso Testa.

  • Intesa Sanpaolo: Gros-Pietro, ci aspettiamo 2023 decisamente buono

    «Ci aspettiamo un anno decisamente buono: le nostre aspettative sono state prudenti ma positive e in crescita». Lo ha detto Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, commentando l’outlook sul 2023 presentato ieri dalla banca insieme ai risultati dell’esercizio appena concluso. «Ci aspettiamo che venga confermato il fatto che sono prudenti» ha concluso parlando delle stime per l’anno in corso.

    Il presidente di Intesa ha anche commentato la politica monetaria delle banche centrali: «L’importante - ha detto - è la curva dei tassi e il compito della banca centrale, un compito non facile, è convincere il mercato che i tassi a lungo termine scenderanno. C’è un tema di tempestività e di orizzonti temporali. Quello che la banca centrale deve trasmettere al mercato è soprattutto una visione: il mercato non deve aspettarsi l’inflazione e non deve convincersi che ci sarà perché in questo modo l’inflazione si genera automaticamente».

    «I tassi - ha aggiunto - sono un limite alla redditivita degli investimenti sia delle famiglie sia delle imprese, più sono alti I tassi e più le imprese sono prudenti nel fare gli investimenti. Ma non dimentichiamo che abbiamo una inflazione molto alta. Per cui un tasso, per esempio, al 5% per un investimento privo di rischio, quando l'inflazione è del 10% non è un tasso che scoraggia».

  • Banche: Patuelli, 2023 impegnativo, ok redditività ma attenzione a rischi

    «Mi aspetto nel 2023 un anno molto impegnativo dove ci possono essere luci e ombre». Così Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione bancaria italiana, a chi gli chiedeva delle aspettative sul 2023 anche alla luce delle prime trimestrali dei big del credito italiani. «Le luci – spiega – sono quelle che appaiono più facilmente e si vedono subito, ovvero gli aumenti della redditività. Le ombre sono quelle che dobbiamo andare a scovare, anche con il lanternino, in anticipo» e «sono l'aumento dei rischi, di crescita del deterioramento del credito e anche la riduzione degli indici patrimoniali dovuta alla crescita dei tassi di interesse e la minusvalenza e quindi sul portafoglio dei titoli che vanno tutte combattute con maggiori accantonamenti per chi ne ha particolarmente bisogno». In sintesi, conclude Patuelli, «le luci si vedono, le ombre bisogna andarle a chiarire senza sottovalutarle».

  • Visco: la stretta sui tassi da parte della Bce «può ora proseguire con la giusta cautela»

    La stretta sui tassi da parte della Bce «può ora proseguire con la giusta cautela» afferma Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia e membro del Consiglio direttivo della Bce. Cautela oggi possibile grazie agli «importanti passi avanti» fatti grazie all’azione di Francoforte da quando c’è stata, a dicembre 2021, la «svolta nell’orientamento della politica monetaria» che era «indispensabile».

    Visco parla dal palco del 29esimo congresso degli operatori finanziari di Assiom Forex e nota come i tassi di riferimento siano ora tornati a valori positivi e le aspettative di inflazione a breve termine «sono in forte calo sui mercati finanziari». Visco sottolinea che la Bce ha in questa fase un compito particolarmente delicato: dovrà portare avanti la restrizione monetaria «continuando a ricercare il giusto equilibrio tra il rischio di fare troppo poco, lasciando l’inflazione elevata per un periodo di tempo eccessivo (...) e quello di fare troppo, portando a una caduta del reddito e dell’occupazione e compromettendo la stabilità finanziaria, con ricadute non meno gravi sull’andamento dei prezzi». Il governatore ribadisce la sua convinzione che la valutazione di questi rischi, opposti, debba essere bilanciata.

    Visco: ridurre l'inflazione obiettivo fondamentale, politica monetaria resti su binario “equilibrato”

  • Banche: Tononi, protagoniste in positivo di tenuta economia

    Di fronte alla crisi che minacciano la tenuta dell’economia globale «osserviamo un tessuto imprenditoriale sano, reattivo, che ha gestito l’emergenza Covid con una resilienza straordinaria» e «una parte del merito è del sistema bancario di questo Paese, che è tuttora protagonista in positivo della tenuta della nostra economia». Lo ha dichiarato il presidente di Banco Bpm, Massimo Tononi. «Mentre in passato qualcuno poteva criticare le banche per essere corresponsabile delle crisi - ha aggiunto - oggi tutto ciò che si può dire delle banche italiane è che meritano di essere considerate come soggetti economici capaci di giocare un ruolo fondamentale per gestire e superare le crisi che si possono verificare».

    Per Tononi, «oggi la redditività delle banche è positiva, e credo che le prospettive sul prossimo futuro siano ancora molto positive, ma ancora non sufficiente per remunerare il costo del capitale. Il percorso è molto ben avviato, ma ancora non completato».

  • Mocio (Assiom Forex): contesto difficile ma economia Europa e Italia resiliente

    «Nonostante la restrizione delle condizioni finanziarie e il difficile contesto, l'economia europea, e il nostro Paese in particolare, hanno mostrato un'eccezionale resilienza». Lo ha detto Massimo Mocio, presidente di Assiom Forex, sottolineando che, nei mesi a venire, «l'aumento dei tassi e l'inasprimento delle condizioni finanziarie fanno prevedere, per quest'anno, una crescita inferiore all'1% in Italia e in Europa, cui seguirà una graduale ripresa nel 2024».

    Il 2023 si presenta come «un anno carico di sfide che ci apprestiamo ad affrontare fiduciosi, alla luce degli importanti traguardi fin qui raggiunti», ha detto Mocio, sottolineando che «dobbiamo ora essere pronti a traghettare le nostre organizzazioni verso una nuova era ed essere anche in grado di cogliere le opportunità che possono emergere».

    In un contesto in cui le stime macroeconomiche indicano una discesa dell'inflazione, che resta comunque lontana dai target delle banche centrali, «le famiglie e le imprese italiane, forti di una situazione finanziaria più solida rispetto a quella degli altri Paesi europei, potranno meglio sopportare eventuali shock», ha detto ancora Mocio, facendo notare che «le attività finanziarie delle famiglie ammontano a circa 4.900 miliardi di euro, di cui un terzo sono in depositi e conti correnti e quindi sono potenzialmente pronte per essere investite, a supporto della crescita del Paese».

  • Lombardia: Rizzoli, sistema stabile e resiliente, focus su digitalizzazione

    La Lombardia «è una delle regioni più imprenditoriali d’Italia e d’Europa. Il tessuto lombardo si caratterizza per la presenza di imprese piccole, medie e grandi che si organizzano in filiere industriali, votate all'internazionalizzazione, che rappresenta il tratto distintivo di un sistema stabile e resiliente». Lo ha detto Melania Rizzoli, vicepresidente della Regione Lombardia. «Gli sforzi messi in campo dalla Regione hanno consentito di colmare il divario in termini di Pil accumulato durante la pandemia. Non solo abbiamo superato l'emergenza sanitaria, ma l'abbiamo fatto in un modo più che positivo» con buoni valori di crescita, ha spiegato Rizzoli, ricordando che la Lombardia ha «messo in atto politiche emergenziali per superare le difficoltà» e «ha confermato la capacità di fare fronte e superare eventi difficili». Ora, ha sottolineato la vicepresidente, «si apre una fase nuova, quella delle politiche del cambiamento, che tengono conto della trasformazione in atto nella società attuale», soprattutto in ottica digitale, di innovazione e rafforzamento delle imprese. Proprio per questo, «il massimo interesse della Regione è posto allo sviluppo e impiego di tecnologie digitali», in un'ottica di progressiva digitalizzazione, che è «un volano del tessuto lombardo e uno strumento per valorizzare il settore manifatturiero».

  • Castagna (Bpm): «Banche più forti grazie alla Bce»

    «Ne abbiamo passate di tutti i colori, il panorama delle banche è diminuito ed è molto più forte e più solido anche grazie al lavoro di pressing della Bce». Lo ha dichiarato l’a.d. di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, durante i lavori del 29esimo Congresso Assiom Forex. «Ora forse sarebbe il momento di avere un po' più di possibilità per le banche di dare più finanza all'economia - ha aggiunto -, più capacità di crescita e uscire un po' da questa situazione del rigore a ogni costo».

    Per Castagna i prossimi stress test condotti da Eba e Bce saranno «severi, sì», ma «siamo molto più preparati di prima perché abbiamo fatto non solo quelli teorici ma anche quelli pratici» in seguito alla recenti crisi, «fortunatamente senza effetti negativi».

    Il Ceo di Banco Bpm, replicando con una battuta a chi gli chiedeva di una possibile operazione di aggregazione con Mps ha risposto: «E noi siamo troppo piccoli per Mps». Il riferimento è alle parole del numero uno di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che ieri ha escluso un coinvolgimento del suo istituto perché ormai troppo grande per crescere ulteriormente in Italia.

  • Per il 58% degli operatori l’Eurozona riuscirà a evitare la recessione

    L'economia dell'Eurozona riuscirà a evitare una recessione. Ne è convinta la maggioranza degli operatori di mercato che hanno preso parte al sondaggio condotto da Assiom Forex fra i suoi affiliati in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor. Il 58% degli operatori ritiene infatti giustificato l'ottimismo che economisti e capi d'azienda hanno messo in mostra al World Economic Forum a Davos e i dati relativi al quarto trimestre, che hanno visto il Pil dell'area euro rimanere in territorio positivo (+0,1%) contro attese per una contrazione, sembrano avallare ulteriormente questo sentiment. Secondo il rimanente 42% invece nonostante i segnali di frenata della corsa dei prezzi, le banche centrali continueranno ad alzare il costo del denaro e questo avrà ripercussioni sull'andamento economico. «Per il 58% degli intervistati – spiega il presidente di Assiom Forex Massimo Mocio - l'economia ha dimostrato una tenuta superiore al previsto tanto che con la decelerazione dell'inflazione l'outlook appare in deciso miglioramento».

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