L’aereo biancoceleste di Lotito, targato Lazio, porta a Malta via Bulgaria
In realtà, l'aeromobile è di proprietà di una società maltese, la Hi Sky, che è stata finanziata per l'acquisto da un fondo maltese
di Carlo Festa
3' di lettura
Il nuovo aereo, targato Lazio, porta a Malta tramite la Bulgaria. Ma tutto nasce in Sicilia, a Modica. Che Lotito fosse appassionato di aereonautica si era capito dopo il suo tentativo un po' maldestro di entrare nella partita Alitalia: ora l'ultima foto lo riprende nella cabina di pilotaggio di un bimotore. Pochi sanno però che quel velivolo ha una storia societaria abbastanza intricata. Quello colorato con i colori biancocelesti della Lazio è uno dei tre aeroplani con l'insegna della Tayaran Jet, compagnia bulgara. In realtà, l'aeromobile è di proprietà di una società maltese, la Hi Sky.
Dei tre velivoli di Tayaran Jet, uno fa capo a una società, la Euro Lux, che ha fatto richiesta per avere indietro l'aereo dopo che (su circa 3 milioni di canoni) ne sono stati pagati 1,8 milioni. Il resto è insoluto è al momento ci sarebbero trattative fra gli avvocati delle parti per il rilascio dell'aereo oppure per il pagamento di parte della somma mancante. Di certo, la pandemia non sta avendo effetti positivi sul bilancio della Tayaran Jet, come del resto per tutto il settore aereo.
Gli altri due aerei, fra i quali appunto quello della Lazio, fanno invece capo alla maltese Hi Sky, che è stata finanziata per l'acquisto da un fondo maltese. L'investitore di La Valletta avrebbe chiesto un'ipoteca – secondo fonti vicine alla società- con la garanzia di uno dei motori dei 2 aerei finanziati. Non si sa se proprio quello con le insegne della Lazio oppure l'altro bimotore. L'aereo che ha catturato l'entusiasmo di Lotito è comunque un po' datato: esce dagli stabilimenti di Renton nel 1989. Poi è entrato nella flotta della tedesca Lufthansa dove è poi stato “pensionato” nel 2016, quando la compagnia di bandiera tedesca ha rinnovato la sua flotta eliminando i modelli vetusti.
Tutto nasce a Modica, in Sicilia
Tornando alle vicende societarie dell'aereo, tutto, come detto, porta a Modica in Sicilia. Azionista unico della compagnia bulgaro-maltese è appunto un imprenditore siciliano di Modica, Vincenzo Di Grandi, assieme ai suoi figli, fra cui Paolo, che è amministratore delegato. La famiglia ha un passato e presente nelle attività siderurgiche e una precedente esperienza nel settore delle compagnie aeree: con la Fly Hermes, compagnia a cui nel 2015 era stata sospesa la licenza di volo dalle autorità maltesi e per la quale – spiegano fonti vicine all'azionista – è ancora in corso un contenzioso con la società di leasing.
Ma è soprattutto nell'acciaio che la famiglia siciliana ha esteso le sue attività. Di Grandi si muove tramite la Hadid Mediterranean Steel, sede a Roma, e tramite altre società veicolo quando ci sono aste fallimentari su società dell'acciaio. Una di queste, la Mosteel, è stata costituita quattro anni fa per operazioni di acquisizioni. La famiglia Di Grandi, tramite Mosteel, ha provato a comprare la Acciaieria di Borgo Valsugana nel 2017 e poi ha partecipato ad altre gare. Invece lo scorso anno è stata proprio la Hadid Mediterranean Steel ad aggiudicarsi le acciaierie Acp di Cividate, vicino a Bergamo. Sulle stesse acciaierie Acp, a un anno di distanza, pendono alcune istanze di fallimento e ora – secondo quanto risulta da fonti vicine alla società - sarebbe previsto un accordo pre-fallimentare con i creditori.
Un ultimo particolare: il nome di Vincenzo Di Grandi è finito in un'inchiesta della Procura di Roma sull'ex ambasciatore Antonio Morabito, accusato di aver venduto ai cinesi informazioni strategiche su aziende italiane. Nelle carte dell'inchiesta si parla di un pagamento di 5mila euro a Morabito. L'evento è curioso. In occasione della presentazione da parte dello stesso diplomatico di un suo libro (titolato Valigia Diplomatica) a Modica in Sicilia, Di Grandi avrebbe infatti comprato copie del libro per complessivi 5mila euro.
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