L’album dei ricordi per i 100 anni dei comunisti italiani
Un volume edito da Marsilio e curato da Marco Delogu e Francesco Giasi racconta la storia del Partito Comunista Italiano attraverso la fotografia.
di Silva Menetto
2' di lettura
1921 - 2021: sono passati cento anni dalla nascita del PCI, il Partito comunista italiano, il secondo partito italiano dal dopoguerra fino agli Anni Novanta. Nato dalla scissione di una costola dei socialisti durante il fatidico Congresso di Livorno, il PCI ha segnato non solo la storia della politica italiana ma la storia dell'Italia stessa .
In occasione di questo anniversario la casa editrice Marsilio ha pubblicato un volume molto particolare di fotografie, un “album dei comunisti italiani” che punta l'attenzione sul rapporto tra il partito e la fotografia, evitando la facile retorica.
Un racconto corale
“In movimento e in posa”, curato dall'autore e fotografo Marco Delogu e dal direttore della Fondazione Gramsci Francesco Giasi, è un racconto per immagini: la narrazione della storia del PCI dalle origini (coi ritratti di Amadeo Bordiga e Antonio Gramsci in apertura) fino al suo scioglimento (XX Congresso, 31 gennaio – 3 febbraio 1991), provando a mettere in evidenza i caratteri distintivi del partito nel corso dei suoi 70 anni di vita, in Italia e nel panorama internazionale.
Quasi 200 foto, tutte in bianco e nero – tranne rarissimi scatti a colori - accuratamente selezionate dall'archivio fotografico del PCI, recentemente ordinato e inventariato, e da numerosi archivi pubblici e privati, italiani ed esteri, ci restituiscono così, oltre all'immagine ufficiale del Partito, anche l'immagine di un intero Paese. Falce e martello, bandiere rosse, manifestazioni operaie, contadine, studentesche, ma anche balli in sezione e feste dell'Unità, scrittori, artisti e intellettuali al lavoro, momenti pubblici e privati di un racconto corale.
Scatti d’autore
Tra le fotografie selezionate ci sono foto catturate dall'obiettivo di grandi fotografi come Robert Capa, Margaret Bourke-White, Christian Schiefer, David Seymour, Alfred Eisenstaedt, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Olivo Barbieri, Mimmo Jodice, che ormai appartengono all'immaginario collettivo, come la foto scattata da Luigi Ghirri a Berlinguer di spalle, al comizio di chiusura della Festa dell'Unità del 1983; o quella di Edgardo Antonucci a Nilde Iotti e Alessandro Natta durante una seduta del Comitato centrale del PCI del 1979. Accanto a questi “scatti d'autore” però ci sono altre decine e decine di foto che invece sono pressoché sconosciute al pubblico e alcune addirittura inedite – di Plinio De Martinis, Guido Guidi, Fausto Giaccone, tra gli altri – ma che hanno contribuito a costruire la rappresentazione del PCI sulla stampa e nella propaganda, che hanno catturato volti e luoghi, simboli, riti, drammi collettivi e feste, lotte e mobilitazioni di tante generazioni di militanti che si sono succedute e hanno scritto in parte la storia del Novecento italiano: dalla lotta al fascismo, alla guerra, alla Resistenza; dalla ricostruzione, al partito di Togliatti, ai rapporti con l'Unione Sovietica fino ai mutamenti globali avvenuti tra gli anni Sessanta e Ottanta e alla fine di un'epoca.Chiude la carrellata un'opera inedita del pittore e fotografo Paolo Ventura, Botteghe Oscure 2021, realizzata proprio in occasione della pubblicazione.
Il volume è corredato da una sintetica ma utilissima “Cronologia” a cura di Maria Luisa Righi e Gregorio Sorgonà, che raccoglie date ed eventi rilevanti della storia del PCI, accompagnate da altre foto.
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