L’alert dell’Aifa per la carenza del farmaco antidiabete: usato impropriamente per perdere peso
L’aumento della domanda di questa molecola ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023
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Scarseggia in Italia il farmaco anti-diabete semaglutide, sempre più utilizzato fuori indicazione a scopo di dimagrimento. Il medicinale è infatti inserito dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nella lista dei farmaci carenti ed in una nota informativa pubblicata sul sito Aifa si sottolinea che l’aumento della domanda di questa molecola «ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023».
Tempi imprevisti per forniture
Sebbene la fornitura continui ad aumentare, si legge nella nota informativa, «non è possibile prevedere con certezza quando risulterà sufficiente a soddisfare completamente la domanda attuale. Una tardiva consapevolezza della situazione di esaurimento delle scorte può comportare l’impossibilità per i pazienti di acquisire le dosi necessarie, con possibili conseguenze cliniche come l’iperglicemia».
Le indicazioni
L’invito ai medici è ad assicurare che i pazienti che utilizzano il farmaco siano informati e vengano trasferiti in sicurezza ad altre idonee alternative terapeutiche in base alla valutazione clinica. Semaglutide , si precisa, «è indicato esclusivamente per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico. Ogni altro utilizzo, inclusa la gestione del peso, rappresenta un uso off-label e attualmente mette a rischio la disponibilità di Ozempic per la popolazione indicata».
Diabetologi: carenza medicinale già allarma pazienti
«C’è un evidente disagio per i pazienti che fanno da anni questa terapia con successo, in molti ci chiedono informazioni e sono preoccupati» ha detto all’Adnkronos Salute Graziano Di Cianni, presidente dell’Associazione medici diabetologi (Amd). Questa carenza, spiega Di Cianni, rappresenta «un grosso problema per i pazienti in cura con questi farmaci che hanno efficacia nel ridurre la glicemia, offrono sicurezza cardiovascolare, effetto positivo sul peso. A ciò si aggiunge la facilità di somministrazione, una puntura alla settimana con un device facile. Ora si rischia di dover cambiare cura, con tutti i problemi che ne derivano. Speriamo che il problema duri poco, ma se dovesse perdurare - conclude - bisognerà capire come affrontare la situazione per evitare disagi ai pazienti».
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