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Contratti di lavoro, l’alimentare sperimenta nuovi integrativi e accordi aziendali

Dall’anticipo sulle tranche del rinnovo del contratto nazionale fino al miglioramento del premio e alla maggiorazione aziendale per chi lo converte in welfare si moltiplicano le sperimentazioni

di Cristina Casadei

Firmato contratto della scuola, aumenti fino a 190 euro

3' di lettura

In attesa dell’avvio delle trattative per il rinnovo dei contratti dell’alimentare, dalla contrattazione di secondo livello del settore stanno arrivando segnali molto importanti per il recupero del potere di acquisto dei lavoratori. L’ultimo contratto collettivo nazionale, a firma separata sul fronte datoriale, scade in autunno, ma i sindacati, Fai, Flai e Uila, hanno cercato di giocare d’anticipo preparando una piattaforma sindacale che ha già avuto il via libera delle assemblee.

Sul piatto hanno messo una richiesta di aumento intorno ai 300 euro nel quadriennio per 450mila lavoratori e una importante riduzione oraria. Il primo incontro tra i sindacati e le associazioni datoriali di Federalimentare che hanno siglato il protocollo per avviare il rinnovo del contratto, oltre alle coop e a Unaitalia è previsto il 25 luglio. Nel frattempo, però, stanno arrivando segnali di apertura da parte delle imprese a livello aziendale, tant’è che Onofrio Rota, segretario generale della Fai Cisl, parla di «integrativi di grande valore, premesse positive anche per il ccnl».

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L’anticipo dell’aumento contrattuale alla Orogel

Così alla Orogel è stato fatto un accordo tra la coop, tutte le società della sua filiera agroalimentare e le organizzazioni territoriali di Fai, Flai, Uila, che prevede un anticipo sui rinnovi contrattuali, a partire dal mese di luglio 2023: ai lavoratori verrà infatti riconosciuto un aumento del 5% sulla paga base contrattuale, per dare una risposta all’incremento del costo della vita. Questa decisione condivisa dai soci si aggiunge a una serie di azioni che l’azienda ha messo in campo negli ultimi mesi.

Premi armonizzati alla Parmalat

Se dall’anticipo sul rinnovo del contratto ci si cala in azienda, se prendiamo la Parmalat, con l’integrativo 2023-2025 è stato condiviso un incremento medio del premio per obiettivi di 368 euro, frutto di un già avviato percorso di armonizzazione che ha comportato un aumento che va dai 500 euro sul triennio nei siti con importo premiale più contenuto fino ai 330 euro nei siti con valore del premio superiore, con un messo in palio, in quest’ultimo caso, di oltre 9mila euro nel triennio.

Tempo libero e aumento in Coca Cola Hbc

Alla Coca Cola Hbc, nel triennio, è previsto un incremento progressivo del premio di produzione (PPO) fino a 2.710 euro nel 2025 - poco meno di 8mila euro nel triennio - e del valore dei buoni pasto aziendali fino a 10,5 euro nel 2025, oltre al raddoppiamento dell'indennità di presenza per il personale di fabbrica che presta servizio in turni. Inoltre per le figure commerciali dei business developer ci sarà la possibilità di avvalersi fino ad un massimo progressivo di 3 giorni all’anno del Golden Bonus, ossia spazi di tempo personali da dedicare alle proprie necessità che possono essere scelti in alternativa ad un contributo economico.

Settimana corta alla Mondelez

Sulla conciliazione vita lavoro ha lavorato anche Mondelez che ha rafforzato lo smart working dando ai lavoratori la possibilità di scegliere questa formula 2 giorni a settimana più 2 giorni aggiuntivi ogni mese, e ha previsto la possibilità di distribuire l’orario su 4,5 giorni. Il valore del premio di partecipazione ai risultati è stato aumentato di 300 euro per il triennio 2023 – 2025, dando la possibilità di convertire in welfare il 60%, con un ulteriore aggiunta da parte dell’azienda, in questo caso.

Maggiorazione a chi converte il premio in welfare in Bolton

Anche nel gruppo Vicenzi l’aumento del premio è stato di 300 euro e sono stati previsti permessi retribuiti per visite pediatriche dei figli piccoli e il loro inserimento al nido. Una strategia seguita anche da Bolton gorup che ha migliorato la flessibilità per i neogenitori e aumentato il premio variabile di 245 euro, per un messo in palio complessivo nel triennio 2023 – 2025 pari a 7.685 euro, che accompagna l’introduzione di una nuova struttura del premio variabile a partire dal 2024. Anche in questo caso l’incentivo alla conversione di parte del premio variabile in servizi di welfare è stato incrementato dal 16% al 20% della quota di premio convertita.

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