L’alta gamma spinge i conti di Mercedes-Benz, stime positive per il 2023
Il gruppo guidato dal ceo Ola Källenius ha archiviato il primo trimestre con un utile operativo pari a 5,5 miliardi di euro. In Cina ancora vincenti i modelli ultralusso con motore a combustione interna
di Alberto Annicchiarico
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I punti chiave
3' di lettura
Mercedes-Benz prevede di fare fronte a una domanda piuttosto fiacca in Europa e in lieve ripresa in Cina e negli Stati Uniti non seguendo la dottrina Musk sul taglio dei prezzi. La Stella a tre punte non intende intaccare la propria immagine di marchio del lusso, anzi intende rafforzarla. Nel 2022 profitti e margini sono stati molto sostenuti proprio grazie a un aumento dei prezzi superiore ai costi: il risultato finale è che con solo il +5% di vendite l’Ebit è cresciuto del 31%. Quest’anno una limatura ai listini potrebbe arrivare solo dall’introduzione di un modello di vendita diretta: l’80% del mercato europeo verrà migrato al nuovo sistema entro il 2025, ha affermato il direttore finanziario Harald Wilhelm. Per il resto non si cambia. E i risultati sembrano darle ragione. «Mercedes-Benz ha conseguito ottimi risultati finanziari nel primo trimestre grazie all’aumento delle vendite di veicoli di fascia alta e furgoni premium», ha dichiarato la casa presentando i risultati dei primi tre mesi dell’anno.
Ebit e ricavi migliorati nel primo trimestre
Il gruppo guidato dal ceo Ola Källenius ha archiviato il primo trimestre con un utile operativo pari a 5,5 miliardi di euro (5,2 miliardi un anno fa e 4,7 nel 2021) e un ritorno sulle vendite rettificato per la divisione auto del 14,8%, superiore alle aspettative ma inferiore al margine del 16,4% dello scorso anno. I ricavi del primo trimestre sono aumentati dell’8% a 37,5 miliardi di euro (34,9 miliardi nel primo trimestre 2022). La divisione furgoni ha registrato un margine rettificato del 15,6%, in aumento rispetto al 12,6% dello scorso anno, grazie al miglioramento delle consegne e dei prezzi. La casa di Stoccarda ha alzato la previsione per il margine operativo nel 2023 della sua divisione furgoni all’11% -13% dal 9-11% e ha affermato che prevede di raggiungere la parte più alta della forchetta di previsione del 12% -14% per quanto riguarda le auto.
La scommessa sulla fascia alta
«La nostra attenzione alle auto di fascia alta e ai furgoni premium ha reso Mercedes-Benz più resistente alle intemperie - ha commentato Wilhelm - consentendoci di accelerare la nostra trasformazione digitale ed elettrica, anche in un periodo di incertezza economica. La costante disciplina dei costi, combinata con ulteriori lanci di prodotti chiave come il suv Mercedes-Maybach EQS completamente elettrico, ci manterrà sulla buona strada per continuare a fornire risultati sostenibili»
Nel complesso, è probabile che la crescita globale rimanga contenuta, ma l’inflazione sta gradualmente diminuendo, i prezzi dell’energia dovrebbero essere meno volatili e i prezzi delle materie prime sono in calo rispetto ai picchi storici del 2022. Un quadro incoraggiante per l’industria dell’Auto.
In Cina il lusso a combustione interna funziona ancora
Infine, nota interessante sulla Cina. Mercedes-Benz sostiene di essere ancora il marchio di riferimento per i veicoli di alta gamma, dove gli acquirenti del lusso continuano a favorire le auto con motore a combustione interna mentre sono in fase di decollo le vendite dei veicoli Nev, ovvero ibridi plug-in e a batteria. «In Cina il massimo livello del lusso è ancora un mondo di motori a combustione interna e noi siamo il leader indiscusso», ha commentato Wilhelm in un’intervista a Bloomberg Television. L’anno scorso, il gruppo tedesco ha venduto più della metà dei suoi 22.600 modelli Maybach ultra-lusso, che partono da circa 180mila euro, proprio ai ricchi cinesi. La sfida è riuscire a fare lo stesso anche con le auto elettriche, che nel 2022, hanno rappresentato il 16% delle vendite del marchio ma in Cina hanno subito la fortissima concorrenza dei brand locali.
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