L’arte italiana protagonista delle aste di Bonhams e Phillips
Il mercato di fascia media resiste anche in assenza di garanzie. Fontana protagonista nonostante con due ritiri milionari
di Giovanni Gasparini
I punti chiave
4' di lettura
Al di là dei più prestigiosi e cari cataloghi ‘serali' la sessione estiva di asta londinesi ha visto la proposta di qualche centinaio di lavori del dopoguerra e contemporanei. La presenza di diversi lavori italiani, talora con stime milionarie, ha caratterizzato i cataloghi della fine di giugno di Bonhams e Phillips. Due ritiri di lotti milionari prima delle rispettive aste, entrambi lavori di Fontana della serie dei ‘tagli', ha spinto i ricavi delle due case d'asta al di sotto della soglia dei 10 milioni di sterline, superata invece dal catalogo di ‘Day Sale' di Christie's a 12,6 milioni di £ grazie ad una percentuale di venduto del 90%.
La pratica di ritirare i lotti per evitare l'ondata dell'invenduto, anziché aggiustare le riserve evidentemente irrealistiche imposte dai venditori, continua a distorcere le percezioni e i livelli di prezzo.
Fontana protagonista da Bonhams
Il pomeriggio del 29 giugno Bonhams a Bond Street ha battuto due diversi cataloghi, il primo di lavori provenienti da una unica collezione intitolata ‘Fontana to Baselitz' e il secondo generale con un lotto milionario di Banksy. Il realizzo totale di 8,2 milioni di £ è dovuto per 5 milioni di £ ai 25 lotti della collezione, quelli passati di mano dopo un ritiro e tre invenduti dalle stime contenute e tutti italiani.
Essenziale il contributo dei 5 lotti rimasti di Fontana dopo il ritiro del lavoro dalla stima più alta (1,6-2,2 milioni di £), un'inusuale tela a forma romboidale monocroma bianca con 14 tagli irregolari distribuiti su tre file del 1959, anno in cui l'artista sperimenta l'idea dei ‘tagli' iniziando (della fine del 1958) il decennio dei ‘Concetto Spaziale, Attesa'. Oltre metà dei 3,3 milioni di £ ricavati dai cinque lotti di Fontana sono dovuti ad un altro ‘Concetto Spaziale, Attese', questa volta rosso con due tagli del 1960 che ha sfiorato la stima alta di 1,8 milioni di £, mentre uno a fondo bianco con cinque tagli di dimensioni più piccole è passato di mano oltre la stima a 825mila £.
Una particolare tela con tre tagli color rosa salmone del 1960, resa unica dalla presenza dell'impronta digitale dell'artista volutamente visibile in basso a destra, si è fermata a 635mila £ da una stima bassa di 450mila £, comunque un prezzo contenuto considerata la dimensione di 100 x 80 cm. L'esito decretato dal mercato conferma la preferenza per i lavori rossi e, soprattutto, più ‘regolari' della serie delle ‘Attese', mentre i ‘tagli' più sperimentali tipicamente del 1958-59 e almeno in parte del 1960, sono stati ingiustamente penalizzati dalla ricerca di uniformità, facendo prevalere la perfezione formale sulla sostanza dell'idea. Gli altri lavori italiani venduti hanno contributo per oltre mezzo milione di sterline al risultato finale, fra cui una grande tela astratta di Emilio Vedova del 1976 per 356mila £. Metà del ricavo del secondo catalogo è, invece, stato aggiudicato con un solo lotto, l'ironica tela ‘Congestion Charge' di Banksy del 2004 proveniente dalla collezione di Paul Smith che nei quasi 20 anni dall'acquisto ha visto il lavoro moltiplicare il valore fino a raggiungere 1,350 milioni di £ senza le commissioni, superando la stima bassa garantita di 1,2-1,8 milioni di £. La surreale imposizione di un segnale del traffico londinese crea una interessante tensione con il dipinto naïf della campagna inglese, un commento acido di due realtà forse inconciliabili.
I ritiri penalizzano Phillips
Anche il lotto più caro in catalogo da Phillips il 30 giugno è stato ritirato, in questo caso un ‘Concetto Spaziale, Attese' con cinque tagli su sfondo bianco stimato 1,8-2,5 milioni di £. Il ricavo finale di 9,1 milioni di £ si è collocato entro la nuova stima di 8,6-12,3 milioni dopo l'aggiunta delle commissioni, grazie a 93 lotti venduti sui 111 offerti dopo il ritiro di cinque lotti. A guidare i realizzi ancora un lavoro di Fontana, un ‘Concetto Spaziale' rosso con buchi del 1966-67 che si è fermato a 571mila £, entro la stima di 550-750mila £ grazie alle commissioni. Stesso prezzo per un lavoro di Baselitz del 2013 garantito da una stima di 450-650mila £, mentre l'altro lotto garantito, una ‘scultura' di Sarah Lucas si è fermata entro la stima a 190mila £. Anche in questo catalogo si rileva una buona presenza italiana, con Maurizio Cattelan e i sui 250 ‘Spermini' del 1997 che confermano la stima di 300-400mila £ a 343mila £ con le commissioni, mentre due bronzi di dimensioni maneggiabili di Arnaldo Pomodoro hanno trovato compratori, un ‘Disco' a 33mila £ e una ‘Porte dell'Edipo' a 89mila £, appena oltre la stima. Una grande tela solare di Tancredi Parmeggiani ‘Quando il Sole è Colorato' ha raddoppiato la stima alta a 120mila £, mentre il giovane figurativo Guglielmo Castelli ha superato la stima a 38mila £. Ottengono i record anche quattro artisti recentemente di moda, con lavori prodotti fra il 2015 e il 2022, ma con risultati appena oltre le stime alte grazie all'aggiunta delle commissioni, tranne che per Duncan McCormick la cui tela post-Pop del 2022 ha moltiplicato la stima alta di 12 volte fermandosi a 178mila £.
La Day Sale di Christie's del 28 giugno è stata guidata da una tela di Kusama ed un dipinto di Ben Sledsens, entrambi venduti a 504mila £, quest'ultimo prezzo record da una stima di 60mila £. Altri sei nuovi record sono stati inanellati durante l’asta, fra cui quello per un lavoro di Alessandro Twombly, 64enne figlio di Cy, con una enorme tela del 2007 proveniente dalla Collezione Ammann a 48mila £, tre volte la stima alta. La settimana dell'arte londinese prosegue ora con i dipinti antichi e gli oggetti classici da collezione fino a metà luglio.
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