L’arte si compra in vacanza
Quest'estate i luoghi di villeggiatura preferiti dai collezionisti ospitano mostre ed eventi nati dalla collaborazione tra le gallerie
di Silvia Anna Barrilà
I punti chiave
4' di lettura
Dopo mesi di chiusura forzata, il mercato dell'arte non può fermarsi in estate. Mentre le aste proseguono sia in modalità ibrida che online, finalmente sono ricominciate le fiere in presenza, sebbene con un numero limitato di gallerie e visitatori. Arco Madrid ha chiuso il 9 luglio con buoni risultati di vendita, oltre 20.000 ingressi e 250 collezionisti da 23 paesi principalmente europei. Artmonte-carlo si è svolta al Grimaldi Forum dal 15 al 17 luglio con 25 gallerie e un'offerta di fascia elevata e nomi affermati, adatta ai ricchi collezionisti monegaschi. I prossimi appuntamenti fieristici sono Art-O-Rama, in programma dal 27 al 29 agosto a Marsiglia, una fiera orientata alla ricerca che vedrà la partecipazione di 44 gallerie da 11 paesi con artisti emergenti sui quali investire, e Chart a Copenaghen, la fiera dei paesi nordici (26-29 agosto) per conoscere artisti e designer scandinavi.
L'alternativa alla fiera
Ma, dopo la pandemia, le fiere hanno perso parte della loro attrattiva. “Il formato di fiera rimane importante, ma c'è bisogno di nuovi modelli espositivi basati sulla collaborazione tra gallerie” ha affermato il gallerista Antoine Levi, tra gli organizzatori di Palai a Lecce, una mostra nata dalla cooperazione di dieci gallerie internazionali. “C'è tanta voglia di ritrovarsi e dialogare, anche tra noi colleghi galleristi. Di allestire le opere insieme, di parlare d'arte davanti ad un caffè”.
Gallerie internazionali a Lecce
Nata per iniziativa di due galleristi pugliesi a Parigi, Nerina Ciaccia di Ciaccia Levi e Daniele Balice di Balice Hertling, Palai coinvolge dieci gallerie da tutto il mondo, dal 25 luglio al 15 settembre. “S'innesta in una Puglia fertile di progetti e creatività, all'interno di un palazzo storico elegante a due passi dal Duomo” così Antoine Levi. Oltre alle due gallerie fondatrici, partecipano Antenna Space, Blum & Poe, Sadie Coles HQ, Bill Cournoyer/The Meeting, LAYR, LC Queisser, Veda e ZERO… Ognuno contribuisce con una fee di 5.000 euro per una mostra che dura due mesi; le opere esposte vanno dalla giovane francese di origini iraniane Chalisée Naamani, presentata da Ciaccia Levi, che lavora sui temi del corpo, dei risvolti sociali della moda e sull'incontro tra cultura orientale e occidentale e sarà esposta a Miart nel 2022 (price range 2.500-4.000 euro) a quelle di Klara Liden, presentata da Sadie Coles, con opere del 2020 dalla serie “Clouds” (price range 60-80.000 dollari). “Attendiamo collezionisti da Francia, Germania, Austria, ma anche Asia e Stati Uniti – raconta Levi –. Ci siamo riusciti grazie al gioco di squadra.”
Una fiera boutique a Forte dei Marmi
Le collaborazioni tra gallerie sono sempre più frequenti e si svolgono nei luoghi di villeggiatura preferiti dai collezionisti: da Aspen agli Hamptons, da St. Moritz a Forte dei Marmi, dove quest'anno nasce una fiera boutique dedicata all'arte emergente, Sapore di Mare. “Il nostro scopo è presentare contenuti di qualità in una cornice confortevole” ha affermato Victoria Genzini, cofondatrice del progetto. Una necessità che accomuna tante iniziative, concepite per permettere il godimento dell'arte in presenza in condizioni sì di sicurezza, ma anche relax. L'edizione zero si svolge dal 16 al 25 luglio in due bagni marini ed è organizzata dallo studio creativo di Milano Salotto Studio, fondato da Victoria Genzini, Antonio De Martino e Clementina Grandi. I partecipanti sono sei gallerie e tre spazi indipendenti, di cui due nuove gallerie: Spazio Amanita di Firenze e L.U.P.O., che aprirà a Milano a settembre. Tra gli artisti esposti ci sono Flaminia Veronesi presentata da Castiglioni (price range 1.000-4-500 euro); Miss Goffetown con Galera San Soda (price range 400-3.000 euro); Jure Kastelic con Mare Karina (price range 1.000-8.000 euro). Salotto Studio autoproduce l'evento con il supporto di sponsor e un contributo simbolico dagli espositori. I prezzi delle opere vanno da 500 a 10.000 euro. In programma ci sono anche conversazioni con Mariolina Bassetti di Christie's, Arturo Galansino di Palazzo Strozzi, Cristiana Perrella del Centro Pecci, la collezionista Rossella Nesi, ma anche workshop per tutte le età di ceramica, pittura e criptovalute.
Il Brasile in Portogallo
“L'attuale filosofia della galleria è creare sempre più collaborazioni all'interno del sistema dell'arte” ha spiegato Anna Bergamasco di Fortes D'Aloia e Gabriel di Rio de Janeiro e San Paolo, che attualmente propone una mostra dal 29 giugno al 29 agosto a Comporta in Portogallo in collaborazione con altre due gallerie brasiliane, Luisa Strina e Sé, e una a New York insieme a Tanya Bonakdar. In mostra in Portogallo ci sono cinque generazioni di artisti brasiliani, da Cildo Meireles ai giovani Tadáskía e Edu de Barros, passando da Fernanda Gomes a Ernesto Neto, i prezzi vanno da 3.000 a 80.000 dollari. Comporta è un luogo a metà tra mare e risaie che negli ultimi anni è diventato una destinazione di lusso. La mostra si svolge in un edificio che è stato un deposito di riso e poi un vecchio cinema pubblico dell'epoca di Salazar, ristrutturato dalla Fundação Herdade per diventare la Casa da Cultura. Con l'allestimento firmato dall'artista João Maria Gusmão, la mostra si svolge in due atti ed è intitolata “O Canto do Bode”, il canto del capro, la traduzione in portoghese dell'etimologia del termine tragedia, in omaggio alla storia del luogo. Il primo atto è ispirato al dionisiaco, con opere ricche di riferimenti alla natura e all'ebrezza; per il secondo atto, ad agosto, il palco si aprirà verso la platea, svelando opere più composte e lineari.
La valorizzazione del territorio in Italia
Anche in Italia, la pandemia ha indotto i galleristi a superare la competizione e unire le forze nel consorzio Italics che, dopo i primi mesi di esistenza come piattaforma digitale, si concretizzerà a settembre in una mostra fisica a Procida, Capitale della Cultura 2022. L'arte contemporanea viene vista sempre di più come uno strumento per valorizzare il territorio e, viceversa, l'attrattiva del paesaggio italiano è lo scenario perfetto per incorniciare l'arte attuale, come hanno dimostrato anche le iniziative, lanciate in queste settimane, Chiantissimo in Toscana e una Boccata d'Arte, alla sua seconda edizione, che porta l'arte contemporanea in 20 borghi italiani. I galleristi, certamente, lo hanno capito.
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