L’Australia, colosso del Gnl, valuta limiti all’export
Canberra preoccupata da carenze e rincari sul mercato domestico: la misura potrebbe scattare a ottobre, con un possibile impatto anche sull’Europa. Intanto anche negli Usa crescono tentazioni protezioniste
di Sissi Bellomo
I punti chiave
3' di lettura
L’Australia – uno dei maggiori fornitori mondiali di Gnl, insieme a Stati Uniti e Qatar – si appresta a dare un giro di vite alle esportazioni. Una mossa protezionista che sull’Europa potrà avere solo un effetto indiretto, ma che suona comunque un campanello d’allarme impossibile da ignorare oggi che la crisi del gas diventa ogni giorno più drammatica: se l’offerta di metaniere si ridurrà, anche solo di poco, la tensione sui prezzi del combustibile potrebbe ulteriormente accentuarsi.
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