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L’auto cinese con la formula made in Italy

Nuovi modelli a zero emissioni. Tra le vetture più interessanti spicca Aiway U6

di Simonluca Pini

Aiways U5, il suv elettrico cinese fa sul serio

2' di lettura

Anticipare mode e tendenze, abituando l’automobilista italiano a vedere e guidare automobili dai marchi poco conosciuti dal grande pubblico. È questo che il gruppo Koelliker fa da quasi 90 anni, ovvero da quel lontano 1937 da quando come «Lombardi e Koelliker agenzia di automobili» inizio a proporre auto di lusso e due anni dopo con l’apertura della sede di Milano iniziando ad importare Rolls-Royce e Jaguar. Tra i tanti successi ottenuti nel corso degli anni nell’importazione e la vendita di marchi come Mitsubishi e la coreana SsangYong con cui si sono superati i due milioni di veicoli commercializzati. Altri esempi? Quella di diventare importatore unico di Hyundai nel 1990, di Jeep nel 1992 e di Kia nel 1999 vendendo in quest’ultimo caso oltre 300mila vetture del marchio coreano fino al 2011 quando nacque Kia Motors Italy.

Se oggi è la normalità vedere o guidare una Hyundai o una Kia, nei prossimi anni lo sarà anche per molti marchi cinesi ad oggi privi di quella credibilità necessaria per aver successo nel mercato italiano. Come tradizione Koelliker conferma il suo ruolo di innovatore, puntando su mobilità a zero emissioni e costruttori cinesi, confermato dall’importazione dei marchi Aiways, Maxus, Seres e Wuzheng, e i nuovi veicoli commerciali Evum e B-On. Oggi il gruppo diretto da Marco Saltalamacchia ha come obiettivo quello di portare i modelli del Dragone in Italia togliendo l’attuale diffidenza: «Noi di Koelliker - ha sottolineato Saltalamacchia - siamo stati i primi ad introdurre in Italia marchi asiatici e non guardiamo alla Cina come a una minaccia: è uno dei più grandi paesi produttori di auto, ed ha accumulato un significativo vantaggio tecnologico nello sviluppo della mobilità elettrica. L’industria europea deve raccogliere questa sfida, e prendere spunto per migliorarsi e crescere»

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Entrando nel dettaglio dell’offerta, la Aiways U6 rappresenta una delle novità in arrivo più interessanti importate da Koelliker. Il suv coupé, che si andrà ad affiancare alla U5, è spinto da una motorizzazione da 204 cavalli e potrà fare affidamento su un’autonomia di 405 chilometri grazie alla batteria da 63 kWh. L’accelerazione da 0 a 100 km/h è coperta in 6,9 secondi, mentre sul fronte ricarica la U6 accetta corrente alternata fino a 11 kW e continua fino a 90 kW. Gli interni sono caratterizzati dal grande schermo centrale touchscreen da dove gestire il sistema d’infotainment, funzioni della vettura come l’apertura della presa di ricarica e compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless. Completa anche la dotazione di sistemi di ausilio alla guida, come confermato dal secondo livello (su cinque) alla voce guida autonoma.

Passando alla Seres 3, un suv compatto di segmento C lungo poco meno di 4,40 metri, è dotato di batteria da 53,6 kWh che consente un’autonomia fino a 329 chilometri e che può essere ricaricata tramite l’on-board charger da 6,6 kW in 8 ore in AC o 30 minuti (dal 20 all’80%) in DC a 50 kW. I 120 kW/163 cavalli di potenza e i 300 Nm di coppia massima assicurano uno scatto uno scatto da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi. Buona la capacità di carico, a partire da 310 litri ed espandibile fino a 1247.

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