L’auto post Coronavirus? Sarà migliore e sostenibile. Ecco come cambierà
Sarà il Covid-19, quindi la natura, a spingere l'automobile a trasformarsi e non la tecnologia.
di Fabio Orecchini*
1' di lettura
L'auto, dopo la terribile esperienza del Coronavirus, cambierà più di quanto avevamo previsto noi innovatori. Cercavamo tutti la tecnologia dirompente, quella che avrebbe modificato l'auto per sempre. L'auto volante, che guida da sola o completamente elettrica.
Invece sarà il Coronavirus, quindi la natura, a cambiare l'automobile. Non la tecnologia. L'auto disegnata dalla natura sarà in grado di evitare gli incidenti ed avrà zero emissioni allo scarico, questo sì. Quindi fin qui, nulla di nuovo rispetto alle attese precedenti rispetto alla grande pandemia mondiale di Covid-19.
Ma sarà il prodotto di un'industria completamente inedita. Sarà un'auto post-globale, che non darà per scontato il flusso di materiali, componenti e uomini tra i diversi continenti a prescindere dal costo energetico, ambientale e anche socio-economico che ciò comporta.
E questo cambierà tutto. Perchè appena l'automobile ridiventerà un prodotto ad elevato contenuto locale allora la ricerca, l'impresa, il lavoro e la passione potranno ripartire attorno a questo oggetto meraviglioso.
L'auto che guida da sola deve interagire con nuove infrastrutture, inevitabilmente locali. L'auto che non emette nulla e rispetta la natura - che l'ha ridisegnata - utilizza necessariamente prodotti ed energie rinnovabili che devono essere il frutto del territorio nel quale si muove.
L'ingegno e le fabbriche, da cui usciranno queste nuove armonie, avranno portata globale ma riflessi culturali ed economici saldamente locali. Di nuovo e finalmente.
L'auto dopo il Coronavirus sarà migliore.
Per ulteriori approfondimenti Coronavirus, cambiamenti climatici e inquinamento - sarà la natura a cambiare l'automobile .
*Il professor Fabio Orecchini è ordinario di Sistemi per l'Energia e l'Ambiente - Università degli Studi Guglielmo Marconi.
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