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L’autunno caldo dell’inflazione: 7 mosse per risparmiare

Mentre iI Governo approva altri 150 euro una tantum, caccia alle soluzioni per risparmiare: dal carrello «senza marche» all’usato

A cura di Marta Casadei, Margherita Ceci, Michela Finizio, Serena Uccello

Casa, in Italia 2,5 milioni di famiglie in difficolta': pesa per il 40% del reddito

10' di lettura

Un autunno a tinte fosche, con un’inflazione da record – ad agosto ha toccato quota 8,4% su base annua, ai massimi dal 1985. E un 2023 che incute timore: da ultimo, l’agenzia di rating Fitch ha stimato che l’Italia, uno dei Paesi più esposti alla crisi energetica, entrerà in recessione con un calo del Pil dello 0,7 per cento.

Aiuti contro il caro-bollette

A una settimana dalle elezioni, il Governo sta tentando di mitigare i tratti più sconfortanti dello scenario dipinto dalle previsioni, approvando una serie di misure a sostegno delle famiglie italiane colpite dal caro vita. Oltre al pacchetto del Dl Aiuti bis, che ha confermato il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022 e l’anticipo a ottobre della rivalutazione delle pensioni, venerdì scorso il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo provvedimento (il cosiddetto Dl Aiuti ter) con misure per altri 14 miliardi di euro.

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In base al testo esaminato dall’esecutivo la scorsa settimana, il decreto prevede, fra l’altro, un contributo sociale di 150 euro per i soggetti con un reddito personale non superiore a 20mila euro lordi annui. In sostanza si tratta di una nuova tranche una tantum, che si aggiunge ai 200 euro di luglio e che – anche questa volta – è indirizzata a pensionati e autonomi oltre ai dipendenti, per una platea complessiva di circa 22 milioni di persone. Inoltre, le famiglie potranno chiedere alle banche un prestito assistito da garanzia Sace o del fondo per le Pmi per finanziare le spese delle bollette di ottobre, novembre e dicembre. Rifinanziato con altri dieci milioni per il 2022 anche il bonus trasporti che concede fino a 60 euro agli abbonati con reddito inferiore a 35mila euro, una misura molto richiesta – finora i bonus emessi sono stati circa 730mila – e che potrebbe dare sollievo alla luce dei recenti rincari deliberati sul territorio delle tariffe.

I bilanci delle famiglie

Intanto le famiglie iniziano l’autunno facendosi i conti in tasca, cercando di capire come allentare la pressione crescente delle rate del mutuo (per chi ha il tasso variabile), degli aumenti della spesa alimentare e delle bollette energetiche. Abbiamo preso in esame, in particolare, sette voci di spesa, cercando di capire come e quanto si possa tagliare il conto finale.

Il tema delle bollette è sicuramente in primo piano: oltre agli aiuti governativi e agli accorgimenti promossi suggeriti dall’Enea (e dall’Unione europea) per contenere i consumi – a livello “centrale” negli edifici o personale, ad esempio riducendo il tempo speso sotto la doccia calda – è d’obbligo un controllo ai contratti: una scelta consapevole tra maggior tutela o mercato libero, tariffa monoraria o multioraria, e una maggiore attenzione ai costi evitabili in bolletta, come quello che viene addebitato per l’invio cartaceo, possono dare un piccolo aiuto.

La prima voce su cui si concentrano i risparmi dei nuclei familiari (si veda l’articolo a destra) è poi l’alimentare. A questo proposito Altroconsumo ha realizzato una sorta di monitoraggio su tutto il territorio nazionale, spulciando 1,67 milioni di prezzi sugli scaffali. Il risultato è che si può risparmiare fino a 3.350 euro all’anno, su un totale complessivo di 8.550 euro (è questo l’ammontare annuo della spesa alimentare di una famiglia di quattro persone). Come? Scegliendo i prodotti privi di marca.

Corsa a bonus e aiuti per i figli

È molto ampio anche il pacchetto di contributi - nazionali e locali - oggi in vigore a cui possono attingere le famiglie per sostenere il proprio bilancio, a partire dalla detrazione del 19% per le spese sostenute per lo sport dei figli (per cui è necessario, si ricorda, fare un pagamento tracciabile), fino alla «Dote famiglia» da 500 euro in Friuli Venezia Giulia. Risorse esaurite, invece, per il bonus nido 2022, per cui vengono ancora protocollate le nuove domande ma con riserva, nella speranza che venga rifinanziato entro la fine dell’anno. In attesa di capire quali saranno le misure che il nuovo Governo deciderà di confermare, modificare o introdurre con la manovra di fine anno, va ricordato che lo stesso assegno unico per i figli a carico - in vigore da marzo 2022 - a partire da gennaio 2023 verrà rivalutato, per stare al passo con il trend dell’inflazione.

Scelte smart e low cost

Nei prossimi mesi saranno in tanti anche a ricorrere al low cost, cercando soluzioni per viaggi e tempo libero che consentano di risparmiare. Se i più giovani grazie alle carte IoStudio (per gli studenti) e Eyca possono accedere a numerose agevolazioni, nel campo delle telecomunicazioni sarà invece utile un check dei vari servizi e abbonamenti attivati in famiglia, eliminando quelli superflui e non utilizzati. Ad esempio, nel caso di internet e pay tv, è possibile prendere in considerazione abbonamenti con servizi in abbinata, che permettono di “salvare” fino a 144 euro l’anno. Ancora in vigore, poi, il bonus tv da massimo 100 euro per chi sceglie di rottamare il vecchio modello per acquistarne uno nuovo.

Ultimi, ma non meno importanti, abbigliamento e calzature. Una spesa che più della metà delle famiglie italiane, complice il Covid e la riduzione forzata delle occasioni d’uso tra Dad e smartworking, aveva già tagliato nel 2021. Outlet e siti e negozi di seconda mano oggi rappresentano una destinazione per chi vuole investire in un prodotto ben fatto, magari di marca, senza pagarlo a prezzo pieno.

Sette mosse per risparmiare

1
Mantenimento dei figli
Assegno unico più ricco da gennaio

La lotta contro la denatalità si affida alle misure di sostegno per le famiglie con i figli per invertire la rotta, misure oggi cruciali anche contro il caro vita. Innanzitutto l’assegno unico, il contributo in vigore da marzo 2022 che ha assorbito le misure precedenti, oggi raggiunge 5,3 milioni di nuclei familiari e 8,6 milioni di figli (dati Inps a luglio).

Come previsto dalla norma che lo ha introdotto, da gennaio 2023 l’assegno sarà indicizzato al caro vita: con un’inflazione media intorno all’8%, l’importo base di 175 euro al mese per figlio, riconosciuto a chi ha un Isee fino a 15 mila euro, salirebbe a 189; e la stessa soglia Isee sarebbe portata a 16.200 euro. Verrebbe poi ritoccata l’intera modulazione decrescente degli importi, fino ad arrivare alla quota minima di 54 euro (anziché 50) riconosciuta sopra i 43.200 euro di Isee (non più 40 mila) e a chi non presenta l’indicatore.

Restano in vigore anche le detrazioni per i figli a carico non raggiunti dall’assegno unico, il bonus nido (anche se per il 2022 le risorse sono esaurite e per le nuove domande, che vengono accettate con riserva, si spera nel rifinanziamento) e le altre detrazioni per le spese sostenute per i figli a carico, cioè per l’istruzione, per le attività sportive praticate dai ragazzi fra i 5 e i 18 anni e quelle mediche. A queste misure si affiancano poi le tante iniziative locali, dal bonus «Nidi gratis» di Regione Lombardia alla «Carta della Famiglia» del Friuli Venezia Giulia.

2
Alimentare

Un risparmio fino a 3.350 euro all’anno
Una famiglia di quattro persone può risparmiare fino a 3.350 euro all’anno rispetto a quanto spende mediamente nell’alimentare (8.550 euro). A calcolare questa cifra è Altroconsumo che nella sua Indagine annuale sui prezzi della grande distribuzione ha analizzato, in 67 città da Nord a Sud, 1.171 punti vendita tra supermercati, ipermercati e discount e rilevato 1,67 milioni di prezzi per 126 categorie di prodotti, tra alimentari, per la cura della persona, della casa e pet food. Il dato è frutto di una simulazione. Sono state infatti simulate tre tipologie di spesa: “mista” (marche e non) in questo caso le insegne di supermercati e ipermercati più economiche sono Famila Superstore e Dok. Poi “spesa con i prodotti di marca”: in questo caso è Esselunga a ottenere il titolo di supermercato più conveniente. Ed infine spesa con prodotti a marchio del distributore (private label o a marchio commerciale), in questo caso in vetta alla classifica di iper e super più convenienti c’è Carrefour. Quanto all’ammontare annuo del risparmio per una famiglia con due figli con la spesa mista, in iper e super, si arriva a 390 euro. Invece con la spesa mista, in discount, il risparmio è di 2.650 euro; 3.350 euro con la spesa con i prodotti più economici; 570 euro con la spesa con prodotti di marca; 3.250 euro con la spesa con prodotti a marchi commerciale.

3
Energia e bollette
La doccia più breve «taglia» 250 euro

Riducendo la doccia da 7 a 5 minuti e abbassando di tre gradi la temperatura si possono risparmiare fino a 250 euro. La stima arriva da Enea, l’agenzia nazionale che ha collaborato a stilare il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas nazionale. Il cosiddetto “Piano Cingolani” (si veda Il Sole 24 Ore del 12 settembre) prevede una stretta sul riscaldamento - un grado in meno, accensione “tagliata” di un’ora al giorno e 15 giorni all’anno - e un conseguente vantaggio per le famiglie: l’ipotesi è quella 178,63 euro in meno da pagare su base annua. Agli accorgimenti pratici “salva energia” per contenere i costi si affianca l’innalzamento della soglia Isee fino a 12mila euro - confermata dall’esecutivo fino al 31 dicembre - per poter accedere al bonus sociale sulle bollette (gas, luce e idriche).

A cui si aggiungono, infine, alcune strategie per abbattere i costi della bolletta. Si parte dall’analisi dello stile di vita e della bolletta: la scelta tra tariffa monoraria (pensata per chi vive a casa tutto il giorno, e quindi utilizza elettrodomestici, riscaldamento e luci nei giorni feriali e prima delle ore 19), bioraria o trioraria (queste ultime più adatte a chi lavora o studia fuori dalla propria abitazione). Occhio anche ai dettagli: l’abolizione della bolletta cartacea a favore di quella via email a volte permette un mini sconto, così come la domiciliazione su conto bancario.

4
Trasporti e viaggi
Dal bonus mobilità al car sharing

Sul fronte trasporti la principale modalità di risparmio è rappresentata dalla possibilità di ottenere il “bonus trasporti”: 60 euro per ogni componente della famiglia per l’acquisto di un abbonamento ai mezzi pubblici o al treno. Può essere richiesto solo da chi ha avuto nel 2021 un reddito lordo annuo di massimo 35mila euro. Per chi ne resta fuori e deve muoversi in treno c’è comunque una buona notizia, dal momento che i prezzi del trasporto su rotaia sono calati del 10% rispetto all’anno scorso (fonte, centro studi di Altroconsumo). Per reagire al caro carburante o risparmiare sui mezzi pubblici un’alternativa è il “car sharing condiviso”. Si tratta però di una modalità ancora poco diffusa e presente per lo più in grandi città come Milano e Roma. Se invece l’obiettivo dello spostamento è un viaggio in aereo in questa fase di rincari diventa ancora più importante adottare alcune strategie. Ecco quali: comprare il biglietto due o tre mesi prima della partenza non prima e non dopo; verificare che il prezzo offerto dalle agenzie di viaggio online coincida con quello offerto direttamente dalle compagnie; verificare che non siano inclusi servizi aggiuntivi non richiesti come imbarco prioritario o posti speciali.

5
Abbigliamento
Acquisti accessibili tra outlet e usato

Mancano ancora più di due mesi all’appuntamento più atteso dagli italiani - Il Black Friday: l’anno scorso ad aspettarlo erano l’85% degli italiani, secondo PwC - per acquistare prodotti a prezzi scontati. Ma i canali per fare shopping con una sensibile diminuzione sul prezzo di listino non mancano. I villaggi outlet, per esempio, sono il canale preferito da chi sta cercando prodotti griffati: le boutique, solitamente, offrono prodotti delle stagioni più recenti con uno sconto del 30-70 per cento. Dopo la pandemia, il sistema ha abbracciato anche la dimensione digitale con servizi che permettono di contattare il negozio via chat, per esempio, e poi ritirare il prodotto fisicamente. O, in alcuni casi, acquistarlo direttamente online.

Il canale che, però, offre un numero sempre maggiore di opportunità è quello del second hand. L’usato ha registrato un vero e proprio boom - secondo il report annuale di Subito.it e Bva Doxa nel 2021 il valore del mercato dell’usato in Italia ha toccato quota 24 miliardi di euro, un miliardo in più rispetto al 2020. Il 52% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, quasi 23 milioni solo nel 2021, dei quali il 15% lo ha fatto per la prima volta. Al risparmio economico, che dipende dalle condizioni dell’oggetto ma può superare il 50%, si abbina la riduzione dell’impatto ambientale.

6
Telecomunicazioni
Internet e Tv abbinati «salvano» 144 euro

Pay Tv e abbonamenti di servizi di streaming sono costi accessori contenuti, ma che in tempi di rincari si fanno sentire. Attenzione alle sottoscrizioni fatte durante i vari lockdown, sulla scia dei prezzi bassi e accattivanti proposti dalle piattaforme durante la pandemia: potrebbe essere consigliabile rivedere le uscite mensili e fare pulizia di quei servizi che non vengono più utilizzati. Qualora però non si volesse rinunciare alle serie Netflix o Prime, conviene prendere in considerazione l’acquisto di un abbonamento abbinato Internet e Pay Tv. Dall’elaborazione fatta da SosTariffe e Segugio.it per il Sole 24 Ore sui costi degli abbonamenti per la rete fissa, mobile e Pay Tv, emerge un risparmio di 12,21 euro al mese per chi opta per un unico abbonamento internet e Pay Tv, invece di acquistarli separatamente. Sull’anno, la cifra arriva a 144 euro.

Sul versante telefonia invece, il risparmio è minore, ma comunque presente: 4,19 euro al mese risparmiati con i contratti di abbinamento Internet casa e mobile, rispetto all’acquisto separato.

Per chi ha figli, e per gli under 30 in generale, sarà utile tenere sott’occhio le offerte per i giovani che sia servizi di streaming che operatori telefonici offrono. Per i dispositivi invece, viene in aiuto la Carta giovani nazionale, che dà diritto a offerte e convenzioni con aziende di device elettronici.

7
Tempo libero
Tenere d’occhio le convenzioni

Tra le voci di spesa con cui le famiglie si troveranno a dover fare i conti per rivedere le proprie uscite, anche lo sport e il tempo libero. Secondo i dati Istat, la spesa media delle famiglie in attività ricreative, spettacoli e cultura nel 2021 è stata di 99 euro al mese.

Una spesa destinata a crescere sulla scia dei rincari generalizzati.
Per risparmiare, oltre a tagliare attività superflue e rinunciare a qualche viaggio, vengono in aiuto le diverse convenzioni di aziende ed enti spesso ignorate. La Carta giovani nazionale ad esempio, permette ai giovani tra i 18 e i 30 anni di usufruire di sconti in vari ambiti, dalla cultura ai viaggi, allo sport e alle strutture alberghiere, su tutto il territorio europeo (la carta fa infatti parte del circuito Eyca, European youth card association). Stessa cosa vale per la carta IoStudio rilasciata a tutti gli studenti delle scuole superiori di secondo grado e che dà diritto a sconti e agevolazioni ad attività ricreative, culturali e sportive. Per gli universitari poi, da considerare i Centri universitari sportivi (Cus), che permettono di svolgere attività fisica a costi contenuti. Ai dipendenti converrà invece tenere d’occhio le convenzioni aziendali con palestre e società sportivo- ricreative. Per chi ha figli poi, si ricorda la possibilità di portare in detrazione al 19% le spese sostenute per lo sport dei ragazzi tra i 5 e i 18 anni.

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