L’autunno sarà nero? «Contesto non facile, ma siamo attrezzati per affrontarlo». Parola di Giorgia Meloni
Per la premier, che ha risposto direttamente al quesito, l’esecutivo ha tutti i mezzi per fronteggiare le prossime sfide. Ma, sul tavolo, i nodi sono diversi
di Giancarlo Mazzuca
2' di lettura
Ma sarà veramente un autunno nero come prevedono molti addetti ai lavori? L’ho chiesto direttamente alla premier Giorgia Meloni che mi ha risposto testualmente: «Il contesto non è mai facile, ma siamo attrezzati ad affrontarlo come abbiamo fatto finora». Una dichiarazione molto sintetica, quella rilasciata dal presidente del Consiglio, in grado, comunque, di farci capire come potranno essere i prossimi mesi: ci attende un autunno particolarmente difficile ma il governo ha tutti i mezzi per affrontarlo al meglio. Insomma: ce la faremo ancora una volta, nonostante tutto.
E, di questi tempi, il messaggio che arriva di prima mano da Palazzo Chigi dovrebbe confortarci perché conferma che l'esecutivo continua ad essere fiducioso ed è ancora in pista per superare tutti gli ostacoli che ci attendono ad partire da settembre.
È vero, sulla nostra strada ci saranno molti nodi da sciogliere: dalla manovra, che si preannuncia impegnativa, al salario minimo che dovrà essere varato con l’aiuto del Cnel uscito dal lungo letargo; dall’allarme-prezzi, che non ci ha concesso neppure un minuto di tregua durante l’estate (un'estate particolarmente calda in tutti i sensi), all'infinita “querelle” dell’emergenza-immigrazione sia sul fronte comunitario ma anche su quello interno; dalle tante tensioni che rischiano di isolarci sempre più dall'Unione Europea, alle polemiche, che ora sembrano superate, sulla concessione dei fondi statali destinati alla ricostruzione delle zone alluvionate in Romagna; dalle tensioni politiche dopo l'abolizione del reddito di cittadinanza ai contrasti emersi all'indomani del giro di vite governativo sugli extra-profitti delle banche.
Moltissimi, insomma, i problemi sul tappeto ma l'ottimismo, nonostante tutto, dimostrato da Giorgia Meloni nella sua dichiarazione a “Sale in zucca”, dovrebbe farci sperare in un autunno meno nero rispetto a quello dipinto da diversi economisti (e non solo). Anche se molti problemi restano sul tappeto: è il caso della Bce che, dopo averci fatto sperare in un’inversione di rotta a settembre sul fronte dei tassi, sembra invece decisa ora a proseguire sulla strada dei giri di vite come, del resto, fara anche la Fed: lo hanno ribadito il “numero uno” della banca centrale americana, Jerome Powell, e la presidente dell'Eurotower, Christine Lagarde, al recentissimo simposio di Jackson Hole (Wyoming): i tassi dovranno essere mantenuti alti finché servirà. Insomma, prepariamoci a nuovi bracci di ferro soprattutto in Italia perché, fin dallo scorso Natale, in tanti, a cominciare dall'Abi e dal suo presidente Antonio Patuelli, hanno continuato a sollecitare la Bce a cambiare strategia e a cercare di fermare, in qualche modo, l'“escalation” del costo del denaro.
Diciamolo francamente: mai come questi mesi, in tanti stanno avendo nostalgia di Draghi quando Supermario occupava l'ultimo piano del grattacielo di Francoforte ed era stato capace di varare tanti interventi (come il “whatever it takes” annunciato nei giorni più difficili dopo la crisi della Grecia). Insomma, è proprio il caso di rimboccarci tutti le maniche e di affrontare il più possibile compatti un autunno che non sarà nero – parola di Giorgia – ma che, comunque, non si presenta di certo facile.
loading...