G20 a Osaka, tutti i dossier sul tavolo (e l’incontro Trump-Xi)
L’economia digitale e il problema delle frontiere
Nel gennaio scorso, al World Economic Forum di Davos, il premier Shinzo Abe aveva stupito per l’enfasi con cui aveva dichiarato che il G20 di Osaka si sarebbe focalizzato sul problema di una governance globale del flusso dei dati, che aveva definito come “il nuovo petrolio” motore dell'economia globale. Abe ha sottolineato la necessità di un framework multilaterale basato su principi di “libertà e fiducia”, per un libero flusso cross-border di dati accompagnato da alcune salvaguardie, con una proibizione di divieti statali all'export di dati. Senonché negli ultimi mesi, nel quadro del contenzioso tra Usa e Cina, è emersa la possibilità che si vada verso la creazione di differenti “ecosistemi” digitali, evocata dall'ostracismo americano verso Huawei. Anche la mera regolamentazione dell'e-commerce – su cui il campo occidentale ha trovato una posizione comune attirando parecchi altri Paesi – trova ostacoli negli atteggiamenti di alcuni Paesi emergenti. Non è chiaro quanto la Cina sarà disposta a concedere in via negoziale, al G20 come in sede Wto o nell'ambito delle trattative promosse dallo schieramento occidentale per superare lo stallo in sede Wto. Ad ogni modo, Abe ha messo il tema in alto nell'agenda del primo giorno del summit e dovrebbe far passare un “Osaka Track”, non si sa quanto generico, come cornice e e percorso verso la creazione di regole per la governance cross-border dei flussi di dati.