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L’Economia di Francesco, ad Assisi le riflessioni dei giovani del mondo

Dal 22 al 24 settembre

di Silvia Pieraccini

  Nel 2019 Papa Francesco, ha scritto una lettera agli under 35 di tutto il mondo per avviare un processo di cambiamento per un’economia più giusta, inclusiva e sostenibile

3' di lettura

Sono attesi un migliaio di giovani imprenditori e economisti, provenienti da almeno 50 Paesi, il prossimo settembre (dal 22 al 24) ad Assisi per l’evento The Economy of Francesco che, a causa della pandemia, aspetta da più di due anni di debuttare in presenza. Ad invitare i giovani in Umbria, nella città-simbolo di fraternità e umanesimo, era stato nel 2019 direttamente Papa Francesco, che aveva scritto una lettera indirizzata agli under 35 di tutto il mondo per avviare un processo di cambiamento globale e fare in modo che l’economia di oggi e di domani fosse più giusta, inclusiva e sostenibile, senza lasciare nessuno indietro.

Un’economia “con l’anima” – è il ragionamento – è una speranza per i diritti delle generazioni future, per l’accoglienza della vita, per l’equità sociale, per la dignità dei lavoratori e per la salvaguardia del Pianeta. L’idea di fondo di Economy of Francesco è che i problemi più complessi del mondo attuale, dalla salvaguardia dell’ambiente alla giustizia verso i poveri, abbiano bisogno del «coraggioso impegno di ripensare i paradigmi economici del nostro tempo».

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L'evento è organizzato da un Comitato composto da Diocesi di Assisi, Comune di Assisi, Istituto Serafico di Assisi e Economia di Comunione. Ora gli occhi sono tutti puntati su Papa Francesco, atteso l'ultimo giorno della manifestazione, il 24 settembre.

Il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, in qualità di presidente del Comitato promotore ha sottolineato in più occasioni la necessità di un cambiamento economico radicale. «Il Covid prima – ha spiegato – e ora la tragedia della guerra in Ucraina, come del resto in altre parti del mondo, ci dimostrano che il nostro sistema è sbagliato. Solo costruendo un'economia di condivisione, più attenta all’uomo che al denaro si pongono le basi per costruire un mondo che sia meno squilibrato e meno esposto a tensioni, conflitti e guerre».

The Economy of Francesco si articolerà in laboratori, manifestazioni artistiche, seminari e plenarie con economisti e esperti dello sviluppo sostenibile e delle discipline umanistiche, che rifletteranno e lavoreranno insieme ai giovani.

La città di San Francesco sarà organizzata in 12 “villaggi” che ospiteranno i lavori dei partecipanti sui grandi temi e interrogativi dell’economia di oggi e di domani: lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; profitto e vocazione; policies for happiness; CO2 della disuguaglianza; business e pace; Economia è donna; imprese in transizione; vita e stili di vita.

Nel 2020 la prima edizione di Economy of Francesco si è tenuta (in novembre) interamente in modalità online, con dirette e collegamenti streaming con iscritti e relatori e un video-messaggio di Papa Francesco. Nel 2021 la formula non è cambiata, con i giovani collegati dai cinque continenti e un nuovo videomessaggio del Papa.

Economy of Francesco però ha ispirato in questi due anni centinaia di iniziative e generato numerosi percorsi di riflessione e azione in tanti Paesi del mondo. Il confronto in presenza previsto quest’anno ad Assisi, secondo gli organizzatori, permetterà di fare una sintesi del lavoro svolto in questi anni. «Grazie a San Francesco e al Santo Padre è nato un movimento mondiale di giovani che rappresentano già una forza di pensiero e prassi economiche: ci ha stupito, per qualità e quantità, la loro partecipazione in questi mesi», afferma Luigino Bruni, direttore scientifico dell'evento.

«Economy of Francesco è nata in questi due anni di pandemia – aggiunge Bruni – la sua stessa origine è stata segnata dal Covid, tanto da doverlo rinviare. E ora la guerra, a dire che è proprio per queste sfide dell'umanità che c’è bisogno di una nuova economia, sostenibile per il pianeta, per i rapporti umani, per la giustizia. I giovani non vogliono fuggire e chiudersi in sé stessi, ma impegnarsi per il bene comune vero». Del resto proprio Papa Francesco ha più volte invitato i giovani a lasciar emergere idee e sogni per un cambiamento radicale dell'economia. «Voi non siete il futuro: siete il presente», ha detto loro.

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