L'edilizia lombarda cresce anche nel secondo trimestre 2023
L'economia della regione continua a mantenere il suo primato in Italia nonostante il difficile contesto internazionale, con dati positivi per diversi comparti, tra cui la cosmetica
I punti chiave
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L’economia della Lombardia mantiene il suo primato in Italia e vede molti settori continuare a crescere nonostante il contesto nazionale in appannamento e il difficile quadro internazionale. Ultimo solo in ordine di tempo il rapporto di Unioncamere Lombardia sul comparto delle costruzioni, che ha mostrato il segno più anche nel secondo trimestre del 2023, sia in termini di fatturato sia per l’occupazione. In particolare, il volume d'affari del comparto costruzioni lombardo su base annua del +7,9% (era +10,1% nel primo trimestre), contribuendo anche all'andamento positivo dell'occupazione con una variazione degli addetti tra inizio e fine trimestre pari al +1,5 per cento. Buone le prospettive per i prossimi tre mesi: gli imprenditori si aspettano risultati ancora positivi grazie ai numerosi cantieri in corso.
Guidesi: «Edilizia di conferma fondamentale»
«L'edilizia si conferma comparto fondamentale dell'economia lombarda. I numeri sono estremamente positivi, pur in una situazione generale contraddistinta da insidie e da una contingenza negativa», ha affermato l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi. «Parliamo di un settore, inoltre, in grado di creare nuove opportunità di lavoro, un dato significativo che migliora ulteriormente il numero già importante di occupati stabili in Lombardia», ha aggiunto, specificando che «come Regione Lombardia continueremo a sostenere concretamente il comparto con strumenti di supporto alla filiera, a progetti di economia circolare, all'efficientamento energetico e alla liquidità». Tra le ulteriori note positive per il comparto edilizia, c'è l'aspetto della domanda pubblica: ottimismo si riscontra infatti nel comparto delle commesse della pubblica amministrazione, in particolare per le infrastrutture (+4%), che dovrebbero beneficiare degli effetti del Pnrr. Pur in una situazione positiva, c'è tuttavia cautela per il futuro, in particolare per la domanda proveniente dal mercato privato, dove i saldi registrano valori negativi sia per le ristrutturazioni (-8%) che per i settori residenziale (-6%) e non residenziale (-4%). Rimane il rischio che l'esaurimento della spinta fornita dagli incentivi fiscali e il calo del mercato immobiliare, a seguito della crescita dei tassi di interesse, mettano il settore in difficoltà nel 2024.
Positivi anche i numeri della cosmetica lombarda
Tra i settori che segnano una crescita, anche quello della cosmetica. Stando ai dati pubblicati da Cosmetica Italia, l’associazione confindustriale di categoria, e Assolombarda, il fatturato totale del settore cosmetico lombardo ha toccato gli 8,8 miliardi di euro nel 2022, e rappresenta i due terzi dell’ammontare nazionale (pari a 13,3 miliardi di euro) arrivando a quota 66,2 per cento. Un valore che, secondo le stime disponibili, è in crescita nel 2023. Dall’analisi emerge che la Lombardia si conferma la regione in assoluto con la più alta densità di imprese cosmetiche: qui, infatti, si concentra più della metà delle imprese cosmetiche presenti sul territorio nazionale (54,9%), seguita a distanza da Emilia-Romagna (10,5%), Veneto (6,6%), Toscana (5,9%), Lazio (5,3%) e Piemonte (4,5%). Dopo l’impatto della crisi sanitaria, che ha fortemente condizionato l’acquisto dei beni di consumo, il settore ha saputo intraprendere un cammino di crescita: la ripresa è evidente nell’incremento pari al 13,3% del fatturato nel 2022 sul 2021. La cosmetica si è dimostrata un settore dinamico nel mercato interno (+8,5% il fatturato 2022 su 2021) ma ancora di più all’estero, arrivando, nella comparazione tra il 2022 e il 2021 a un +18,6% delle esportazioni in valore. Nel corso del 2022 le imprese lombarde del settore cosmetico hanno infatti esportato all’estero prodotti per 4,4 miliardi di euro. L’incidenza del dato lombardo è più elevata per le esportazioni che rappresentano il 75,7% di quelle realizzate dal settore a livello nazionale e che appaiono in lieve crescita nelle stime per il 2023 (75,9%). Rispetto all’ammontare italiano delle vendite della cosmetica nel mercato interno la Lombardia rappresenta il 58,8% (58,5% secondo le stime del 2023).
Export motore di crescita per le imprese lombarde
Le esportazioni sono fondamentali non solo per la cosmetica ma per tutta l’industria lombarda. Da una indagine di Confindustria Lombardia, infatti, è emerso che le esportazioni si confermano la principale modalità di presenza all’estero delle imprese lombarde (96%), seguita dall’import di materiali e componenti (63%) e presenza con filiali commerciali o negozi (9%). Nel 2022 la quota di fatturato realizzata all’estero dalle imprese lombarde è salita al 44,2% dal 43,5% nel 2021; in crescita anche il valore delle esportazioni di beni del +27,5% nel 2022 rispetto al 2019, performance ben più sostenuta dei benchmark europei come Bayern (+14,2%) e Auvergne-Rhône-Alpes (+13,7%). Per il presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella, «la vocazione internazionale delle imprese manifatturiere lombarde si conferma uno dei punti distintivi del nostro sistema produttivo. Pur in un contesto internazionale magmatico, infatti, le imprese lombarde si adattano con rapidità ai mutamenti e riescono a cogliere le opportunità derivanti dai cambiamenti prima e meglio dei competitor come dimostra l’elevato numero di imprese che hanno operato sostituzioni lungo le catene di fornitura o guardano a nuovi Paesi. I meriti delle imprese rischiano però di essere vanificati in assenza di percorsi definiti da parte delle istituzioni con particolare riferimento al reperimento di materie prime e di risorse umane oltre che di chiarezza e potere contrattuale nella gestione dei cambiamenti geopolitici in atto».
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