L’elettronica di consumo cresce (poco) solo per tv e audio. Male gli smartphone
Secondo le rilevazioni di Gfk sui primi cinque mesi del 2022, continua la crescita del mercato dell’elettronica di consumo in Italia, ma solo grazie a tv e decoder
di L.Tre.
2' di lettura
L’elettronica di consumo continua a crescere ma davvero di poco. Secondo i dati Gfk, per l’Italia si è chiusa una prima parte dell'anno leggermente positiva per il mercato della tecnologia di consumo con un fatturato che ha raggiunto 6,4 miliardi di euro (+0,7%). Dopo un 2021 record si intravedono i primi segnali di rallentamento. Se confrontiamo il dato con il periodo pre-pandemico possiamo, comunque, constatare una crescita molto forte (+18,7%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Senza il traino di tv e decoder, spiega la società, il mercato mostrerebbe un trend negativo rispetto al 2021 (-2,9%).
Stabili gli smartphone in Italia
Le vendite online hanno evidenziato una performance migliore rispetto alle vendite nei negozi fisici (+5,2% rispetto a -0,8%) e continuano a crescere in termini di peso raggiungendo il 25,7% del totale fatturato generato, contro il 24,6% del periodo gennaio-maggio 2021 ed il 24,2% del totale anno 2021. Analizzando gli altri comparti, registriamo un trend leggermente negativo per il settore dei grandi e piccoli elettrodomestici (rispettivamente -0,5% e -0,8%) mentre la telefonia mostra una leggera crescita (+0,7%) e si conferma il settore più importante per fatturato, con un peso sul totale del 34%.
Nel mondo invece calano le vendite di smartphone
A livello mondiale, continua a contrarsi il mercato degli smartphone dopo una 2021 positivo.
Secondo i dati della società di analisi Canalys, nel secondo trimestre del 2022, si registra un -9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crisi del settore non è spiegata solo dai ridotti volumi di vendita, ma anche dalle scelte dei consumatori che stanno cominciando ad abbandonare la fascia media del mercato per spostarsi verso quella bassa, andando quindi ad intaccare ulteriormente i margini delle aziende che vendono top di gamma.
Per quanto riguarda le quote di mercato, le uniche a vedere un incremento sono Samsung e Apple. Secondo Runar Bjorhovde, Research Analyst presso Canalys, le aziende hanno dovuto far fronte a una domanda debole, che ha portato a ripensare le strategie trimestrali. L’aumento dell’inflazione e l’accumulo di scorte hanno portato i produttori a «rivalutare il proprio portafoglio» per il resto del 2022. Per gli analisti, il calo del 9% è influenzato anche dalla domanda elevata di dodici mesi fa, quando dopo il difficile 2020, il settore aveva beneficiato di una forte impennata dei consumi.
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