L’Eroica riparte di notte dopo il Covid: 7mila ciclisti «d’epoca» fino a Siena
L’edizione spalmata su due giorni segna il ritorno dopo lo stop. Ora le «strade bianche» del Chianti guardano all’elettrificazione
di Pierangelo Soldavini
3' di lettura
I più arditi sono partiti alle 4,30 del mattino, con bici datate di un secolo fa. Erano in tredici con bicicletta vintage d'ordinanza - pedali con gabbiette, cambio con levette sul telaio, cavi dei freni esterni - e abbigliamento consono sono partiti dalla strada principale di Gaiole in Chianti sfidando il buio e il freddo della notte, prima avanguardia di 3.500 partiti dalle cinque in poi.
Fuori dal paese, sono stati i lumini a guidarli lungo lo sterrato che porta al castello di Brolio, primo strappo dei 209 chilometri del percorso più lungo.
Domenica dovrebbero essere altrettanti a completare il quadro di una massa colorata e festanti di appassionati che hanno rimesso in moto l'Eroica, prima ed emozionante ciclostorica che ha esportato in tutto il mondo un brand che è sinonimo di passione, di memoria e di un territorio unico.
Ristoro in piazza del Campo
Quella del 2021 è inevitabilmente l'edizione della ripartenza dopo lo stop forzato dello scorso anno, spalmata questa volta su due giorni per ridurre il rischio di affollamento. L'ombra lunga del Covid si è fatta sentire anche quest'anno: se non fosse stato per l'emergenza sarebbe stata un'edizione da record, con oltre 8.600 iscritti.
Ma le difficoltà poste dal Green pass e dai vaccini esteri non sempre riconosciuti hanno frenato l'arrivo della nutrita pattuglia di ciclisti stranieri. Alla fine i partecipanti si dovrebbero fermare attorno ai 7mila, di cui più di un terzo stranieri e oltre un migliaio donne.
In ogni caso l'edizione della ripartenza sarà ricordata perché per la prima volta in cui i ciclisti d'epoca hanno attraversato Siena, passando per quella piazza del Campo che fino agli anni Sessanta era piena di auto parcheggiate. E che invece alle 8 del sabato mattina era invasa da ciclisti, quasi increduli di fronte a quello scenario unico, pronti a ripercorrere a due ruote il percorso del Palio. Chiedendo ai pochi senesi presenti il senso esatto. Domenica, per le edizioni più brevi (46, 81 e 106 chilometri) ci sarà anche un risotro esclusivo a base di caffè e dolci in piazza.
Dopo l'annullamento del 2020, l'edizione di quest'anno è stata forzatamente in tono minore, con meno gente del solito per le vie del paesino toscano e un flusso più tranquillo, anche perché la stessa popolazione di Gaiole in Chianti non era così determinata. D'altra parte per loro l'Eroica, arrivata alla 24ima replica, ha già avuto l'effetto per cui era nata. Andando ben oltre le speranze.
Ricaduta tra 4 e 5 milioni di euro
«Il partecipante a questo evento unico è ormai senz’altro fidelizzato, ritorna confermando la propria presenza da un anno all’altro - spiega il sindaco Michele Pescini -, ma ormai Gaiole si è liberata dalla dipendenza dal cicloturismo: le strutture ricettive del nostro paese, che quando è nata l'Eroica nel 1997 era il meno sviluppato del Chianti, oggi sono piene tutto l'anno».
Tanto più che la strutture si sono moltiplicate: nel decennio al 2016 le strutture ricettive sono cresciute di oltre il 50%, i posti letto del 40% e le presenze del 34%. Quest'anno ancora condizionato dall'emergenza pandemica ha visto queste strutture piene e prenotate anche per i prossimi mesi.
«La magia dell'Eroica è andata oltre il semplice evento sportivo essendo riuscita a riattivare un'intera comunità e a rimettere in circolo energie che erano appassite», sostiene Giancarlo Brocci, creatore di questa manifestazione diventata modello di marketing territoriale: «Per Gaiole l'Eroica si è trasformata in una “seconda vendemmia”!».
Difficile fare i conti della ricaduta economica per il territorio di un evento diventato volano di una ripartenza più generale del paese in questi 24 anni, ma a stimarne il valore è stata Elettra Spagnoli, studentessa della Sapienza di Roma che ha usato l'Eroica come caso di studio nell'ambito della sua tesi sugli effetti del Covid sul turismo. Arrivando a valutare un impatto positivo tra i 4 e i 5 milioni di euro per il territorio del Chianti, a fronte di spese organizzative che non superano i 250mila euro. Ma le stime si fermano al 2014.
A portata di ebike
Numeri che comunque non tengono conto dell'effetto di lungo periodo che ha permesso al Chianti di emergere dalla dipendenza dall'economia del vino. Le strade della zona senese, compresi chilometri di “strade bianche”, polverose e inutilizzate fino all'altro ieri, sono diventate patrimonio del ciclismo mondiale, conosciute e riconosciute in tutto il mondo.
Intanto si guarda al futuro, senza snobbare l'evoluzione tecnologica, sia pur sempre sostenibile. I 250 chilometri di strade dell'Eroica, che arrivano a collegare anche il percorso attorno a Montalcino, sono segnati e disponibili tutto l'anno.
E si preparano ad accogliere anche quelle biciclette a pedalata assistita che stanno rivoluzionando il mercato a due ruote. Grazie all'accordo con Repower lungo il percorso saranno predisposti punti di ricarica per le batterie elettriche.
Così le colline senesi si apriranno anche a chi non ha gambe allenate come i ciclisti dell'Eroica.
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