Space economy

L’Esa sceglie Torino come sede del suo incubatore per l’aerospaziale

Iniziativa in collaborazione con I3P, Link Foundation e Politecnico di Torino. A ottobre la prima open call per startup del settore

di Marco Trabucchi

Afp

2' di lettura

La riconversione industriale della storica capitale dell'auto italiana vira verso i nuovi territori dell'innovazione dell'industria aereospaziale e le sue applicazioni industriali. Una nuova identità che cambierà il volto della motor-city italiana resa possibile grazie all'insediamento dell'incubatore dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) grazie alla collaborazione tra I3P, Link Foundation e Politecnico di Torino, una sinergia tra pubblico e privato che si è dimostrata vincente.

L'orizzonte del progetto dell'Esa è di sette anni e ha come obiettivo il supporto ad almeno 25 nuove imprese nel nodo locale e 40 sul territorio italiano supportando la nascita e lo sviluppo di nuove imprese basate su tecnologie aerospaziali, sia con applicazioni upstream (sistemi di comunicazione, satelliti, software per controllo missioni spaziali), sia downstream, basate sull'impiego di dati e soluzioni tecnologiche di derivazione aerospaziale in diversi settori dove l'innovazione gioca giocherà un ruolo fondamentale: monitoraggio ambientale, mobilità, logistica, agricoltura di precisione.

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Le attività del centro prenderanno il via in ottobre con il lancio di una open call per l'incubazione di startup e progetti imprenditoriali. Sono previste tre selezioni annuali in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea e l'Agenzia Spaziale Italiana e le startup selezionate riceveranno gratuitamente i servizi di supporto tecnologico e di business, oltre a contributi finanziari messi a disposizione dalla stessa Esa, da Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo.

La Regione Piemonte prevede l'erogazione di contributi per le nuove startup generate localmente o attirate sul territorio, in sinergia con la Camera di commercio di Torino, che fornirà supporto finanziario per le attività di gestione e la Fondazione Compagnia di San Paolo che opererà come principale soggetto di supporto, sia con un contributo pluriennale orientato alla copertura delle spese operative del programma Esa Bic, sia attivando strumenti di investimento innovativi per sostenere lo sviluppo tecnologico e la fase di crescita delle future startup.

Grazie a Link Foundation, il centro avrà anche il supporto di operatori finanziari attivi in differenti stadi di sviluppo delle startup, con l'obiettivo di offrire opportunità di investimento dal seed money ai capitali per la crescita e l'internazionalizzazione. Hanno scelto di aderire al progetto il Club degli Investitori, Liftt, RedSeed, il fondo dedicato all'aerospazio Primo Space, Neva Sgr, Rif-T, Finpiemonte Partecipazioni, Cdp Venture Capital e Intesa Sanpaolo, che metterà a disposizione linee di credito specifiche per le nuove imprese incubate nel centro.

Oltre alle risorse finanziarie, necessarie ed indispensabili, saranno le competenze scientifiche a giocare un ruolo fondamentale per le future start. In questa direzione va il supporto di know how offerto dalla rete di istituzioni e centri di ricerca che si sono resi disponibili - oltre che dai partner tecnologici di Esa Bic Turin. Tra i partner operativi si sarà l'Università di Torino, l'Istituto Italiano Ricerca Metrologica, il Competence Center CIM4.0, l'Istituto Italiano di Tecnologia, il Centro Italiano Ricerca Aerospaziale, la Scuola Sant'Anna di Pisa, la Fondazione Bruno Kessler, l'ITS Aerospazio/Meccatronica Piemonte e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

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