Negli elenchi di Camera e Senato

L’esercito dei candidati al Cda Rai, in lizza anche il recordman delle petizioni Acanfora e il cantante Daniele Silvestri

Ci sono 183 nomi al Senato e 132 alla Camera per l’elezione dei quattro componenti scelti dal Parlamento

di Nicoletta Cottone

1 Maggio, il discorso di Fedez al Concertone

3' di lettura

É un piccolo esercito di volti noti e meno noti, quello dei candidati al nuovo Cda Rai. In lizza 183 nominativi al Senato e 132 alla Camera. Il 30 aprile era scaduto il termine per la presentazione delle candidature in vista del rinnovo del Consiglio di amministrazione della Rai. Obiettivo l’elezione di quattro componenti scelti dal parlamento: due alla Camera e due al Senato. Ecco i nomi, fra curiosità e volti noti.

Dal recordman delle petizioni al re dei surgelati

L’elenco delle candidature al Senato si apre con il sorprendente curriculum del recordman delle petizioni inoltrate al Parlamento italiano: quello di Salvatore Acanfora, licenza media, pensionato dal 2002, ex capo treno della ferrovia Roma Lido, per 14 anni nel libro del Guinnes dei primati per aver inoltrato oltre 4mila petizioni al Parlamento italiano. Fra le candidature che destano curiosità spicca anche quella del cantante Daniele Silvestri, studi classici al Mamiani di Roma, moltissimi concerti sold out, celebre al grande pubblico per “ Salirò”, quattordicesima a Sanremo, ma in testa alle classifiche del Paese. Il cantautore è figlio di Alberto Silvestri, autore televisivo che a lungo ha collaborato con Maurizio Costanzo. Curiosa anche la candidatura di Adriano Pezzino, n. 136 della lista Camera, che si definisce «attualmente non occupato, precedenti collaborazioni saltuarie e occasionali come tecnico». Insolita per il mondo Rai anche la candidatura di Fabrizio Cannizzaro, presidente del Cda di Gela surgelati. Occupa il posto n. 28 della lista delle candidature alla Camera.

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In lizza Simona Agnes e Tiziana Ferrario

C’è un volto noto del giornalismo televisivo italiano come Michele Santoro, conduttore a autore di trasmissioni, da Samarcanda ad Anno Zero, protagonista di un celebre divorzio dalla Rai. C’è Simona Agnes, figlia di Biagio Agnes, indimenticato direttore generale della Rai, oltre che fondatore e direttore del Tg3. Simona è presidente della Fondazione che porta il nome del padre, che attribuisce ogni anno un premio giornalistico molto ambito. C’è Mauro Masi, già dg della Rai e Pieremilio Sammarco, avvocato e mentore di Virginia Raggi nella corsa al Campidoglio.

La carica dei giornalisti

Folta la schiera dei giornalisti nei due elenchi di candidature pubblicati dai siti di Camera e Senato, a partire dal giornalista e conduttore radiofonico Giovanni Minoli. C’è Tiziana Ferrario, per anni una delle principali anchorwomen del Tg1, Roberto Amen, Claudio Brachino. C’è Piero Vigorelli, che al secolo si chiama Pier Lombardo Vigorelli, giornalista nato a Zugo, in Svizzera, per anni sindaco di Ponza, dal ’94 al ’96 direttore della testata giornalistica regionale della Rai, poi a Mediaset vicedirettore del Tg 5 e di Videonews. In lizza anche Paola Severini, giornalista e produttrice tv. Ci sono il volto Rai Fabrizio Del Noce e Marco Mele, analista dell’industria dei media, per anni giornalista al Sole 24 Ore. Poi Giovanni Mele, direttore di Rai Gr Parlamento fino a gennaio 2013. E Camillo Ricci, giornalista professionista e amministratore unico dell’azienda di pubbliche relazioni Epr comunicazione e ad della società di web marketing Eprdigitale. Ricci ha inviato oggi una lettera aperta ai presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, sui criteri di selezione per la nomina dei Consiglieri del servizio pubblico. «Per sottrarre veramente la Rai alla morsa lottizzatoria - scrive Ricci - basterebbe adottare alcune semplici avvertenze per rendere il processo trasparente e fugare ogni possibile dubbio: individuazione di criteri certi nella selezione delle candidature, la realizzazione di un colloquio conoscitivo e la pubblicazione di una graduatoria finale». Scorrendo gli elenchi si legge il nome di Stefano Menichini, già capo della comunicazione della Camera dei deputati e del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Ci sono anche Freccero e Rienzi

Non mancano volti internazionali come Wolfgang Achtner, per anni corrispondente della Cnn e reporter producer per Abc news. C’è chi, come Carlo Freccero, vuole restare sulla poltrona di consigliere d’amministrazione Rai dove siede dal 2015. Freccero è stato anche dal 2007 al 2010 presidente con deleghe editoriali di Raisat e dal 2008 al 2013 direttore di Rai4. C’è anche l’avvocato Carlo Rienzi, fondatore e presidente del Codacons.

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