Trimestrali e auto spingono le Borse: Ftse Mib (+2,7%) sopra 27mila. Rimbalzo Nasdaq. Petrolio supera 90 $
Listini continentali sostenuti da industriali e tecnologici. Si raffredda la tensione sull'obbligazionario, spread in calo. Petrolio corre dopo le scorte Usa in forte flessione
di Andrea Fontana e Flavia Carletti
Le ultime da Radiocor
Borsa: Europa ingessata con Milano a +0,1%, dopo rally si attende la Fed (RCO)
*** BTp: spread apre stabile a 183 punti, rendimento decennale sale al 4,15%
Borse Cina: chiusura positiva, Shanghai +0,3%, Shenzhen +0,6%
4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Chiusura in deciso rialzo per le Borse europee con Milano maglia rosa, spinta dalle trimestrali. Aspettando la pubblicazione domani del dato chiave dell'inflazione Usa, che dovrebbe dare il ritmo alla Federal Reserve per la sua stretta monetaria, sui listini si è allentata la pressione e gli investitori sono andati a premiare soprattutto i titoli ciclici, più penalizzati di recente, come quelli del comparto auto. Il FTSE MIB di Milano è tornato sopra la soglia dei 27.000 punti, brillanti anche gli altri listini dell'area euro ( CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid, l'AEX di Amsterdam).
Si raffredda la tensione sull'obbligazionario con i rendimenti sul Treasury decennale che ripiegano dai livelli del 2019, all'1,92%, mentre lo spread BTp/Bund si attesta in calo in area 154 punti. In una giornata scarna di dati macro, l'attenzione dei mercati resta sul dato sull'inflazione americana, in calendario il 10 febbraio, che potrebbe spingere la Fed ad accelerare il ritmo della stretta monetaria: le attese sono per un tasso al 7,3% a gennaio, dopo il 7% visto a dicembre.
Wall Street in rialzo, occhi sull'inflazione
In buon rialzo tutti gli indici di Wall Street - che chiude positiva con Dow Jones +0,86%, Nasdaq +2,08% e S&P500 +1,45% - in scia ai guadagni della vigilia mentre prosegue la stagione delle trimestrali delle società quotate. In chiusura il DOw Jones ha guadagnato lo 0,86%, lo S&P 500 l’ 1,45% e il Nasdaq il 2,08%.
Le attenzioni degli investitori restano sull'inflazione con il dato di giovedì sui prezzi al consumo di gennaio: gli esperti prevedono un rialzo del 7,2%, che sarebbe il ritmo più elevato dal febbraio 1982. La forte inflazione e i buoni risultati sull'occupazione hanno fatto salire le possibilità, secondo i mercati, che a marzo la Fed decida di alzare i tassi d'interesse di 50 punti base, e non di 25; inoltre, ci sono analisti che prevedono fino a sette rialzi nel corso del 2022. L'ormai prossima stretta della Fed spinge i rendimenti dei titoli del Tesoro, con quello del decennale arrivato all'1,96%, ai massimi dal novembre 2019.
Trimestrali tengono banco a Piazza Affari, scatta Bpm
Anche a Piazza Affari tengono banco le trimestrali:la migliore è stata Banco Bpm all'indomani dei conti sopra le stime e soprattutto dell'apertura del management a distribuire più utili agli azionisti sotto forma di dividendo, mentre le vendite hanno frenato Banca Pop Er che era salita molto in attesa dei conti che ha diffuso poi a Borsa chiusa. Per la banca modenese c'è l'attesa per la conclusione del negoziato in esclusiva per l'acquisto di Carige che nel frattempo ha pubblicato i suoi risultati del 2021 chiuso con perdite per 90 milioni. Per l'istituto genovese sarà necessario un nuovo piano industriale al 2024 con annesso aumento di capitale nel caso in cui saltasse l'aggregazione con Bper.
Sotto i riflettori Mediobanca, dopo il rialzo del 28% dell'utile del primo semestre, un dato sopra le attese, ma anche Buzzi Unicem e Finecobank, tutte alla prova dei conti. All'indomani dei risultati 2021 sono in buon rialzo Cnh Industrial e Iveco Group: per Cnh investitori e analisti premiano i dati del quarto trimestre e le previsioni per l'anno in corso migliori delle attese, così come i numeri 2021 "ex-Iveco", scorporata a inizio anno, sopra le aspettative. Fuori dal Ftse Mib i risultati e il miglioramento dei target premiano Credem ma corrono anche Ovs e Alerion.
Auto in grande evidenza sui listini
Settore auto molto vivace in tutta Europa dopo i conti del terzo trimestre 2021-22 sopra le previsioni dei due principali costruttori giapponesi, Toyota e Honda. Honda inoltre ha rivisto in forte incremento le stime sull'intero esercizio prevedendo un risultato netto positivo per 670 miliardi di yen, pari a circa 5 miliardi di euro. Target sostanzialmente invariati invece per Toyota che ha confermato gli obiettivi di redditività riducendo leggermente quelli sui ricavi. Tra i titoli del settore più brillanti in Europa balzo di Volkswagen a Francoforte con Daimler e Bmw, tonica anche Stellantis a Milano e Parigi.
Spread in calo con buon andamento reddito fisso europeo
Si restringe lo spread BTp/Bund sostenuto dalla buona intonazione del reddito fisso europeo dove sembrano essere scattate le ricoperture dopo le vendite degli ultimi giorni. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005436693) e il pari scadenza tedesco si attesta a 154 punti base, dai 156 punti dell'apertura e in calo dai 158 punti della vigilia. Scende in modo più sensibile il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato una prima posizione all'1,77%, dall'1,85% del closing della vigilia.
Petrolio torna a salire per la contrazione delle scorte Usa
Dietrofront per il petrolio che dopo una mattinata in discesa è tornato a correre scambiando vicino ai 90 dollari al barile a New York e in area 92 dollari al barile a Londra. La scorsa settimana, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono diminuite, al contrario delle attese, per la seconda volta consecutiva. Registrato un calo di 4,756 milioni di barili a 410,387 milioni di unita', contro attese per un +0,5 milioni di barili. Si rafforza ulteriormente l'euro nei confronti del biglietto verde americano ben sopra 1,14.
Germania, export in aumento a dicembre
A dicembre 2021, le esportazioni tedesche sono aumentate dello 0,9% e le importazioni del 4,7% rispetto a novembre 2021. Lo ha reso noto l'Ufficio federale di statistica tedesco Destatis segnalando che, dopo la correzione del calendario e della stagionalità, le esportazioni sono aumentate del 6,8% e le importazioni del 23,5% rispetto a febbraio 2020, il mese prima dell'imposizione delle restrizioni a causa della pandemia di Covid-19 in Germania. Nel 2021 nel suo complesso le esportazioni sono aumentate del 14% e le importazioni del 17,1% rispetto all'anno precedente. Le esportazioni sono state del 3,6% e le importazioni dell'8,9% al di sopra del livello dell'anno pre-Covid 2019. A dicembre il saldo nella bilancia commerciale è stato positivo per 7 miliardi di euro mentre nel 2021 l'avanzo commerciale si è attestato a 173,3 miliardi.
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