L’evento Real Estate & Finance minuto per minuto
di Paola Dezza e Laura Cavestri
Gianmario Verona (Bocconi): «Riforme, innovazione e formazione del capitale umano per vincere le sfide della ripresa»
«La pandemia ha esacerbato trend dell’immobiliare che già erano in corso, come la sostenibilità, il ripensamento e la flessibilità degli spazi di lavoro, il benessere dell’abitare. Ora la ripresa del Paese passa per l’innovazione e per la capacità di saper davvero catalizzare e spendere con intelligenza i fondi del PNRR, che arriveranno se sapremo fare riforme efficaci. La pandemia stessa ha portato a un accelerazione dell’innovazione, a partire dalla diffusione dello smart working. Per fare innovazione, però, dobbiamo investire in capitale umano, Ad esempio, nel Real Estate, le competenze finanziarie e manageriali vanno integrate con quelle più tecniche legate alle funzionalità di Big Data e IoT»
Salvatore Ciccarello (Cattolica): «Sanità e scuola sono settori in cui per il Real Estate c’è ancora molto da fare»
«Ci sono settori in cui c’è davvero molto da fare. Ad esempio tutto il supporto sanitario, dalla riabilitazione alle Rsa, alla residenzialità per anziani autosufficienti e non. Siamo poi poco abituati a ragionare sugli investimenti infrastrutturali nel settore educativo e scolastico. Noi, ad esempio, abbiamo investito con H-Farm. Ma c’è una forte crescita, ad esempio, delle scuole internazionali. C’è una domanda enorme insoddisfatta di servizi educativi e formativi»
Roberto Fraticelli (Cfo Eurocommercial Properties N. V.): «Il retail offline non deve temere l’e-commerce. È il centro commerciale che deve evolvere»
«Chi affitta spazi retail non deve temere l’omnicanalità e il “successo” del canale online di un negozio rafforza la crescita del suo business, quindi la capacità finanziaria del mio tenant. La sfida è cambiare il centro commerciale, come ruolo di socialità e di servizi e non solo come un luogo di puro commercio e vendita di beni».
Carlo Romanò (Invesco): «Il living crescerà non solo a Milano e Roma ma anche nelle città satellite»
«Il living crescerà nei prossimi anni non solo a Milano, ma soprattutto nelle città che hanno un alto livello di trasporto pubblico e/o sono ben collegate dall’infrastruttura ad alta velocità con Milano o Roma. Penso a Torino, Brescia, Genova. C’è un interessante tessuto di città secondarie che possono crescere bene e in cui si possono fare interessanti investimenti perchè ben collegate con le metropoli»
Ofer Abib (Ad Antirion): «Il turismo ha perso molto, ma dobbiamo lavorare per renderlo più competitivo»
Nel 2019, i pernottamenti in Italia sono stati 437 milioni, l’anno scorso 227 milioni. Quest’anno torneremo a crescere a 305 milioni ma solo nel 2023 supereremo i livelli del 2019. Il costo del lavoro è superiore di quello di Grecia e Spagna, i nostri principali concorrenti. Dobbiamo lavorare maggiormente per rendere più competitivo il settore. Dalla formazione professionale al cuneo fiscale. Altro problema sono le infrastrutture e i collegamenti. Arrivare in Sardegna è più difficile che raggiungere altre isole europee. Se si considera che il 49% degli Europei quest’estate andrà in vacanza all’estero ma sempre all’interno del continente, è necessario premere sulla competitività del sistema»
Arcese (Gruppo Arcese): «La logistica sostenibile deve affiancarsi a una mobilità sostenibile»
«La sfida della logistica è certamente quella della sostenibilità. Dobbiamo lavorare oggi per rendere più sostenibile il last mile, ma questo deve affiancarsi a una mobilità complessivamente più sostenibile, fatta di veicoli elettrici e di una città più smart»
Palenzona: «Il sistema bancario si è ristrutturato ed è pronto a sostenere le imprese UTP»
«Nei prossimi mesi ci sarà un grande problema di liquidità per le imprese, si parla di 130 miliardi di euro. Sarà una grande sfida. Ma il sistema bancario non è più annichilito. In questi anni si è ristrutturato ed è chiamato a sostenere le imprese unlikely to pay, cioè le imprese sane che hanno difficoltà a finanziarsi sapendo guardare alla forza e alla capacità di ripresa del loro business»
Palenzona (Prelios): «La certezza del diritto è essenziale per attrarre investitori»
«Assicurare tempi certi per permessi ed esecuzione dei lavori. Per guardare all’Italia con maggiore interesse, per gli investitori italiani ed esteri, è essenziale la certezza del diritto e che le regole del gioco non cambino in corso d’opera. Ne va dell’affidabilità di un Paese e della sua capacità di attrarre capitali. Perchè sempre più abbiamo bisogno di investimenti residenziali di qualità. Si pensi a quanto c’è bisogno di investire in Italia negli student housing, nel senior housing e nei data center».
Cominelli (JLL): «L’ufficio non è più un contenitore ma uno strumento di lavoro»
«La tecnologia sta rendendo l’ufficio sempre meno un building chiuso ma uno “strumento di lavoro smart”. Tre sono gli elementi su cui investire: le operations (cioè le funzioni operative), gli spazi per l’interazione, l’”esperienza”, cioè il benessere e come i collaboratori vivono lo spazio di lavoro». Inoltre, è essenziale spingere l’acceleratore sugli investimenti nel Proptech, in cui l’Europa è indietro rispetto a Usa e Cina»
Busnelli (Amazon): «L’innovazione cresce se si torna in un ufficio dove si sta bene»
«Nonostante fossimo abituati a gestire picchi di lavoro importanti, la pandemia ci ha costretti a gestire ulteriori cambiamenti. Oggi crediamo che l’innovazione passi per la diversità delle prospettive e che tornare in ufficio serva a ricreare quell’interazione e quella creatività essenziali per crescere. La flessibilità dell’area ufficio, la luce, il verde, lo spazio, l’area relax sono dunque essenziali per valorizzare il benessere di chi vi lavora»
L’architetto Cucinella: «Il Covid ha cambiato il rapporto delle persone con lo spazio di vita e di lavoro»
«Cosa diventeranno oggi gli edifici progettati per un’alta densità di persone al lavoro? Il Covid ha cambiato il rapporto con lo spazio. Al centro non c’è più soltanto la redditività, l’investimento, ma la qualità della vita delle persone. Non a caso, cresce il Build to rent, cioè l’idea di costruire per poi affittare».
Vítor Constâncio: «L’inflazione elevata non è nei giochi e nessuno stop di acquisi dalla Bce»
«Le previsioni sono di un’inflazione dell’1,6% quest’anno e dell’1,1% l’anno prossimo. Siamo molto al di sotto del 2%. Non vedo una prospettiva di inflazione elevata. C’è un rallentamento economico ma anche una certa capacità di accrescere domanda e offerta. Certo bisogna tenere conto che in Europa abbiamo perso circa 3 milioni di posti di lavoro a causa della pandemia ma è anche cresciuto il risparmio privato delle famiglie». La Bce «non ha intenzione di terminare i programmi di acquisto a lungo termine, perché questo significherebbe un rischio di instabilità» e ogni variazione eventuale sarà annunciata per tempo e «sarà graduale». Sul fronte degli asset, «Lo stock obbligazionario e i PEP in mano alla Bce non diminuiranno fino alla fine del 2023»
Vítor Constâncio: «Il Pil potrebbe crescere sino al 4%»
Secondo Vítor Constâncio, ex vicepresidente della Bce ai tempi di Mario Draghi: «Il Pil dovrebbe crescere di almeno il 3,6% grazie al Recovery Fund varato dalla Ue. Ma è una stima prudenziale. Perchè questa stima, combinata con il boost della politica fiscale e la stabilità della politica monetaria della Bce, potrebbe portare in Italia a una crescita anche del 4 per cento. Con questi provvedimenti c’è da attendersi che la frammentazione della crescita tra Paesi Ue non aumenterà , almeno sino al 2026»
Real Estate & Finance: i contenuti di questa edizione
Sembrano passati più di quattro anni dalla prima edizione del 2018. Di mezzo c’è stata la pandemia da Covid-19 che fa da spartiacque tra due mondi. Il mondo che abbiamo conosciuto fino a febbraio 2020 e quello che si prospetta per i prossimi mesi e anni.
Un mondo in cui sono cambiati i nostri ritmi di vita e gli spazi nei quali ci muoviamo quotidianamente. Molti hanno cambiato casa o acquistato una seconda abitazione, tanti si sono ritrovati a lavorare da casa o in uffici cambiati.
Dalla casa agli uffici, dai negozi agli hotel, per arrivare su larga scala ai quartieri e alle città tutto è in evoluzione. Ma è anche stato un anno di frenata per i volumi, che hanno chiuso nel non residenziale a quota 8,8 miliardi di euro, contro i 12,3 miliardi dell’anno scorso. Con settori fortemente penalizzati dalla pandemia e dalle chiusure che ne sono susseguite: retail, affitti brevi e hotel in primis.
Il cambiamento comunque corre veloce. Su questo treno del cambiamento si innestano alcuni megatrend ad alto impatto, in primis il digitale.Sarà uno dei punti toccati dalla giornata di oggi.
Dopo una panoramica per capire scenari e rischi per la ripresa economica post-Covid, una tavola rotonda illustrerà proprio l’impatto della tecnologia sul real estate.
A seguire una discussione sui trend dei diversi settori immobiliari, con prospettive per i prossimi mesi.
L’intervista a Fabrizio Palenzona a cura del direttore del Sole24 Ore Fabio Tamburini e le conclusioni del rettore della Bocconi Gianmario Verona fisseranno la visione sul mondo che verrà.
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