L’evoluzione delle cure tra sostenibilità, prevenzione e innovazione di servizi
La tecnologia applicata alla salute è un settore in crescita che entro il 2025, grazie anche all'open innovation, potrà raggiungere un valore di diverse decine di miliardi di euro. I trend in ambito diagnostico, della ricerca e della medicina virtuale
di Francesca Cerati
5' di lettura
«L'emergere di nuove terapie e tecnologie innovative sta plasmando un nuovo modello di cura, allungando la value chain healthcare». È da questa considerazione che è partito l'intervento di Marco Perrone, partner di Deloitte Officine Innovazione, all'evento Gioin HealthTech organizzato da Digital Magics in collaborazione con Gruppo 24 Ore e che ha raccolto gli interventi di rappresentanti di Blue Assistance, Deloitte, Intesa San Paolo Vita, Modis, e di sei startup che stanno contribuendo all'innovazione in questo settore: Artiness, BionIT Labs, D-Heart, Dmv, EpiCura, SynDiag.
Nel settore sanitario sono infatti in atto importanti cambiamenti che vedono da un lato il passaggio dal concetto di assistenza sanitaria a uno più ampio di salute e dall'altro un ruolo sempre maggiore delle nuove tecnologie, che portano sia a nuovi strumenti e soluzioni per la diagnosi, la terapia e la cura, sia a un modello che mette sempre più il paziente al centro e che, grazie ai dati, è in grado di fornire terapie sempre più personalizzate in base alle singole esigenze.
Il valore della healthtech
Tutto ciò ha anche un risvolto economico non trascurabile. Stima, infatti, Deloitte, che il settore della prevenzione e della diagnostica precoce avrà un valore di 30 miliardi di euro entro il 2025, quello delle infrastrutture di rete, dei prodotti e dei servizi per la salute virtuale di 25 miliardi, a cui si aggiungono le piattaforme e i motori di analisi per un valore di 85 miliardi.
Le sei startup innovative
In questo contesto in continua evoluzione, le startup giocano un ruolo da protagoniste, grazie a innovazioni che applicano la tecnologia a diversi ambiti, dalla prevenzione alla riabilitazione, dalla chirurgia all'assistenza a domicilio.
Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia. La necessità di strumenti per esami da remoto è elevata sia nei paesi sviluppati, per non saturare le capacità degli ospedali, sia nei paesi in via di sviluppo in cui c'è un basso rapporto medico/paziente.
Il primo dispositivo Ecg per smartphone
Una delle startup innovative intervenute durante l'evento, D-Heart, ha sviluppato un elettrocardiografo portatile di livello ospedaliero che può essere usato in autonomia da chiunque grazie alla sua facilità d’uso. Il dispositivo dispone di uno strumento brevettato di elaborazione delle immagini per il corretto posizionamento degli elettrodi e di un software di trasmissione dati che consente a medici e strutture di assistenza di riportare istantaneamente gli elettrocardiogrammi da remoto. D-Heart è stata fondata nel 2015 da Nicolò Briante e Niccolò Maurizi, al tempo due giovani studenti, vincendo 9 premi in vari campi, dai riconoscimenti sull’innovazione nell'assistenza sanitaria a competizioni per startup. Nel 2020 D-Heart ha vinto il premio Compasso d’Oro per il suo design innovativo.
La prima mano bionica adattativa
La tecnologia sta rivoluzionando anche il mondo delle protesi, se pensiamo agli enormi passi avanti fatti rispetto a 15-20 anni fa, eppure più della metà delle persone a cui è stato amputato un arto superiore non utilizzano una protesi, a causa di problemi come il costo elevato, la difficoltà di utilizzo o la scomodità delle soluzioni esistenti. BionIT Labs vuole cambiare questa realtà, proponendo una protesi che si adatta automaticamente alla forma e alle dimensioni degli oggetti afferrati. La startup leccese - costituita nel 2018 che progetta e sviluppa dispositivi medicali applicando le tecnologie informatiche alla bionica con l'obiettivo di “trasformare le disabilità in nuove possibilità” - ha realizzato Adam's hand, la prima mano bionica adattativa semplice da utilizzare, robusta e soprattutto ad alto contenuto tecnologico, con un brevetto italiano poi esteso anche all'estero e in particolare in Unione Europea, Stati Uniti d'America, Cina e India.
Nuovi modelli di accesso alle cure
Nel sistema sanitario del futuro saranno centrali nuovi modelli di accesso alle cure e fornitura delle cure: una trasformazione già in atto con le startup Dmv ed EpiCura, attive nell'offerta di servizi diagnostici e assistenziali a domicilio.
Il prodotto di Diagnostica Medica Veloce (Dmv) consiste nell'esecuzione di esami diagnostici a domicilio con tempi di prenotazione in massimo 24 ore e referti in 24/48 ore.
Gli esami vengono eseguiti da personale altamente formato, selezionato con un processo ben definito e articolato sviluppato in collaborazione con Synergie Italia. Le refertazioni vengono eseguite da personale medico specializzato. Il business di Dmv è supportato da una piattaforma gratuita che permette all'utente di soddisfare i propri bisogni di efficienza, velocità e immediatezza nel monitoraggio della propria salute, tramite prenotazioni online di esami diagnostici a domicilio e un consulto rapido con il proprio medico. Grazie a una dashboard intuitiva è possibile avere sotto controllo tutte le informazioni necessarie.
La startup torinese Epicura è il primo poliambulatorio digitale in Italia e conta su un network di 900 professionisti certificati e offre nelle 10 principali città italiane servizi sanitari e socio-assistenziali domiciliari, oltre che tele e video consulti e assistenza anziani di lungo periodo su tutto il territorio nazionale. A disposizione 7 giorni su 7 (dalle 8.00 alle 21.00) ci sono medici specialisti, pediatri, veterinari, fisioterapisti, infermieri e molti altri professionisti della sanità. Accedere al servizio è semplicissimo: basta collegarsi al sito www.epicuramed.it oppure chiamare il numero verde gratuito. Nel 2021, Epicura ha chiuso un nuovo round di finanziamento di 5 milioni di euro, che porta così i fondi raccolti complessivamente a 8 milioni.
Diagnosi precoce grazie all'intelligenza artificiale
E ancora. La startup SynDiag, per esempio, sviluppa soluzioni basate sull'intelligenza artificiale per un'ecografia oggettiva, quantitativa e predittiva: una rivoluzione per l'ambito ginecologico in cui l'ecografia è il gold standard per la diagnosi, è semplice, non pericolosa e ha un costo efficace, ma la corretta interpretazione dipende dall'operatore che la esegue. Il servizio, chiamato OvAI, è una piattaforma cloud in cui i ginecologi possono trovare supporto durante l’interpretazione delle ecografie, richiedere seconde opinioni da remoto e usufruire dell’accesso in tempo reale a database di alta qualità per l’apprendimento continuo.
La piattaforma olografica 3D per migliorare i risultati clinici
La sesta startup intervenuta, Artiness, si propone, infine, di mettere l'enorme potenziale della realtà mista al servizio del mondo medicale, fornendo a medici e chirurghi una piattaforma olografica 3D efficace, affidabile e intuitiva per migliorare i risultati clinici. Nata come spin-off dal Politecnico di Milano nel 2018, sviluppa soluzioni per supportare l'educazione in ambito medicale, il training e l'iter dell'approccio chirurgico; realizza prodotti basati su una piattaforma software Cloud per il planning pre-operatorio e per il supporto in sala, oltre a sviluppi ad hoc per corsi e congressi in ambito medicale. Il suo mercato di riferimento, inoltre, sono gli ospedali e i centri clinici.
«La pandemia che ci ha colpito nell'ultimo anno e mezzo, nella fase più acuta, che auspichiamo alle spalle, ha messo in luce sia i punti di forza che le fragilità dei sistemi sanitari, ma soprattutto ha sottolineato l'importanza di prendersi cura delle persone e di essere preparati ad affrontare eventuali crisi, pena ripercussioni su tutti i fronti, dall'economia, all'istruzione, dalla salute al lavoro, all'ambiente. È importante mettere a fattor comune le competenze di tutti per garantire il benessere dei cittadini e il futuro della società. In Digital Magics siamo fortemente convinti che l'Open Innovation possa giocare un ruolo strategico oltre che importante in questo senso, puntando sull'applicazione di tecnologie concrete, in un'ottica di trasformazione digitale», ha dichiarato Alberto Fioravanti, presidente di Digital Magics.
Gioin
Lanciato nel 2016, Gioin (Gasperini Italian Open Innovation Network) propone una serie di eventi per fornire strumenti, supporto e suggestioni per affrontare i nuovi cambi di paradigma e avvicinare le imprese italiane all'ecosistema dei talenti e delle startup innovative. Gioin è focalizzato sulla condivisione di esperienze concrete e di “case history”: in ogni incontro oltre a discutere di innovazione, grazie al contributo di studi e ricerche, sono coinvolti imprenditori e startupper che stanno mettendo in pratica il paradigma dell'Open Innovation nei loro settori.
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