L’evoluzione della specie auto: le case sono mobility provider
I costruttori ampliano gli orizzonti di business e si trasformano in fornitori di servizi. Si passa dalla proprietà all’uso con formule che ricordano quelle delle piattaforme di streaming video
di Simonluca Pini
3' di lettura
Da “semplici” costruttori di automobili a produttori di un ecosistema di servizi dedicati alla mobilità. È questa una delle sfide che stanno affrontando i car makers, impegnati in una transizione che non comporta solo il passaggio da motori termici ad elettrici ma anche la capacità di fornire risposte ad un mercato in continua evoluzione. Perché se un parco auto completamente elettrificato, tra ibride di vario genere ed elettriche pure, è ormai un cambiamento assimilato, lo è meno l’interpretazione di come evolverà il concetto di possesso e utilizzo nel prossimo decennio. Ed è una evoluzione che ricorda quella di 20 anni fa che ha trasformato l’industria dell’informatica che è passata dall’hardware ai servizi/sofware. E ora la parola d’ordine è Maas (Mobility as a Service)
Fino a qualche anno era impensabile di utilizzare un suv di medie dimensioni, adatto a tutta la famiglia, pagandolo tramite un abbonamento (come se fosse un Netflix su quattro ruote) mensile sospendibile quando si vuole. Lynk & Co, marchio cinese del gruppo Geely, ha invece dimostrato come sia possibile ottenendo al tempo stesso un buon riscontro dal pubblico.
Complice la carenza di vetture nel periodo post covid, a causa della mancanza di semiconduttori, i costruttori hanno lavorato per ottenere maggiori profitti dalla generazione di servizi piuttosto che dalla vendita del “pezzo di ferro”. Licenze poetiche a parte, visto la poca presenza di ferro sulle auto di nuova concezione, il concetto è chiaro: per sopravvivere in un mercato sempre più complesso e dai margini sempre più ridotti, a causa anche dell’arrivo dei costruttori cinesi, bisognerà creare valore da tutto quello che non è la mera vendita. Nessun paragone tra automobile e smartphone, spesso abusato da chi non conosce la complessità dietro all’industria automobilistica, ma un cambio di paradigma. Non a caso i principali gruppi hanno già dato vita a nuove divisioni dedicate ai servizi, come nel caso di Mobilize nata all’interno di Renault Group. Basata sul principio VaaS (Vehicle as a Service), pone l’attenzione sull’uso dei veicoli piuttosto che sul possesso degli stessi e propone un’offerta completa incentrata su un ecosistema integrato con una gamma di servizi che vanno dal finanziamento all’assicurazione passando per la manutenzione. Questo è reso possibile da un ecosistema software integrato che consente, indipendentemente dalla tipologia di cliente tra privato o business, di garantire un monitoraggio costante dei veicoli, aggiornamenti over the air (cioè da remoto senza passare in officina) e massima flessibilità su prodotti assicurativi supplementari o sulla gestione della ricarica. A questo si aggiunge la nascita di una gamma a marchio Mobilize, naturalmente elettrica e pensata per garantire la massima condivisione e facilità di utilizzo in ambiente urbano.
Passando a Kinto, nato nel 2019 all’interno di Toyota Motor Company, ha il compito di rendere la mobilità più semplice, sostenibile e accessibile. Questa missione è possibile grazie servizi in grado di fornire servizi di mobilità con un orizzonte temporale da un minuto a sei possibile. Come? Tramite noleggi a lungo termine con vetture elettrificate, car sharing – battezzato Kinto Share - disponibile in diverse città italiane, mobility pack per usare l’auto nel weekend o in vacanza, corporate car sharing dedicato alle aziende e abbonamenti pay per use da a uno a 12 mesi. Non manca anche Kinto Go, app di mobilità integrata intermodale che permette di pianificare il proprio viaggio con qualsiasi mezzo di trasporto pubblico prenotando e pagando a distanza anche i parcheggi sulle strisce blu.
La mobilità diventa slegata dal mezzo utilizzato o posseduto e si trasforma in uno strumento efficiente grazie alla tecnologia a disposizione proprio dai “tradizionali” costruttori automobilistici.
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