L’ex Scalo Romana a Coima, Covivio e Prada
Un concorso di idee porterà al Masterplan che deve ridisegnare l’intera area dove sorgerà anche il Villaggio Olimpico per i Giochi Milano-Cortina 2026
di Paola Dezza
3' di lettura
Come annunciato dal Sole 24 Ore pochi giorni fa la gara per l’aggiudicazione dell’area dell’ex Scalo di Porta Romana a Milano è stata assegnata al consorzio formato da Coima. Covivio e Prada, tutti e tre grandi gruppi con forti interessi nella zona in questione. Ma anche unica cordata ad avere presentato l’offerta vincolante, pari a 180 milioni di euro.
Adesso si procede spediti verso il Masterplan che sarà selezionato tramite un concorso internazionale.
L’area si estende per una superficie di circa 190.000 mq (oltre alla residua porzione di 26.000 mq delle Ferrovie) nella dinamica zona a sud-est di Milano, adiacente al centro storico, e sarà sede del Villaggio Olimpico per ospitare gli atleti delle Olimpiadi Invernali del 2026. All’interno dello scalo Coima svilupperà la componente residenziale libera e agevolata e il Villaggio Olimpico, che al termine delle competizioni sarà trasformato in student housing con circa 1.000 posti letto; Covivio svilupperà funzioni a uso ufficio e servizi; Prada Holding, interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell'area.
L’acquisizione dell’area avverrà tramite il Fondo d’investimento immobiliare “Porta Romana”, promosso e gestito da Coima Sgr e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo Coima ESG City Impact, rende noto un comunicato congiunto. Per il fondo Coima Esg - sottoscritto da Cassa Forense, Cassa Nazionale Dottori Commercialisti e Inarcassa (aderenti ad ADEPP, l'Associazione degli Enti Previdenziali Privati presieduta da Alberto Oliveti) in qualità di investitori cornerstone che hanno identificato l’iniziativa come strategica per veicolare investimenti nell’economia reale del Paese - questa è la seconda operazione, dopo quella con Ubi Banca.
«L’operazione consentirà il recupero di un’area dismessa e la sua rigenerazione ispirata a principi di sostenibilità, con un progetto per qualità, dimensioni e finalità comparabile ai migliori interventi urbanistici a livello europeo. La linea ferroviaria tuttora attiva all’interno dell’area verrà parzialmente interrata, coperta da una collina verde e sovrastata da cavalcavia che uniranno i grandi quartieri a sud-est, già in fase di rinnovamento, all’adiacente centro storico -recita la nota -. La barriera finora rappresentata dallo scalo sarà superata tramite percorsi all’interno del parco, che si estenderà per circa 100.000 mq e attorno al quale sorgeranno residenze, uffici, social housing, student housing, servizi, interconnessi a tutta l’area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana».
Il progetto sarà regolato dall'Accordo di Programma definito nel giugno 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato che definisce in 164.000 mq di SL le aree edificabili e nel 50% dello scalo le superfici di aree a verde e di spazi pubblici.
Per arrivare al disegno del Masterplan verrà indetto un concorso internazionale.
Come anticipato, i tre soggetti hanno forti interessi in zona. Coima ha acquistato nel recente passato gli edifici in via Ripamonti 85, Lorenzini 4, 8, 10, 12, viale Isonzo 25, per un totale di oltre 50.000 mq e un investimento di 100 milioni di euro. Nel complesso di Via Lorenzini, sede del Gruppo Boehringer Ingelheim Italia fino alla fine del 2021, Coima avvierà un processo di riqualificazione volto a sviluppare un nuovo immobile terziario di Classe A per il quale è già in atto un concorso di architettura partecipato da primari Studi internazionali. Covivio ha sviluppato il business district Symbiosis, dove si trova la sede di Fastweb e a breve anche quella di Boehringer Ingelheim, oltre alla ICS International School. Prada ha creato la Fondazione, arricchita negli anni da nuovi edifici.
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