ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùDIARIO DI BORDO DELL’ECONOMIA - CENTRO STUDI ISTITUTO TAGLIACARNE

L’export della macro area scopre il kuwait

2' di lettura

Nel 2022, il valore dei beni e servizi venduti oltre confine dalle regioni del Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta) raggiunge i 70,5 miliardi di euro, registrando un incremento su base annua molto sostenuto +20,6%, pari a + 12 miliardi di euro, più intenso rispetto alla media nazionale (+20%). Una dinamica fortemente condizionata dal Piemonte che, grazie ad un sistema produttivo fortemente orientato all’export, si conferma la quarta regione in Italia per valore delle esportazioni (il 9,4% del totale nazionale e l’83,7% dell’area). In particolare, tra le grandi regioni esportatrici, è quella che fa segnare la crescita tendenziale più significativa (+18,5%), dopo la Lombardia (+19,1%). Sono risultate molto vivaci, sia pure con un peso contenuto sull’export complessivo della macro-ripartizione, le esportazioni della Liguria (+32,8%) e del territorio valdostano (+33,6%). È ancora più marcato l’incremento dell’import, in aumento nel Nord-Ovest del 31,3% rispetto al 2021, inferiore, in questo caso, al dato medio Paese (+36,4%). Gli andamenti positivi dell’interscambio commerciale, complice la forte spinta inflattiva che ha contraddistinto il 2022, hanno dunque portato ad un avanzo della bilancia commerciale di 7,2 miliardi di euro, in calo rispetto all’anno precedente (era di 10,2 miliardi) a fronte di un disavanzo su scala nazionale di quasi 31 miliardi. La Liguria è l’unica regione dell’area a mostrare un deficit commerciale (di quasi
6,5 miliardi), in continuità, peraltro, con il 2021.

LA FOTOGRAFIA
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Guardando ai mercati di sbocco, Francia, Germania e Stati Uniti sono i principali partner commerciali verso cui si dirige il 38,2% dell’export dell’area e che hanno maggiormente contribuito alla crescita in termini assoluti (rispettivamente con +1,6, +1,7 e +1,9 miliardi di euro). È di interesse evidenziare, altresì, l’andamento particolarmente positivo delle vendite verso il Kuwait (+102,7%), che arriva a collocarsi al 16° posto nella graduatoria dei mercati di destinazione (+9 posizioni rispetto al 2021), con una incidenza sul totale dell’export che sale all’1,3% (+0,5 punti percentuali). Pesa, a questo riguardo, l’intensificarsi delle vendite verso il Paese di aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi, ascrivibili in larga parte alla provincia di Torino. Dal punto di vista merceologico, i 12 miliardi di euro in più di export rispetto al 2021 sono stati determinati, in particolare, dall’aumentata vendita di autoveicoli (+2,4 miliardi, +66,4%), da ricondurre soprattutto alla provincia di Torino, e dei prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (+905 milioni, +83,8%), con un ruolo centrale in questo caso della provincia di Genova.
I due settori arrivano a segnare anche gli incrementi più significativi in termini di quota di export sul totale (rispettivamente, +2,3 punti percentuali
e +1 punti percentuali).

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