L’incoronazione di Re Carlo III, evento multimediale da 4 miliardi di spettatori
Per quanto sia un rito antichissimo, all’evento si prevede un’audience monstre in tv ma anche sui social media. Le iniziative del Sole 24 Ore
di Marco lo Conte
3' di lettura
Non è solo il monarca britannico più anziano della storia ad essere incoronato al trono, 75 anni il prossimo novembre.
Carlo è anche il primo a fare i conti con l'intelligenza artificiale: in queste settimane, tra le preoccupazioni di scienziati e imprenditori sullo sviluppo dell'AI, anche l'effigie di Re Carlo III, così come quella di Papa Francesco, è stata al centro di elaborazioni realizzate con ChatGPT, Midjourney e altri sistemi informatici.
Anche in questi tempi, caratterizzati dalla sfida al lavoro degli esseri umani da parte di software istruiti dagli stessi sapiens, la corona britannica sotto il regno di Re Carlo III proverà a rappresentare un elemento di stabilità, adattandosi. Lui, sovrano ambientalista e sensibile al mutamento dei tempi, non a caso ha rinunciato per la regina Camilla, alla corona in cui è incastonato il Koh-i-Noor, il prezioso diamante da 105.602 carati, simbolo del colonialismo inglese nel subcontinente indiano.
Windsor, i veri influencer
In questo compito Carlo non è solo, visto che a supportarlo c'è la più importante e strutturata agenzia di influencer marketing del Novecento e del secolo in corso: Buckingham Palace, che negli anni è riuscito a gestire innumerevoli crisi, ad esempio gli amori intermittenti di Carlo per Camilla e per Diana, i vari scandali della famiglia reale, per non parlare dell'abile sostituzione con Windsor del cognome originario della famiglia reale britannica, quel Sassonia-Coburgo-Gotha di chiara matrice tedesca con l'ultimo cognome – Gotha appunto-, che caratterizzava gli aerei che bombardavano Londra nella prima guerra mondiale. Un'agenzia trend setter come poche, in grado di gestire crisi ma anche ribaltare in pochi anni l'impopolarità di Camilla, detestata vent'anni fa da oltre il 60% dei sudditi e ora apprezzata da due terzi dei britannici.
L’unicum britannico
Tutto calcolato, in vista dell'incoronazione, un evento che a livello internazionale rappresenta un unicum. L'United Kingdom è infatti l'unico regno in cui è stata mantenuta la cerimonia con l'esponente della Chiesa locale che pone la corona sul capo del sovrano: abolita in gran parte dei regni europei nell'ottocento come in Danimarca e Svezia, mai avvenuta In Spagna o nel Regno d'Italia (causa scomunica vaticana), tralasciata e sostituita con giuramenti sulle costituzione altrove.
Carlo, nato quando le macerie della Seconda Guerra Mondiale campeggiavano ancora per le strade inglesi, è chiamato a cingere la corona reale britannica sabato 6 maggio intorno alle 13, ora locale, dopo un'attesa di decenni, caratterizzati dal lungo regno della madre Elisabetta II, la sovrana più longeva della storia britannica con i 70 anni e 214 giorni, seconda a livello internazionale solo a Luigi XIV, il Re Sole (72 anni e 110 giorni). Alla sua incoronazione, l'ultima andata in scena a Londra il 2 giugno del 1953, Carlo non aveva ancora cinque anni.
Tocca a lui mostrare di essere rilevante per i britannici lui come monarca e di valere quegli 86 milioni di sterline l'anno girato dai contribuenti ai Windsor (e che genera un indotto turistico di circa 1,7 miliardi). Non sarà facile: secondo un sondaggio di Bbc News il 70% dei giovani tra i 18 e i 34 anni dichiara di non essere interessato all'evento; solo il 7% dei giovani adulti afferma di essere molto interessato, più tiepido il 23% degli intervistati. Maggiore affezione arriva dagli over 65, tra cui la percentuale di non interessati all'incoronazione scende al 42%.
La copertura dell’evento
In ogni caso l'interesse mondano ma anche politico per la celebrazione a Westminster è planetario: e tutti i media offrono ampia copertura all'evento, tanto che si stima che oltre la metà della popolazione mondiale assisterà in tv all'evento.
Anche il Sole 24 Ore offrirà un punto di osservazione sull'incoronazione, sui temi di costume ma anche economici: a partire da giovedì 4 maggio è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e sul sito di Radio24 e Sole 24 Ore “Re Carlo”, il podcast di Marta Cagnola e Alessia Tripodi: quattro episodi per raccontare i mille volti del sovrano britannico, dal suo impegno per l'ambiente al suo rapporto con le donne, dal rapporto del Regno Unito con l'Europa dopo Brexit, al suo ruolo internazionale e alle complicate relazioni familiari.
Nel corso della giornata dell'incoronazione, dall'account Instagram del Sole 24 Ore a partire dalle 14 ora italiana va in onda una diretta social per raccontare l'evento in corso e discutere del suo significato insieme ad ospiti, esperti e cronisti, in collegamento dal percorso reale che Re Carlo III percorrerà insieme alla Regina Camilla dopo l'incoronazione da Westminster a Buchingham Palace.
Anche Radio24 dedica una diretta all'evento nel corso di Radiotube Social Network, condotto da Marta Cagnola, con numerosi esperti. La diretta video ripresa dagli studi dell'emittente verrà contemporaneamente trasmessa sul sito web del Sole 24 Ore.
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