L’inflazione sfiora il 9% in un anno. Balzo del carrello della spesa. In Eurozona tocca il 10%
Crescita dello 0,3% su base mensile e dell’8,9% su base annua. Record dal 1983. Nell’Eurozona la crescita è del 10%
I punti chiave
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Continua la corsa dell'inflazione, che a settembre, secondo le rilevazioni dell’Istat, sfiora il 9% su base annua, trainata soprattutto dai prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, ovvero i beni di prima necessità per la cura della casa e della persona, che sono schizzati dell’11,1% rispetto a un anno fa, segnando un record storico dal 1983.
Secondo le stime preliminari diffuse dall'istituto di statistica nazionale, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell'8,9% su base annua, in aumento rispetto al +8,4% del mese scorso.
Nell’Eurozona balzo del 10%
Non va meglio nel resto d’Europa: a settembre il tasso annuo d’inflazione nell’Eurozona ha fatto segnare l’ennesimo record, come rileva Eurostat, passando dal 9,1% di agosto al 10%. A determinare un’inflazione a due cifre è stato principalmente il rincaro dei prezzi dell’energia, che ha raggiunto il 40,8% contro il 38,6% di agosto.
Tornando all’Italia, l’Istat spiega che l’ulteriore accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei beni alimentari (la cui crescita passa da +10,1% di agosto a +11,5%) sia lavorati (da +10,4% a +11,7%), sia non lavorati (da +9,8% a +11,0%) e a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%).
Contribuiscono al balzo dei prezzi, sebbene in misura minore, anche i beni non durevoli e semidurevoli. Pur rallentando di poco, continuano a crescere in misura molto ampia i prezzi dei beni energetici, da +44,9% di agosto a +44,5%. Decelera anche la crescita dei prezzi dei trasporti, che passano da +8,4% a +7,2%.
Corrono i beni, stabili i servizi
L’inflazione cosiddetta “di fondo”, ovvero al netto dei beni energetici e alimentari freschi, accelera da +4,4% a +5% e quella al netto dei soli beni energetici da +5% a +5,5%.
Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +11,8% a +12,5%), mentre è sostanzialmente stabile la crescita di quelli dei servizi (da +3,8% a +3,9%); si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni.
Il carrello della spesa: record dal 1983
Accelerano i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che salgono da +9,6% a +11,1%, e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +7,7% a +8,5%).
L’aumento su base mensile dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei beni alimentari non lavorati, di quelli semidurevoli, degli alimentari lavorati e dei beni durevoli ed è in parte frenato dal calo dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti, dovuto a fattori stagionali.
L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7,1% per l’indice generale e a +3,6% per la componente di fondo.
Mef: inflazione in calo entro fine anno
L’inflazione nei prossimi mesi potrebbe rallentare. Lo si legge nel Programma trimestrale di emissione del Ministero dell’Economia, che conferma la stima di crescita della Nadef del 3,3% nel 2022, «pur in presenza di segnali di indebolimento dell’attività nel secondo semestre». Nel Programma è scritto che «sebbene la persistenza del rincaro dei beni energetici potrebbe ingenerare un aumento più duraturo dell’inflazione di fondo, stanti gli attuali prezzi dei futures sull’energia si attende che il tasso di inflazione cominci a diminuire entro fine anno».
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