L’innovazione digitale in classe, come leva per lo sviluppo sostenibile
Secondo appuntamento di “Obiettivo sostenibilità scuole”, progetto nazionale patrocinato dal Mite per promuovere la sostenibilità negli istituti scolastici
di N.Co.
3' di lettura
Focus sull'innovazione digitale come leva per il Green deal nel secondo appuntamento di “Obiettivo Sostenibilità Scuole”, progetto nazionale patrocinato dal Mite per promuovere la sostenibilità negli istituti scolastici italiani. Itelyum, player nazionale per l'economia circolare, e WeSchool, piattaforma della didattica digitale con 233mila docenti e oltre un milione e 700mila studenti a bordo, hanno aperto un confronto con i decisori politici e con le studentesse e gli studenti dell’Istituto I.I.S. “A. Volta” di Frosinone e del Dipartimento di Ingegneria chimica, materiali, ambiente dell'Università La Sapienza di Roma, sede di Latina, interlocutori consapevoli della transizione digitale ed ecologica che attende il Paese.
Sottosegretaria Messina: «Transizione energetica strada necessaria»
«La transizione energetica - ha ricordato in apertura Assuntela Messina, sottosegretaria al ministero dell'Innovazione tecnologica e la transizione digitale - è una strada necessaria che presuppone anche un utilizzo intelligente, equo, di tecnologia avanzata: ma non solo. Il cambiamento deve essere anche culturale e sociale, deve riguardare nuove abitudini, una nuova educazione, un’idea di crescita economica sostenibile svincolata dall’utilizzo di risorse e capace, invece, di contribuire alla competitività mondiale a lungo termine dell’economia dell’Unione europea promuovendo l’innovazione nelle tecnologie verdi».
Codognola (Itelyum): «Investiamo nel futuro implementando i processi di innovazione digitale»
Con una raffica di domande ai relatori, gli studenti hanno approfondito le modalità di partecipazione del mondo scolastico e imprenditoriale, nel processo di transizione. E si è parlato di come sensibilizzare ancora di più la cittadinanza sui temi della sostenibilità. «Oggi investiamo nel futuro implementando processi di innovazione digitale e di formazione per il capitale umano. Competenze - ha sottolineato Marco Codognola, amministatore delegato di Itelyum - da condividere con le nuove generazioni».
Diurni (Unindustria): «Tecnologie digitali fondamentali per gli obiettivi di sviluppo sostenibile»
Unindustria, che traina il tessuto produttivo del territorio, ha ricordato per voce della presidente di Unindustria Frosinone Miriam Diurni, che «le tecnologie digitali rivestono naturalmente un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Esiste una stretta correlazione tra la rivoluzione digitale e la sostenibilità». Miriam Diurni ha sottolineato che «l’Italia registra un ritardo sugli investimenti in eco-innovazione e digitalizzazione: il 6% delle imprese manifatturiere ha già compiuto la transizione digitale, il 26% ha investito in sostenibilità e industria 4.0, ma il 62% ancora non ha messo in atto investimenti e di questi solo il 6% li ha già programmati». Il nostro compito, ha concluso la presidente di Unindustria Frosinone, «è quello di favorire sul territorio provinciale e regionale un cambiamento culturale e oggi la Regione Lazio è al terzo posto in Italia per numero di imprese che nel quinquennio 2015-19 hanno investito in innovazione tecnologica. Sostenibilità, innovazione digitale, transizione green e competitività sono strettamente connesse e centrali nel nostro programma di azione».
Assessora Lombardi: «Digitalizzazione infrastruttura indispensabile pr sostenere la transizione»
Roberta Lombardi, assessora alla Transizione ecologica e trasformazione digitale della Regione Lazio, ha ricordato che «parlare agli studenti e alle giovani generazioni è come parlare al futuro. Ancor di più se questa interazione coinvolge tutta la comunità scolastica che contribuisce a formare i cittadini di domani, che saranno i beneficiari e gli attori principali del processo di trasformazione. La digitalizzazione è, infatti, l'infrastruttura indispensabile per sostenere la transizione ecologica, per questo come Regione Lazio nelle nostre azioni principali, come la nuova Agenda Digitale 2021-2027, abbiamo inserito questo legame quale vera e propria costante del nostro agire politico».
Bonifazi: «Scambio continuo con le realtà aziendali per formare nuovi green job»
«L’Università La Sapienza, con una rappresentanza del polo pontino, contribuisce allo scambio continuo con le realtà aziendali, a formare le professionalità dei nuovi green job», ha spiegato Giuseppe Bonifazi, professore ordinario del Dipartimento di Chimica, materiali, ambiente dell’Università ‘La Sapienza' di Roma. «Cerchiamo di seguire un modello di formazione diverso – ha detto il professor Bonifazi -, che offra una guida alle nuove leve per capire i contesti attuali in cui si muove la società, come l'innovazione digitale, tecnologica e l'evoluzione dell'economia circolare. In questo ambito la piattaforma Job-Soul, implementata ormai da diversi anni da ‘La Sapienza', rappresenta un ottimo strumento operativo per avvicinare studenti e mondo professionale, oltre all'affiancamento a modelli industriali che, come Itelyum, permettono di esplorare processi produttivi avanzati».
Guglielmi (Istituto Volta): «Offrire percorsi adeguati ai rapidi cambiamenti della società»
«Siamo orgogliosi di rappresentare gli studenti del territorio del frusinate a cui cerchiamo di offrire un percorso di studi adeguato ai rapidi cambiamenti della società – ha detto il dirigente scolastico dell’Istituto Volta di Frosinone, prof. Giovanni Guglielmi. «L'obiettivo è di sfruttare le possibilità del territorio, ma anche nazionali, e conservare un filo diretto con le aziende con cui costruire un futuro innovativo e sostenibile».
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