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L’insostenibile leggerezza dell’essere liquidi

Nel recente passato neppure i consulenti finanziari sono riusciti ad arginare la voglia di liquidità che pervade il popolo dei risparmiatori al verificarsi di eventi eccezionali che scuotono i mercati

di Gianfranco Ursino

(Agf Creative)

2' di lettura

Come in ogni cigno nero che si rispetti, il conflitto Israele/Hamas è destinato a destabilizzare i portafogli di tanti piccoli investitori. Soggetti che si lasciano condizionare dall’emotività del momento e alleggeriscono le posizioni azionarie per cercare un temporaneo rifugio nella liquidità.

Anche in questa occasione è quindi “lecito” attendersi una virata - seppur momentanea - verso portafogli sempre più imbottiti di liquidità, compresi quelli dei clienti delle reti di consulenza finanziaria che storicamente sono ripartiti per la quasi totalità tra le diverse attività finanziarie che sono alla base delle loro scelte d’investimento. Nel recente passato neppure i consulenti finanziari sono riusciti ad arginare la voglia di liquidità che pervade il popolo dei risparmiatori al verificarsi di eventi eccezionali che scuotono i mercati.

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Prima dello scoppio della pandemia da Covid-19 il peso della liquidità nei portafogli dei clienti degli intermediari aderenti ad Assoreti viaggiava storicamente su valori intorno al 15%. Una percentuale che a fine marzo 2020, a un mese dal varo delle prime misure di contenimento della pandemia, era già balzata al 18,5%.

In un contesto socio-economico fortemente impattato dalla crisi sanitaria l’atteggiamento precauzionale delle famiglie ha comportato un significativo accumulo di liquidità, con un flusso di risorse confluito su conti correnti e depositi, alimentato da disinvestimenti dalle altre componenti del portafoglio.

Due anni dopo, quando tutto sembrava fosse rientrato nella normalità, nel febbraio del 2022 con l’invasione russa in Ucraina l’incidenza della liquidità nei portafogli dei clienti degli associati Assoreti è tornata al 18%. Un’ascesa poi rientrata - mese dopo mese nel corso del primo semestre 2023 - quando è via via scesa a fine giugno scorso su una quota più fisiologica del 15,6%. Adesso cosa succederà con la volatilità determinata dall’incertezza del quadro geopolitico in Medio Oriente?

Nelle prossime rilevazioni statistiche torneranno ad emergere gli atteggiamenti difensivi, con conseguente accumulo di liquidità, che le reti di consulenza in qualche misura comunque attenueranno grazie al supporto emotivo che forniranno ai loro clienti nei momenti di maggiore tensione, stimolandoli a un atteggiamento propositivo nelle fasi di massima instabilità e riavviando insieme progressivamente gli investimenti in un’ottica di lungo periodo.

Un peso della liquidità che nei portafogli dei clienti seguiti da un consulente finanziario è nettamente più contenuto rispetto a quanto osservato nell’ambito delle attività finanziarie detenute dalle famiglie italiane nel loro complesso, per le quali la liquidità rappresenta oltre il 30% della ricchezza finanziaria totale. Circa un terzo del patrimonio che rimane liquido e non remunerato sui depositi bancari.

Riproduzione riservata ©
  • Gianfranco UrsinoResponsabile Plus24

    Luogo: Milano

    Argomenti: Fondi comuni, Etf, Assicurazioni, Conti correnti, Conti deposito, Mutui, Polizze fideiussorie, Anatocismo, Usura, Risparmio postale, Libretti Coop, Banche, Borsa, Consob, Banca d’Italia, Abf, Acf, Oam, Ocf, Consulenza finanziaria, Fondi pensione, Casse di previdenza, Fintech

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