L’intelligenza artificiale di Mark Zuckerberg promette di tradurre 200 lingue diverse
Nuovo traguardo raggiunto dal Meta verso la realizzazione di un traduttore simultaneo universale per il metaverso
di L.Tre.
2' di lettura
Viene presentata come una svolta per i sistemi di traduzione simultanea. Mark Zuckerberg con il progetto open source No Language Left Behind sostiene di avere realizzato un modello di Intelligenza Artificiale (AI) che può tradurre in 200 lingue diverse, molte delle quali non sono supportate dagli attuali sistemi di traduzione, favorendo così l’inclusione e la comunicazione anche nel metaverso.
«È impressionante - dice - quanto l’AI stia migliorando tutti i nostri servizi. No Language Left Behind e le tecniche di modellazione dell’AI che abbiamo utilizzato stanno aiutando a realizzare traduzioni di alta qualità per le lingue parlate da miliardi di persone in tutto il mondo”. Il progetto migliorarerà e amplierà le traduzioni su Facebook, Instagram e Wikipedia ed essendo open source, aperto, aiuterà gli altri ricercatori a migliorare i loro strumenti di traduzione. «Per dare un’idea della scala - aggiunge - il modello in 200 lingue ha oltre 50 miliardi di parametri e lo abbiamo addestrato utilizzando il nostro nuovo SuperCluster di ricerca, che è uno dei supercomputer di intelligenza artificiale più veloci al mondo. I progressi qui consentiranno oltre 25 miliardi di traduzioni ogni giorno attraverso le nostre app».
Cosa cambia.
Meta annuncia inoltre di avere creato un nuovo dataset di valutazione, FLORES-200, e misurato le prestazioni di NLLB-200 in ogni lingua per verificare l’elevata qualità delle traduzioni. NLLB-200 supera in media del 44% lo stato dell’arte. Ora stanno usando tecniche di modellazione e quanto appreso nel corso del progetto per migliorare e ampliare le traduzioni su Facebook, Instagram e Wikipedia. Stanno inoltre rendendo disponibili i modelli NLLB-200, FLORES-200, il codice di apprendimento del modello e il codice per ricreare il dataset di apprendimento per aiutare gli altri ricercatori a migliorare i loro strumenti di traduzione sulla base del lavoro che abbiamo svolto. Innegabile che ci sia tanta, tantissima tecnologia nelle intenzioni di Mark Zuckerberg. Due settimane fa sono stati presentati ben quattro prototipi di visori per la realtà virtuale. Portare a terra questi progetti e renderli applicazioni commerciali non sarà facile. Ma la visione di Zuck è sicuramente suggestiva.
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