real estate

L’Interporto di Bari verso il raddoppio

Investimenti da 150 milioni per avviare nel 2021 la fase due del polo logistico. L'area è nel mirino di Sixth Street, ex divisione del colosso americano Tpg

di Paola Dezza

(chungking - stock.adobe.com)

3' di lettura

L’età d’oro della logistica, iniziata qualche anno fa con il boom degli acquisti online, continua e prolifera anche grazie alla spinta dei più o meno severi lockdown indotti dalla pandemia da Covid-19. In questo contesto si inserisce l’ampliamento dell’Interporto di Bari, snodo di raccordo per la distribuzione delle merci nel corridoio per il nord Europa e per Grecia e Turchia. Secondo voci di mercato l’ampliamento punta al raddoppio della superficie dedicata alla logistica fino a quasi complessivi 200mila mq.

Il complesso vale 150 milioni di euro e sarebbe entrato nel mirino di Sixth Street (ex divisione del colosso americano Tpg), proprietario della prima fase del complesso.

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Il gruppo Sixth Street nel corso del 2019 è intervenuto con un accordo di ristrutturazione dei debiti finanziari che ha consentito al fondo americano di rilevare la proprietà della prima fase dell’Interporto per circa 45 milioni. L’operazione è stata effettuata tramite il fondo Portuno, gestito da Prelios.

Artefice dell’intero progetto Interporto dalla sua nascita nel 2003 è la famiglia Degennaro, nota anche per avere fondato la Libera Università Mediterranea, che svilupperà anche questa seconda fase. E si appoggia a Vitale & Co. real estate per la ricerca di un partner finanziario.

Il settore della logistica ha dimostrato in questi ultimi mesi la propria valenza come settore del futuro. La crescita degli acquisti online, la necessità di maggiore efficienza nelle consegne, fino all’ultimo miglio, l’hanno resa asset class ambita dagli investitori. Tanto che nel terzo trimestre 2020 i volumi nel settore sono arrivati a 500 milioni (il 25% del totale degli investimenti tra luglio e settembre), +150% sullo stesso periodo di un anno prima. Nei primi nove mesi dell’anno, nonostante il lockdown della scorsa primavera, gli investimenti (dati Bnp Paribas real estate) sono arrivati a 800 milioni di euro, in crescita del 55% sui primi nove mesi 2019.

La dinamica effervescente al nord non si è ancora trasferita al sud, dove però si trovano storie importanti per il territorio. L’Interporto Regionale della Puglia rappresenta, infatti, uno dei nodi logistici e infrastrutturali più importanti del Sud Italia. Inaugurato nel 2009, si colloca a meno di cinque chilometri dal porto di Bari, dall’aeroporto internazionale Karol Wojtyla e dallo svincolo autostradale. In questo, che è un nodo logistico prioritario del Corridoio transeuropeo Bari-Varna, arrivano – e partono - merci e prodotti dall’area balcanica, Grecia e Turchia.

A oggi l’interporto occupa 500mila mq di superficie, movimenta un milione di tonnellate di merci all’anno con 3.500 treni intermodali e impiega 3mila persone, che saranno 6mila quando l’ampliamento sarà a regime. L’attività interportuale è affiancata da un’attività logistica grazie a circa 90mila mq di magazzini e uffici locati ad alcuni dei principali operatori logistici, retailer e aziende industriali (tra gli altri Megamark).

Il progetto approvato - partirà nel giugno 2021 e sarà realizzato in 24 mesi di cantiere - prevede di occupare l’area adiacente di 275mila mq dello “Scalo Ferruccio” di proprietà delle Ferrovie, per raddoppiare la capacità sia di stoccaggio e movimentazione delle merci. Il progetto prevede l’edificazione di circa 80mila mq di nuovi magazzini - di cui 20mila mq di celle frigorifere, 12mila a -20 gradi - e di una piattaforma intermodale innovativa. «Puntiamo a una implementazione della tecnologia - dice Davide Degennaro, direttore dell’Interporto - per passare da un sistema tradizionale di gru a gru a portale che amplificano di quattro volte la scala delle attività di movimentazione interportuale».

L’investimento da 150 milioni di euro sarà suddiviso tra la famiglia De Gennaro, per 60 milioni di euro, 90 milioni sono cofinanziati dall’Unione Europea.

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