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S&P conferma il rating BBB dell’Italia con outlook stabile

L’appuntamento a cui si guarda con più preoccupazione è quello con il giudizio di Moody’s, il 17 novembre: il Paese rischia il declassamento a “junk”  

di Andrea Carli

Una manovra prudente in attesa del giudizio delle agenzie di rating e di Bruxelles

2' di lettura

L’agenzia S&P ha confermato il rating BBB dell’Italia con outlook stabile. È quanto emerge dalle tabelle pubblicate sul sito dell’agenzia. Lo spread tra Italia e Germania, sul fronte dei rendimenti dei titoli di Stato, chiude la settimana a 203 punti. Si tratta di un livello più basso rispetto al recente allungo a 212 punti (9 ottobre) ma siamo su livelli più elevati rispetto ai 160 punti dell’estate appena trascorsa.

Il rendimento del BTp italiano trascorrerà il week end sotto la soglia del 5% (4,93%) che è andato a testare più volte nelle ultime sedute. Si tratta di uno spartiacque, tecnico e psicologico, che fa sponda con ciò che rappresenta per la Germania la soglia del 3%. Gli investitori si sono mossi all’oscuro del giudizio di Standard and Poor’s.Quella delle agenzie di rating è una partita delicata per l’Italia perché seguiranno nelle prossime settimane i giudizi incrociati di Fitch (10 novembre) e Moody’s (17 novembre).

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IL CALENDARIO 2023 DEI RATING SULL’ITALIA
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Attesa per il 17 novembre: arriverà il giudizio di Moody’s

Ma la data cui si guarda con più preoccupazione è dunque il 17 novembre, quando arriverà il voto di Moody’s: l’agenzia è di fatto in stand by da maggio, quando decise di non aggiornare il rating. L’attuale giudizio classifica l’Italia a Baa3 con prospettive negative e a fine aprile la stessa agenzia evidenziava in un report come l’Italia fosse l’unico Paese tra quelli “coperti” a rischiare «di perdere l’’investment grade». Un eventuale declassamento collocherebbe l’Italia nella categoria “junk”.

RATING: IL CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI
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Il giudizio della Commissione europea

A completare definitivamente il calendario dei giudizi sarà però la Commissione europea, che deve dare la propria valutazione sulla manovra. Il Documento programmatico di bilancio è stato inviato lunedì, subito dopo il via libera in cdm. Ma la validazione arriverà solo tra un mese. Bruxelles ha infatti già detto che pubblicherà il proprio parere con il pacchetto autunnale del semestre europeo previsto per il 21 novembre.

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