le prime misure

L’Italia scommette sul turismo sanitario, business da 100 miliardi l’anno

Questo trend muove almeno 11 milioni di turisti in cerca di cure di qualità o a volte solo più economiche senza disdegnare la possibilità di alloggiare durante il periodo di assistenza in un luogo con interesse storico, culturale o con bellezze naturali

di Marzio Bartoloni

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2' di lettura

L’Italia è in cima ai sogni di ogni turista medio nel mondo. E ora prova ad agganciare uno degli ultimi trend: quello del turismo sanitario e termale. Che vale 100 miliardi di dollari l’anno e muove almeno 11 milioni di turisti in cerca di cure di qualità o a volte solo più economiche senza disdegnare la possibilità di alloggiare durante il periodo di assistenza in un luogo con interesse storico, culturale o con bellezze naturali. A indicare la possibilità di intercettare questo trend è il Ddl delega sul turismo appena approvato dalla Camera.

Le misure per promuovere il turismo contenute nella legge delega include tra i «settori turistici emergenti» anche «il turismo sanitario e termale basato su un’offerta di viaggio e di permanenza finalizzata alla cura della salute e alla ricerca del benessere, che prevede trattamenti sanitari specifici e l'assistenza di personale medico professionalmente qualificato». Nella stessa delega che prevede anche novità per le guide turistiche (previsto un riordino), l’introduzione di un codice identificativo anti abusivi per tutte le strutture ricettive (codice introdotto nel decreto crescita) e una restyling del sistema a stelle per gli alberghi si prevedono anche misure per promuovere il turismo accessibile (quello rivolto ai disabili), il turismo esperenziale e quello cosiddetto delle radici , «basato sullo sviluppo di un'offerta turistica di ritorno volta a promuovere e a favorire la riscoperta delle proprie radici da parte delle comunità di italiani residenti all'estero».

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Le esperienze a livello internazionale e i tentativi per promuovere il turismo sanitario anche in Italia non mancano. Si va dai casi più eclatanti dei dentisti della Croazia che offrono pacchetti di cure low cost con la possibilità di soggiorno anche nelle località turistiche a città come Dubai che hanno investito in grandi strutture sanitarie di qualità per attrarre pazienti facoltosi da tutto il mondo. E in Italia?  Tra le iniziative c’è quella di «Health Lombardy» una rete con tanto di vetrina on line che riunisce tutti i poli di eccellenza privati presenti sul territorio regionale: dall'Humanitas al gruppo ospedaliero San Donato, dall'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) al Centro Diagnostico Italiano, dall'Istituto Auxologico Italiano al cardiologico Monzino, dalla Fondazione Fatebenefratelli al Gruppo Multimedica. Anche Federterme promuove il sostegno al turismo sanitario sottolineando che la reputazione, le potenzialità e l'attrattività del sistema termale italiano può contribuire ad attrarre 3,5 milioni di cittadini europei che potrebbero venire in Italia per turismo della salute.

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